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La vita dopo la morte


(parte 1 di 2): Un argomento


La domanda se c'è o non c'è una vita dopo la morte non rientra nel campo della


scienza, perché la scienza si occupa solo della classificazione e dell'analisi dei dati


registrati. Inoltre, l'uomo si è occupato di indagini scientifiche e di ricerca, nel


senso moderno del termine, solo per gli ultimi secoli, mentre l'idea della vita dopo


la morte è conosciuta da tempo immemorabile. Tutti i profeti di Dio, hanno


chiamato la loro gente ad adorare Dio e di credere nella vita dopo la morte. Essi


hanno posto l'accento sulla fede nella vita dopo la morte, fino al punto che anche


un leggero dubbio significava negare Dio e rendere irrilevante ogni prova di fede .


I profeti di Dio sono andati e venuti, le epoche del loro agire sono desseminate in


migliaia di anni, eppure la vita dopo la morte è stata proclamata da tutti. Il fatto


stesso che tutti hanno affrontato la questione metafisica con tanta fiducia e


uniformemente va a dimostrare che la fonte della loro conoscenza di cosa


aspettarsi dopo la morte era la stessa: rivelazione Divina.


Sappiamo anche che questi profeti di Dio furono grandemente osteggiati dai


loro popoli, soprattutto sulla questione della risurrezione per la vita, quando una


persona morì, poiché la loro gente pensava che fosse impossibile. Ma nonostante


quest'opposizione, i profeti vinsero molti seguaci sinceri. La domanda che ci si


pone è, cosa ha reso quei seguaci abbandonare i loro precedenti sistemi di fede .


Che cosa li ha portati a respingere le stabili credenze, tradizioni dei loro antenati,


anche se hanno rischiato di essere totalmente respinti dalla propria comunità? La


risposta più semplice è, che hanno fatto uso delle loro facoltà della mente e del


cuore, e hanno realizzato la verità. Hanno compreso la verità attraverso


l'esperienza? Non può essere così, perchè la percezione della vita dopo la morte è


impossibile.


In realtà, Dio ha dato all'uomo, oltre che la coscienza percettiva, razionale, la


coscienza estetica e morale. E' questa coscienza che guida l'uomo per quanto


riguarda la realtà e non può essere verificata attraverso i dati sensoriali. Ecco


perché tutti i profeti di Dio, esortando nel contempo la gente a credere in Dio e la


vita nell'aldilà, hanno presentato ricorso ai lati estetici, morali e razionali


dell'uomo. Per esempio, quando gli idolatri della Mecca negarono anche la


possibilità di vita dopo la morte, il Corano mostrò la debolezza della loro


posizione, dando argomentazioni logiche e razionali a sostegno di essa:


“Ci propone un luogo comune e, dimentico della sua


creazione, [dice]: „Chi ridarà la vita ad ossa polverizzate?‟


Di': „Colui Che le ha create la prima volta ridarà loro la vita.


Egli conosce perfettamente ogni creazione. Egli è Colui Che


nell'albero verde ha posto per voi un fuoco con cui accendete.


Colui Che ha creato i cieli e la terra non sarebbe capace di


creare loro simili?‟ Invece sì! Egli è il Creatore incessante, il


Sapiente..” (Corano 36:78-81)


In un'altra occasione, il Corano dice molto chiaramente che i miscredenti non


hanno alcuna solida base per la negazione della vita dopo la morte. Si basa su pure


congetture:


“Dicono: „Non c'è che questa vita terrena: viviamo e


moriamo; quello che ci uccide è il tempo che passa‟. Invece


non possiedono nessuna scienza, non fanno altro che illazioni.


Quando vengono recitati a loro i Nostri versetti espliciti, non


hanno altro argomento eccetto: „Fate risorgere i nostri avi, se


siete sinceri.‟” (Corano 45:24-25)


Sicuramente Dio farà risorgere tutti i morti, ma non a nostro arbitrio o per la


nostra ispezione di inattività nel mondo fisico; Dio ha il suo proprio piano delle


cose. Verrà un giorno in cui l'universo intero sarà distrutto, e poi nuovamente i


morti risorgeranno per stare davanti a Dio. Quel giorno sarà l'inizio della vita che


non finirà mai, e quel giorno, ogni persona sarà ricompensata da Dio secondo le


sue opere buone e cattive.


La spiegazione che il Corano dà in merito alla necessità di una vita dopo la


morte è ciò che la coscienza morale dell'uomo esige. In realtà, se non ci fosse una


vita dopo la morte, la fede in Dio diveterebbe irrilevante, o, anche se si credesse in


Dio, sarebbe un Dio ingiusto e indifferente. Sarebbe stato un Dio che una volta


creato l'uomo, lo avrebbe lasciato al suo destino. Certamente Dio è giusto. Egli


punirà i tiranni i cui crimini sono innumerevoli: per aver ucciso centinaia di


persone innocenti, per aver creato grande corruzione nella società, per aver ridotto


numerose persone alla schiavitù per servire i loro capricci, e così via. L'uomo, ha


un brevissimo arco di vita in questo mondo, e questo mondo fisico non è eterno, la


punizioni o la ricompensa per le azioni malvagie o buone di una persono non sono


possibili qui. Il Corano afferma con grande enfasi che il Giorno del Giudizio deve


venire e Dio deciderà sul destino di ogni anima, secondo il registro dei suoi atti:


“I miscredenti dicono: „Non ci raggiungerà l'Ora‟. Di' [loro]:


„No, per il mio Signore: certamente giungerà a voi, per Colui


Che conosce l'invisibile‟, Colui al quale non sfugge il peso di


un atomo, nei cieