Articoli




52


M – Quindi ognuno è nato senza peccato e tutti i bambini appartengono al regno dei cieli. Lei sa che fu Paolo ad abolire la Legge di Mosè, legga Atti 13:39. C – Da tutto quanto voi non poteste essere giustificati dalla Legge di Mosè; chiunque crede in lui è giustificato (Atti 13:39) M – Lasci che le domandi una cosa. Perché crede nella resurrezione se Paolo stesso, che non vide mai Gesù vivo, ammette che questo era il suo Vangelo? C – Dov‟è scritto? M – Legga II Timoteo 2:8 C – Ricordati che Gesù Cristo, nato dalla stirpe di Davide, resuscitò dai morti, secondo il mio Vangelo (II Timoteo 2:8) Allora perché dovremmo credere che fu crocifisso e risorse? M – Sì, questo è esattamente ciò che non riesco a capire. L‟Islâm è basato sulla ragione ed è il puro, originario insegnamento di tutti i Profeti di Allah, e non è contaminato da paganesimo o superstizione. C – Questo è quello che sto cercando! M – Perché non prende in considerazione l‟idea di fare Shahâdah, prima in inglese e poi in arabo? Lasci che la aiuti a pronunciarla. C – Sì, desidero rendere testimonianza! Testimonio che non vi è altra divinità eccetto Allah, che non ha associati nella Sua qualità divina, e testimonio che Muhammad è Suo servo e Messaggero. Ash-hadu an lâ ilâha illa Allâh, Wahdahu, lâ sharika laHu, waAsh-hadu anna Muhammadan „abduHu waRasûluHu Quindi la venuta del Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) fu profetizzata nella Bibbia? M – Sì, ma non è necessario per un Musulmano saperlo dalla Bibbia. Poiché lei ha già studiato la Bibbia in passato, ne discuteremo brevemente la prossima volta. (Dopo la professione di fede, il resto della conversazione avviene tra due Musulmani, M1 e M2)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


53


PARTE SECONDA


MUHAMMAD NELLA BIBBIA


CAPITOLO 1


Ismaele e Isacco furono entrambi benedetti


M1 – Perché Ismaele e sua madre Hagar lasciarono Sarah? M2 – Dopo che Isacco fu svezzato, sua madre Sarah vide che Ismaele gioiva, e non volle che Ismaele fosse erede insieme a suo figlio Isacco. Il bambino crebbe e fu divezzato; e nel giorno che Isacco fu divezzato, Abramo fece un gran convito. E Sarah vide il figlio partorito ad Abramo da Hagar, l’egiziana, che ne gioiva. E disse ad Abramo: “Caccia via questa serva e il suo figliolo, perché il figlio di questa serva non deve esser erede col figlio mio, Isacco” (Genesi 21:8-10) M1 – Isacco aveva circa due anni quando fu svezzato. Ismaele aveva quindi 16 anni, poiché Abramo aveva 86 anni quando Hagar partorì Ismaele e aveva 100 anni quando gli nacque Isacco, secondo la Genesi: Abramo aveva 86 anni quando Hagar gli partorì Ismaele (Genesi 16:16) Abramo aveva 100 anni quando gli nacque Isacco, suo figlio (Genesi 21:5) Genesi 21:8-10 è dunque in contraddizione con Genesi 21:14-21, che ritrae Ismaele come un bambino portato sulle spalle da sua madre, chiamandolo “fanciullo” e “giovinetto”:


Abramo dunque si alzò di buon mattino, prese del pane e un’otre d’acqua e li diede a Hagar; glieli diede sulle spalle e le diede anche il fanciullo (sulle spalle)... ed ella gettò il fanciullo sotto uno di


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


54


quegli arboscelli... (e Dio disse:) “Non temere, perché Iddio ha udito la voce del fanciullo. Alzati, prendi il fanciullo e sìì la sua guida sicura (lett.: tienilo per mano)” (Genesi 21:14-21) Questo è il profilo di un bambino, non di un adolescente. Quindi Ismaele e sua madre Hagar lasciarono Sarah molto prima della nascita di Isacco. Secondo il Corano, che è coerente al 100% nel riportare il racconto, Abramo prese Ismaele e Hagar e si insediò a Mecca, chiamata nella Bibbia “Paran” (Genesi 21:21), secondo le istruzioni divine date da Abramo e facenti parte di un piano da Dio stabilito. Hagar corse sette volte tra due colline – Safa e Marwa – in cerca di acqua; questa corsa divenne poi un rito dell‟annuale pellegrinaggio a Mecca compiuto da milioni di Musulmani provenienti da tutto il mondo. Il pozzo d‟acqua menzionato in Genesi 21:19 è ancora presente a Mecca, e si chiama Zamzam. Abramo e Ismaele, più tardi, costruirono insieme la Sacra Ka‟abah a Mecca. Il posto esatto in cui Abramo era solito compiere la preghiera vicino ala Ka‟abah è segnato ancora ai giorni nostri, ed è chiamato “Maqam Ibrahim”, cioè la stazione di Abramo. Durante i giorni del Pellegrinaggio (Hajj), i pellegrini a Mecca e i Musulmani in tutto il mondo commemorano il sacrificio di Abramo e Ismaele, sgozzando un montone, che viene distribuito poi ai bisognosi. M2 – Ma la Bibbia afferma che Isacco stava per essere sacrificato. M1 – No, il Corano dice che il patto tra Dio, Abramo e il suo unico figlio Ismaele fu stretto e suggellato quando si presumeva che Ismaele dovesse essere sacrificato. E lo stesso giorno Abramo e Ismaele e tutti i maschi della famiglia furono circoncisi, mentre Isacco non era ancora nato. Abramo aveva 99 anni quando circoncise la sua carne, e Ismaele suo figlio 13 anni quando fu circonciso. In quel medesimo giorno fu circonciso Abramo, e Ismaele suo figlio, come pure gli uomini di casa sua, sia quelli nati in casa, sia quelli comprati con denaro dagli stranieri. Tutti furono circoncisi con lui (Genesi 17:24-27) Un anno dopo nacque Isacco e fu circonciso quando aveva 8 giorni:


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


55


Abramo circoncise Isacco, suo figlio, all’età di 8 giorni, come Iddio gli aveva ordinato. Aveva Abramo 100 anni quando gli nacque Isacco, suo figlio (Genesi 21:4-5) Quindi, quando il patto fu istituito e suggellato (circoncisione e sacrificio) Abramo aveva 99 anni e Ismaele 13 anni. Isacco nacque un anno dopo quando Abramo aveva 100 anni. I credenti discendenti di Ismaele, tra cui il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) così come tutti i Musulmani, rimangono fedeli fino ad oggi a questo patto di corconcisione. Nelle loro preghiere, almeno 5 volte al giorno, i Musulmani includono la preghiera ad Abramo ed ai suoi discendenti assieme alla preghiera a Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) ed ai suoi discendenti. M2 – Ma in Genesi 22 è scritto che era Isacco che doveva essere sacrificato! M1 – Lo so, ma può riconoscervi la contraddizione. Troverai menzionato: Il suo unico figlio Isacco Non dovrebbe esservi scritto “Il suo unico figlio Ismaele”, dato che Ismaele aveva 13 anni quando Isacco non era ancora nato? Quando nacque Isacco, Abramo ebbe 2 figli. A causa del razzismo, gli Ebrei sostituirono il nome di Ismaele con quello di Isacco in tutto il capitolo 22 di Genesi, ma evidentemente Dio ha preservato la frase “il suo unico figlio” per mostrarci la verità: Ismaele doveva essere sacrificato. Le parole “moltiplicherò la tua progenie” in Genesi 22:17 furono applicate prima ad Ismaele in Genesi 16:10, quindi Genesi 22 non potrebbe essere riferito totalmente a Ismaele? “Farò di lui una grande nazione” viene ripetuto due volte ad Ismaele in Genesi 17:20 e Genesi 21:18, e mai riferito ad Isacco. M2 – Gli Ebrei ed i Cristiani sostengono che Isacco era superiore ad Ismaele poiché Hagar era semplicemente una schiava. M1 – Questo è ciò che dicono loro, ma non quello che dice la Bibbia. Legga Genesi 15:4:


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


56


Ma subito la parola del Signore gli fu rivolta (ad Abramo) dicendo: “No, non sarà lui (Eliezer di Damasco) il tuo erede, ma anzi, colui che uscirà dalle tue viscere, egli sarà il tuo erede” (Genesi 15:4) Quindi, anche Ismaele era erede. Nella Genesi troviamo: Poi l’angelo del Signore soggiunse a lei (Hagar): “Io moltiplicherò tanto la tua progenie che, per la sua moltitudine, non si potrà contare” (Genesi 16:10) Anche per Ismaele Io ti ho esaudito. Ecco Io l’ho benedetto, lo renderò felice e lo moltiplicherò in modo stragrande, genererà dodici principi e lo farò diventare un popolo grande (Genesi 17:20) Anche del figlio di questa serva Io farò un popolo, perché egli è seme tuo (Genesi 21:13) Alzati, prendi il fanciullo (Ismaele) e sìì la sua guida sicura, perché Io farò di lui un grande popolo (Genesi 21:18) Il Deuteronomio afferma: Se un uomo ha due mogli, una amata e l’altra odiata, e tanto l’una che l’altra gli hanno partorito dei figli, ma il primogenito è di quella odiata, nel giorno in cui egli dividerà fra i suoi figli i beni che possiede, non potrà costituire primogenito il figlio dell’amata, anteponendolo al figlio dell’odiata che è il primogenito, ma dovrà riconoscere come primogenito il figlio dell’odiata, assegnandogli una parte doppia di quanto possiede, perché egli è la primizia della sua forza e a lui appartiene il diritto di primogenitura (Deuteronomio 21:15-17) L‟Islâm non nega la benedizione di Dio su Isacco e sui suoi discendenti, ma il figlio della promessa è Ismaele da cui più tardi discenderà Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam), il “sigillo di tutti i Profeti”. M2 – Ma Cristiani ed Ebrei accusano Ismaele di essere un figlio illegittimo. M1 – Questo è ciò che dicono loro, non ciò che dice la Bibbia. Come potrebbe un grande Profeta come Abramo avere una moglie illegale, ed un figlio al di fuori del vincolo matrimoniale? E Sarah prese la sua serva Hagar l’egiziana, e la dette ad Abramo suo marito come moglie (Genesi 16:3)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


57


Un matrimonio tra due stranieri, un Caldeo e una Egiziana, è meno legittimo di un matrimonio tra un uomo e la figlia di suo padre? Che fosse una bugia oppure no, così è scritto nella Genesi: Però è vero che lei (Sarah) è mia sorella, figlia cioè di mio padre ma non di mia madre, ed è diventata mia moglie (Genesi 20:12) Il nome Ismaele, inoltre, fu scelto da Allah stesso, come riporta la Genesi: E le disse (ad Hagar) ancora l’Angelo del Signore: “Ecco tu sei incinta, e partorirai un figlio, e lo chiamerai di nome Ismaele, perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione” (Genesi 16:11) Ismaele significa “Iddio ascolta”. E dove, nella Bibbia, sta scritto che Ismaele era un figlio illegittimo? M2 – In nessun posto, nella Bibbia. M1 – Molto prima che entrambi, Ismaele e Isacco, nascessero, Allah (Gloria a Lui, l‟Altissimo) fece un patto con Abramo, come riportato nella Genesi: ...Dicendo: “Io do alla tua progenie questa terra, dal fiume d’Egitto fino al grande fiume, l’Eufrate” (Genesi 15:18) La maggior parte dell‟Arabia non si estende forse tra il Nilo e l‟Eufrate, dove più tardi si stabilirono tutti i discendenti di Ismaele? M2 – Intendi dire che nessuna terra fu promessa ad Isacco ed ai suoi discendenti? M1 – Noi Musulmani non abbiamo mai negato che anche Isacco fu benedetto. Leggiamo nella Genesi: Darò a te e ai tuoi discendenti (Isacco) dopo di te la terra dove ora abiti come forestiero, tutta la terra di Canaan in possesso perpetuo, e sarò loro Dio (Genesi 17:8) Anche Abramo era chiamato “straniero” a Canaan, ma non tra la terra del Nilo e l‟Eufrate. Come Caldeo apparteneva più alla stirpe araba che a quella ebrea. M2 – Ma il patto fu stipulato con Isacco secondo la Genesi: Ma il Mio patto lo stabilirò con Isacco, che Sarah ti partorirà l’anno prossimo, proprio in questo tempo (Genesi 17:21)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


58


M1 – Questo esclude Ismaele? Dove nella Bibbia si dice che Allah (Gloria a Lui, l‟Altissimo) non avrebbe stretto alcun patto con Ismaele? M2 – Da nessuna parte M1 – Ora, lasci che le mostri altre prove nella Bibbia...


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


59


CAPITOLO 2


Il criterio del ‚Profeta‛ secondo Geremia


Leggiamo Geremia: Il Profeta poi, che profetizza la pace, solo all’avverarsi delle sue predizioni si deve riconoscere per Profeta inviato veramente dal Signore (Geremia 28:9) La parola “Islâm” significa anche tranquillità e pace; pace tra il Creatore e le Sue creature. Questa profezia di Geremia non può essere applicata a Gesù, poiché egli stesso proclamò che non era venuto per la pace: Credete che io sia venuto a mettere pace sulla terra? No, io vi dico; ma la divisione. Perché d’ora in poi, cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre saranno divisi, il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera (Luca 12:51-53) Si può confrontare anche con Matteo 10:34-36


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


60


CAPITOLO 3


Fino alla venuta di Shiloh


Questo era un messaggio di Giacobbe ai suoi figli prima di morire: Quindi Giacobbe chiamò i suoi figliuoli e disse: “Adunatevi che voglio annunziarvi ciò che vi accadrà nei tempi che verranno” (Genesi 49:1) “Non sarà tolto lo scettro da Giuda, né il bastone del comando di tra i suoi piedi, finché non venga Shiloh, al quale appartiene e verso di lui sarà l’obbedienza dei popoli” (Genesi 49:10) Shiloh è il nome di una città, ma il suo vero significato è pace, tranquillità, riposo, cioè “Islâm” (in arabo). Questa parola non può essere riferita ad una città in questo contesto; ma se Shiloh viene riferita ad una persona, potrebbe essere una forma corrotta di “Shaluah” (Elohim), cioè Messaggero (di Allah). Quindi la stirpe profetica israelita secondo la discendenza di Isacco si sarebbe fermata con la venuta di Shiloh. Questo corrisponde a quanto dice il Corano: Forse eravate presenti quando la morte si presentò a Giacobbe ed egli disse ai suoi figli: “Chi adorerete dopo di me?”. Risposero: “Adoreremo la tua divinità, la divinità dei tuoi padri Abramo e Ismaele e Isacco, il Dio Unico al Quale saremo sottomessi” (Corano II. Al-Baqara, 133) Il passaggio della missione profetica ad un‟altra nazione fu minacciato in Geremia: Se venissero a cessare queste leggi dinanzi a me, dice il Signore, anche la stirpe di Israele cesserà d’essere un popolo dinanzi a me, per sempre (Geremia 31:36) Anche Gesù accennò a questo nel Vangelo secondo Matteo: Per questo vi dico: vi sarà tolto il Regno di Dio e sarà dato ad una nazione che ne produca frutti (Matteo 21:43)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


61


CAPITOLO 4


Baca è Mecca


La Sacra Ka‟bah costruita da Abramo e da suo figlio Ismaele si trova a Mecca. Il nome “Mecca” (Makkah) è menzionato una volta nel Sublime Corano nella Sûrah “Al-Fath” (n° XLVIII), ayah 24. Un altro nome di Mecca è “Bakkah”, anche questo è menzionato nel Corano, Sûrah “Āl-„Imrân” (n° III), ayah 96: La prima Casa che è stata eretta per gli uomini è certamente quella di Bakka*, benedetta, guida del creato (Corano III. Āl-Imrân, 96) Abbastanza sorprendente, la parola Bakkah fu nominata anche dal Profeta Davide (su di lui la pace) nei suoi Salmi: Quelli che attraversano l’arida valle di Baca, la trasformano in luogo pieno di fonti, e le prime piogge la rivestono di benedizioni (Salmi 84:6) La fonte è il pozzo di Zamzam, tutt‟oggi presente vicino alla valle.


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


62


CAPITOLO 5


La Casa della Mia Gloria


Leggiamo in Isaia i versetti: Sorgi e risplendi, perché è giunta la tua luce, e la gloria del Signore brilla sopra di te (Isaia 60:1) E confrontiamolo con quanto è scritto nel Corano: O tu (Muhammad) che sei avvolto nel mantello, alzati e ammonisci, e il tuo Signore magnifica (Corano LXXIV. Al-Muddaththir, 1-3) Le tenebre ricopriranno la terra e l’oscurità le nazioni, ma sopra di te risplenderà il Signore e la Sua Gloria si manifesterà sopra di te (Isaia 60:2) L‟avvento del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) corrispondeva ad un periodo di oscurità spirituale: il mondo aveva dimenticato l‟Unicità di Dio come era stata insegnata da Abramo e da tutti gli altri Profeti, incluso Gesù (pace su tutti loro). I popoli (i gentili) cammineranno alla tua luce e i re allo splendore che emana da te (Isaia 60:3) Gira intorno gli occhi e guarda: tutti costoro si sono radunati e vengono a te... (Isaia 60:4) In meno di 23 anni, l‟intera Arabia fu inificata sotto la bandiera “non c‟è divinità eccetto Allah e Muhammad è il Suo Messaggero” ...Si riverserà sopra di te la moltitudine della gente del mare e le schiere dei gentili verranno a te (Isaia 60:5) In meno di un secolo l‟Islâm si diffuse in Spagna in occidente, ed in India e Cina in oriente. Il nordafrica, il cuore dell‟Impero Cristiano (dei gentili) abbracciò l‟Islâm. Cammelli numerosi ti copriranno, ed i dromedari di Madian e di Efa; tutti verranno da Saba, portando oro e incenso, e annunzieranno le lodi del Signore (Isaia 60:6) Tutte le greggi di Kedar si raduneranno presso di te, i montoni di Nebaioth ti serviranno, saliranno ben accetti sopra il Mio altare, per glorificare la casa della Mia Gloria (Isaia 60:7)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


63


Le divise tribù di Kedar (dell‟Arabia) furono unite da Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam). “La Casa della Mia Gloria” si riferisce alla Casa di Allah, alla Mecca, e non alla Chiesa di Cristo come dicono alcuni commentatori Cristiani. È un fatto che i villaggi di Kedar (l‟attuale Arabia Saudita) comprendano l‟unico paese al mondo che è sempre rimasto impenetrabile a qualsiasi influenza da parte della Chiesa. Restino aperte le tue porte sempre, né di giorno, né di notte siano chiuse, per far venire a te la moltitudine dei popoli, con i loro re alla testa (Isaia 60:11) La Moschea che circonda la Sacra Ka‟bah a Mecca è sempre rimasta aperta giorno e notte da quando fu liberata dagli idoli dal Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam), 1400 anni fa. I re come i sudditi vanno al Pellegrinaggio.


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


64


CAPITOLO 6


Gente che cavalca asini e gente che cavalca cammelli


Consideriamo la visione i Isaia riguradante i due cavalieri: E vide dei cavalieri, e cavalieri a coppia, uno montato su un asino e uno montato su un cammello (Isaia 21:7) Chi era il cavaliere sull‟asino? Ogni allievo della scuola domenicale lo sa: si tratta di Gesù, come viene detto nel Vangelo secondo Giovanni: E Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come è stato scritto (Giovanni 12:14) Chi è, dunque, l‟atteso cavaliere sul cammello? Questo potente Profeta è sfuggito agli occhi dei lettori della Bibbia. Costui è il Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui). Se non fosse stata indirizzata a lui, allora la profezia dovrebbe ancora compiersi. Si spiega così anche perché Isaia, più avanti nello stesso capitolo, dice: Vaticinio sull’Arabia (Isaia 21:13), intendendo con ciò la responsabilità degli Arabi Musulmani, e ovviamente ora di tutti i Musulmani, di diffondere il Messaggio dell‟Islâm. Sempre in Isaia si legge: Abitanti della terra di Tema, andate incontro al fuggiasco portando pane, incontro all’assetato portate acqua! (Isaia 21:14) Tema è probabilmente Medina, dove il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) ed i suoi Compagni emigrarono. Ogni emigrato fu affiliato ad un abitante di Medina e fu saziato con cibo e bevande. Isaia continua: Essi infatti sono fuggiti davanti alle spade, alle spade affilate, e davanti agli archi tesi e all’incalzar della guerra (Isaia 21:15)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


65


Questo descrive esattamente come furono perseguitati il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) ed i suoi Compagni, per cui lasciarono Mecca per Medina. Sì, così mi ha detto il Signore: Fra un anno, come un anno di mercenario, cesserà tutto lo splendore di Kedar (Isaia 21:16) Un anno dopo l‟Hijrah (emigrazione), gli Arabi pagani (le tribù di Kedar) furono sconfitti dai Musulmani nella battaglia di Badr. Infine: E il resto degli arcieri fra i prodi dei figli di Kedar sarà quanto mai esiguo, perché Iddio di Israele ha parlato (Isaia 21:17) Kedar è il figlio di Ismaele (Genesi 25:13) da cui discende il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam). All‟inizio della missione profetica di Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui), i figli di Kedar combatterono Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) ed i suoi Compagni, ma più tardi quasi tutti accettarono l‟Islâm, il numero dei figli di Kedar ostili al Messaggio diventò esiguo. In alcuni versetti della Bibbia, Kedar è sinonimo di Arabia in generale, come in Ezechiele: L’Arabia, e tutti i principi di Kedar... (Ezechiele 27:12)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


66


CAPITOLO 7


Il Profeta ‚come Mosè‛


Dio si rivolse a Mosè (pace su di lui): Io susciterò loro un Profeta, come te, di mezzo ai loro fratelli, e metterò le Mie parole sulla sua bocca, ed egli annunzierà loro tutto quello che Io gli avrò comandato (Deuteronomio 18:18) 1) I “fratelli” degli Israeliti (cioè i discendenti di Abramo attraverso Isacco) sono gli Ismaeliti (cioè i discendenti di Abramo attraverso Ismaele). Gesù non poteva essere il Profeta promesso in Deuteronomio 18:18, poiché era anch‟egli Israelita. Altrimenti ci sarebbe stato scritto: “Un Profeta tra voi”. 2) Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) non è forse “come Mosè”? Se questo non viene accettato, la promessa è ancora incompiuta. Lo schema seguente si spiega da sé (fonte: “Al- Ittihad”, gennaio-marzo 1982, pag. 41):


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


67


Confronto


MOSÈ (pace su di lui)


MUHAMMAD (pace e benedizioni di Allah su di lui)


GESÙ (pace su di lui)


Nascita


Normale


Normale


Eccezionale


Vita familiare


Sposato con figli


Sposato con figli


Celibe senza figli


Morte


Normale


Normale


? Misteriosa


Carriera


Profeta e Capo di Stato


Profeta e Capo di Stato


Profeta


Emigrazioni forzate in età adulta


A Madyan (Median)


A Medina


Nessuna


Scontri coi nemici


Persecuzioni, battaglie


Persecuzioni, battaglie


Nessuno scontro simile


Risultato degli scontri


Vittoria morale e militare


Vittoria morale e militare


Vittoria morale


Scrittura della Rivelazione


Durante la sua vita (Torah)


Durante la sua vita (Qur‟ân)


Dopo la sua (presunta) morte


Natura degli insegnamenti


Spirituale e legale – nuova Legge


Spirituale e legale – nuova Legge


Puramente spirituale


Accettazione del comando (da parte del suo popolo)


Rifiutato poi accettato


Rifiutato poi accettato


Rifiutato dalla maggioranza degli Israeliti


3) Il Deuteronomio (18:19) specifica che Dio porrà le Sue parole “nella sua bocca”; così infatti le rivelazioni di Dio giunsero attraverso Gabriele, e Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) ripeté la Rivelazione (le parole di Dio stesso) ai suoi Compagni, senza aggiungere, togliere o cambiare una sillaba. Il Deuteronomio dice anche:


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


68


Ed avverrà, che se uno non ascolterà le parole che egli dirà in Nome Mio, Io stesso gliene renderò conto (Deuteronomio 18:19) Nel Corano, 113 capitoli (Sure) su 114 cominciano con “Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, Colui che dona misericordia”. Inoltre, nel lavoro di tutti i giorni, i Musulmani cominciano ogni azione in questo modo. I Musulmani non dicono “Nel Nome di Dio”, ma seguono il comandamento contenuto in Deuteronomio 18:19 che specifica “in Nome Mio”, ed il Suo Nome è Allah. Ed essendo il Suo Nome proprio, esso non è soggetto a genere, come “dio” o “dea”, né a plurale, come “dio” e “dèi”. I Cristiani dicono: “Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Si può notare che coloro che non ascolteranno il Profeta promesso in Deuteronomio 18:18, o coloro che lo negheranno, verranno puniti. Questo corrisponde ad alcuni passaggi del Sublime Corano, ad esempio: Invero, la religione presso Allah è l’Islâm (Corano III. Āl-„Imrân, 19) Chi vuole una religione diversa dall’Islâm, il suo culto non sarà accettato e nell’Altra vita sarà tra i perdenti (Corano III. Āl-„Imrân, 85)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


69


CAPITOLO 8


Il Mio servo, Messaggero ed eletto


Un chiaro adempimento della Profezia di Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) si trova nel Libro di Isaia: Ecco il Mio servo che Io sostengo, il Mio eletto, nel quale si compiace la Mia anima, ho effuso il Mio spirito su di lui: egli apporterà giustizia ai popoli (lett. ai Gentili) (Isaia 42:1) È anche chiamato “il Mio Messaggero” al versetto 19. Senza dubbio tutti i Profeti furono definiti servi, Messaggeri ed eletti di Allah. Ma nessun Profeta è universalmente chiamato con questi titoli specifici come Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam); egli è chiamato: „AbduHu waRasuluHu-l-Mustafa, cioè: Suo servo, e Suo Messaggero, l‟eletto. La testimonianza di una persona quando accetta l‟Islâm è: “Rendo testimonianza che non vi è altra divinità eccetto Allah, che non ha condomini nella sua qualità divina, e rendo testimonianza che Muhammad è Suo servo e Messaggero”. La stessa formula viene ripetuta cinque volte al giorno dai minareti come richiamo alla preghiera, ed altre cinque volte al giorno, immediatamente prima dell‟inizio di ogni preghiera; poi altre nove volte al giorno nel Tashahhud durante le preghiere strettamente obbligatorie, e molte altre volte se un Musulmano compie le raccomandate preghiere supererogatorie. Il titolo più comune per indicare il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) è RasululLah, cioè: il Messaggero di Allah. Egli non grida, né alza la voce, né la fa udire nelle strade (Isaia 42:2) Il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) era descritto come qualcuno che parlava sempre a bassa voce e consigliava ai Musulmani di non alzare la voce. ...Fedelmente egli apporterà la giustizia (Isaia 42:3) Perfino gli Arabi pagani riconobbero Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) come il più degno di fiducia tra loro.


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


70


Anche gli Ebrei i Medina chiedevano il suo giudizio in molti casi, perché egli era considerato il giudice più onesto. In alcuni casi, Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) decise di dar ragione da un Ebreo contro un Musulmano. Inoltre, una delegazione cristiana da Najran (nel sud dell‟Arabia) visitò Medina durante l‟epoca del Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) e restarono così impressionati dall‟onestà e dalla sincerità dei Musulmani che chiesero al Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) di poter nominare un Musulmano come giudice nel loro paese. Non vacillerà, né verrà infranto, fino a che non abbia dato la giustizia alla terra, infatti le isole attendono il suo insegnamento (Isaia 42:4) Confrontiamo con Gesù, che non prevalse sui suoi nemici e rimase deluso a causa del rifiuto opposto al suo Messaggio da parte degli Israeliti. Questo versetto non può essere riferito a lui. Io, il Signore, ti ho chiamato per l’equità, ti ho preso per mano, ti ho tenuto, ti ho formato perché fossi alleanza con il popolo, luce ai Gentili (Isaia 42:6) La frase “ti ho tenuto” indica che nessun altro Profeta verrà dopo di lui, ed i miscredenti non potranno fargli alcun male. In breve tempo molti Gentili furono guidati all‟Islâm. Perché tu aprissi gli occhi ai ciechi, perché strappassi dalle catene i prigionieri, dalla prigione coloro che dimorano nelle tenebre (Isaia 42:7) La cecità e le tenebre indicano qui la vita pagana. Io, il cui Nome è il Signore, non cederò ad altri la Mia Gloria, né la Lode a Me dovuta agli idoli (lett. immagini scolpite) (Isaia 42:8) Cantate al Signore un canto nuovo, cantate la Sua Lode dai confini della terra... (Isaia 42:10) La rivelazione che questo Profeta riceve è un nuovo canto, non in lingua ebraica o aramaica, ma in arabo. La preghiera islamica è salmodiata cinque volte al giorno in milioni di moschee in tutto il mondo.


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


71


Levate la voce, deserto e città, luoghi dove dimora Kedar; cantino gli abitanti di Sela (della roccia) dalla cima dei monti risuonino voci acclamanti (Isaia 42: 11) Dal monte Arafat vicino alla Mecca, i pellegrini intonano ogni anno: Eccomi, Allah (al Tuo servizio), eccomi. Non c‟è altra divinità eccetto Te, eccomi. Oh Allah, eccomi a Te, eccomi. Non c‟è altra divinità eccetto Te, eccomi. In verità Tue sono le Lodi, le Benedizioni e la Sovranità, non c‟è altra divinità all‟infuori di Te. Isaia 42 non può essere in nessun caso riferito ad un Profeta Israelita, dato che Kedar è il secondo figlio di Ismaele (cfr. Genesi 25:13). Tributino Gloria al Signore e nelle isole annuncino la Sua Lode (Isaia 42:12) L‟Islâm si diffuse anche nelle piccole isole lontane come quelle al largo dell‟Indonesia e nel mar dei Caraibi. Contro i Suoi nemici manifesta la Sua forza (Isaia 42:13) Per un breve periodo fu stabilito, con l‟avvento di Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) il regno di Dio sulla terra. Quindi il capitolo 42 del Libro di Isaia è un‟accurata descrizione della missione del Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam).


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


72


CAPITOLO 9


Re Davide lo chiamò ‚mio signore‛


Disse il Signore al mio signore: siedi alla Mia destra finché Io porrò i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi (Salmi 110:1) Qui sono nominati due “signori”. Se il primo Signore (colui che parla) è Dio, il secondo signore (a cui è rivolto il discorso) non può essere anch‟egli Dio, poiché David conosceva Un Solo Dio. Dovrebbe qundi leggersi così: “Dio disse al mio signore”. A chi si riferisce Davide quando dice “il mio signore”? La Chiesa sostiene che si tratti di Gesù. Ma Gesù stesso lo nega in Matteo 22:45; Marco 12:37 e Luca 20:41-44. Egli esclude se stesso da questo titolo, poiché era un figlio di David. Come potrebbe David chiamarlo “signore” se Gesù è un suo discendente? Gesù dice nel Vangelo di Luca: Ed egli disse loro: «Come mai si dice che il Cristo è Figlio di Davide? Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice:"Il Signore ha detto al mio signore: 'Siedi alla mia destra, finché io abbia messo i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi'". Davide dunque lo chiama Signore; come può essere suo figlio?» (Luca 20:41-44) Gesù deve aver dato una risposta, non inserita nei quattro Vangeli canonici, ma menzionata esplicitamente nel Vangelo di Barnaba, spiegando che la promessa era stata stretta con Ismaele e non con Isacco. Il “signore” di Davide era dunque Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam). Perfino il lavoro di tutti i Profeti insieme è poca cosa in confronto a quanto fece Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) in un breve periodo di 23 anni, e che è rimasto inalterato fino ad oggi.


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


73


CAPITOLO 10


Sei tu quel Profeta?


Gli Ebrei mandarono sacerdoti e leviti da Giovanni il Battista per interrogarlo su chi egli fosse realmente: Egli confessò e non negò; ma dichiarò: “Non sono io il Cristo”. Ed essi gli domandarono: “Chi sei tu dunque? Elia?”. Rispose: “No”. “Il Profeta?”. “No”. (Giovanni 1:20-21) La domanda cruciale qui è: “(Sei tu) il Profeta?”. Chi era dunque il Profeta tanto atteso dopo l‟avvento di Gesù e di Giovanni Battista? Non era forse quello “come Mosè” (Deuteronomio 18:18), cioè Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam)?


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


74


CAPITOLO 11


Il battesimo con lo Spirito Santo e con il fuoco


Io (Giovanni il Battista) poi vi battezzo con acqua per indurvi al pentimento; ma colui che viene dopo di me, è più forte di me, ed io non sono degno di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà nello Spirito Santo e nel fuoco (Matteo 3:11) Se qui si alludesse a Gesù, Giovanni il Battista non sarebbe ritornato a vivere nel deserto, ma si sarebbe stretto a lui e sarebbe stato uno dei suoi discepoli, cosa che non fece. Quindi qui si allude ad un altro potente Profeta, e non a Gesù. Colui al quale si riferisce Giovanni il Battista non potrebbe essere Gesù, poiché i due erano contemporanei, mentre Giovanni disse che questo Profeta sarebbe venuto dopo di lui. Qui di nuovo, non era dunque il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) colui cui alludeva Giovanni il Battista?


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


75


CAPITOLO 12


L’ultimo nel regno dei cieli


A Gesù viene attribuita l‟affermazione contenuta nel Vangelo secondo Matteo: In verità vi dico: fra quanti sono nati di donna non è mai sorto nessuno più grande di Giovanni il Battista! Tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui (Matteo 11:11) Si può credere che Giovanni il Battista sia più grande di Adamo, Noè, Abramo, Mosè, David e molti altri Profeti? Quanti pagani convertì Giovanni il Battista e quanti seguaci aveva? Ma questo non è il punto fondamentale, qui la domanda è: chi era il più piccolo nel regno dei cieli, più grande di Giovanni il Battista? Di sicuro non Gesù, poiché al suo tempo il regno dei cieli non era ancora giunto, ed egli non era mai stato proclamato “l‟ultimo”, cioè il più giovane. Il regno dei cieli consiste in Dio come essere Supremo e tutti i Suoi Profeti. L‟ultimo o più giovane è qui il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam).


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


76


CAPITOLO 13


Beati sono i portatori di pace


Nel suo sermone della montagna, a Gesù viene attribuita l‟affermazione, nel Vangelo secondo Matteo: Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio (Matteo 5:9) Islâm significa anche pace; pace tra il Creatore ed il fedele. Gesù non può essere definito rispetto alla sua Missione come un portatore di pace, poiché egli non venne per la pace: Non crediate che io sia venuto a portar pace sulla terra. Non sono venuto a portar pace, ma la spada. Perché sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi familiari (Matteo 10:34-36)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


77


CAPITOLO 14


Il Consolatore


Ed io pregherò il Padre, che vi darà un altro consolatore, perché resti con voi per sempre (Giovanni 14:16) Noi non conosciamo l‟originaria parola aramaica usata da Gesù per “consolatore”. In altre versioni della Bibbia viene usato il termine “l‟avvocato”, “l‟aiuto”, e nelle Bibbie greche noi troviamo la parola “paracleto”. Ci sono molte diverse spiegazioni per essa: Spirito Santo, la Parola, una persona, ecc. Il Sublime Corano afferma che Gesù menzionò esplicitamente il nome Ahmad: E quando Gesù figlio di Maria disse: “O Figli di Israele, io sono veramente un Messaggero di Allah a voi [inviato], per confermare la Torâh che mi ha preceduto, e per annunciarvi un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà Ahmad” (Corano LXI. As-Saff, 6) Gesù menzionò il secondo nome del Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam), che letteralmente significa: colui che glorifica Allah più degli altri. Qualsiasi sia la speigazione del termine “consolatore”, noi possiamo concludere che Gesù lasciò il suo lavoro incompleto e che qualcuno doveva arrivare a completare la missione. Esaminiamo ora alla luce della Bibbia se questo “consolatore” corrisponde al carattere del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) 1) “Un altro consolatore”: molti consolatori erano venuti ed un altro doveva arrivare 2) “Perché resti con voi per sempre”: perché non ci sarebbe stato più bisogno della venuta di un altro dopo di lui, perché egli era il sigillo dei Profeti. I suoi insegnamenti resteranno per sempre, resteranno intatti. Infatti il Sublime Corano e tutti gli insegnamenti del Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) sono rimasti tali e quali a 1400 anni fa.


3) “Egli convincerà il mondo riguardo al peccato” (Giovanni 16:18). Tutti gli altri Profeti, persino Abramo, Mosè, David e Salomone


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


78


ammonirono quelli che stavano loro vicini e i loro seguaci riguardo al peccato, ma non il mondo intero come fece Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui). Egli non solo sconfisse l‟idolatria in Arabia in soli 23 anni, ma inviò anche delegati ad Eraclio, il governatore dell‟Impero di Persia e Roma, al Negus (an-Najashi), il re d‟Etiopia, e a Muqawqis, il governatore dell‟Egitto. Egli rimproverò i Cristiani per aver frantumato l‟Unità di Dio in una “trinità”, per aver innalzato Gesù a figlio di Dio e a Dio stesso. Fu lui a condannare Ebrei e Cristiani per aver corrotto le loro Scritture; egli dimostrò il diritto di nascita di Ismaele (su di lui la pace) e riscattò i Profeti dalle accuse di adulterio, incesto, furto ed idolatria. 4) “Il principe di questo mondo è giudicato” (Giovanni 16:11). Questo è riferito a Satana, come viene spiegato in Giovanni 12:31 e 14:30. Così il Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) venne ad ammonire il mondo riguardo al Giorno del Giudizio. 5) “Lo Spirito di verità” (Giovanni 16:13). Fin dalla giovinezza, il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) era chiamato “Al-Amîn”, cioè l‟onesto, il degno di fede; e Gesù diceva: “vi guiderà verso tutta la verità”. 6) “Non vi parlerà da se stesso, ma vi dirà tutto quello che ascolta, e vi farà conoscere l’avvenire” (Giovanni 16:13) Il Sublime Corano è la Parola di Dio. Non una singola parola del Profeta Muhammad (pace e benedizioni di Allah su di lui) o dei suoi Compagni vi è inclusa. L‟Angelo Gabriele glielo lesse, egli lo memorizzò, e fu trascritto dai suoi segretari. I suoi insegnamenti ed i suoi detti furono invece raccolti in raccolte di “ahadîth” o “insegnamenti”. Confrontiamo il Deuteronomio: Metterò le Mie parole sulla sua bocca ed egli vi annunzierà loro tutto quello che Io gli avrò comandato (Deuteronomio 18:18) con questo versetto del Corano:


Il vostro compagno non è traviato, non è in errore; e neppure parla d'impulso: non è che una Rivelazione ispirata (Corano LIII. An-Najm, 2-4)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


79


Con i termini “il vostro compagno” si intende il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam). 7) “E vi farà conoscere l’avvenire” (Giovanni 16:13) Tutte le profezie del Corano si sarebbero in seguito avverate, come la vittoria di Roma sulla Persia, la morte di Abu Lahab da miscredente, la diffusione del Messaggio dell‟Islâm. 8) “Egli mi glorificherà” (Giovanni 16:14) A tutt‟oggi, il Sublime Corano ed il Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) hanno più rispetto per Gesù (su di lui la pace) che la Bibbia ed i Cristiani stessi. Chiariamo: a) Credere che Gesù sia morto sulla croce discredita la sua missione profetica, secondo il Deuteronomio: Quel Profeta o sognatore sia messo a morte... (Deuteronomio 13:6) b) Nel Vangelo secondo Matteo: “...Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27:46) Come potrebbe un Profeta come Gesù aver detto questo? Perfino chi non fosse stato profeta avrebbe pazientato sopportando l‟agonia, sapendo che la sua morte gli avrebbe reso la qualità di martire. Questo non è forse un insulto a Gesù e poca stima nella sua fede in Allah? c) Noi Musulmani non possiamo credere che Gesù abbia potuto etichettare i Gentili come cani e chiamare sua madre “donna”. Allah dice nel Sublime Corano: E la bontà verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento né miserabile (Corano XIX. Maryam 32) Il Vangelo riferisce che Gesù avrebbe insultato i Gentili (non Ebrei) così: Non date le cose sante ai cani, e non gettate le vostre perle ai porci (Matteo 7:6) Gesù avrebbe anche detto a sua madre: ...donna, che vuoi con questo da me? (Giovanni 2:4)


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


80


CAPITOLO 15


La Rivelazione al Profeta Muhammad


(sallAllahu ‘alayhi waSallam) La prima Rivelazione di Allah attraverso l‟Angelo Gabriele al Profeta Muhammad (sallAllahu „alayhi waSallam) fu la parola “Iqra’”, che significa “Leggi, recita” (Corano XCVI, Al-„Alaq, 1). Poiché egli era illetterato, rispose: “Non so leggere”. Questa prima rivelazione era stata profetizzata nel Libro di Isaia: Si dà allora il Libro ad uno che non sa leggere dicendogli:”leggi, ti prego, questo”; ed egli risponde: “non so leggere” (Isaia 29:12) L‟ordine temporale delle Rivelazioni non è l‟ordine in cui si trovano nel Corano. In altre parole, la prima parte rivelata non corrisponde alla prima pagina, e l‟ultima parte non corrisponde all‟ultima pagina. Il fatto che queste Rivelazioni siano costituite e sistemate in un certo ordine nel Corano dipende anch‟esso dall‟ordine di Allah, e fu anche menzionato nel Libro di Isaia: Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là!». Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che il Signoreparlerà a questo popolo (Isaia 28:10-11) Un‟altra lingua significa un altro linguaggio, non l‟ebraico, non l‟aramaico, ma l‟arabo. I Musulmani di tutto il mondo usano una sola lingua, che è l‟arabo, per proclamare l‟Unicità del Vero Dio, nelle loro preghiere, durante i riti del Pellegrinaggio, nell‟augurarsi il bene gli uni gli altri. Perfino questa unità di lingua fu profetizzata da Sofonia: Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore, per servirlo di comune accordo (Sofonia 3:9)


Infine, la Verità è giunta in arabo, nonostante alcuni stiano ancora aspettando che il Profeta Gesù (pace su di lui) insegni agli uomini


D I A L O G O T R A U N M U S U L M A N O E U N C R I S T I A N O


81


l‟adorazione di Allah in un‟unica lingua nella sua seconda venuta nel mondo... Noi Musulmani siamo sicuri che il Profeta Gesù, nella sua seconda venuta, si unirà ai Musulmani, dato che egli, come i Musulmani, fu circonciso, si astenne dal mangiare carne di porco, compì le abluzioni e pregò Allah inchinandosi e prosternandosi. E la Lode appartiene ad Allah, Signore di tutti i mondi.



Post recenti

UJUMBE KWA ALIYEICHOM ...

UJUMBE KWA ALIYEICHOMA KURANI

L’Islam La religione ...

L’Islam La religione della disposizione naturale, della ragione e della felicità

L'ISLAM: LA RELIGIONE ...

L'ISLAM: LA RELIGIONE DEI MESSAGGERI DI ALLAH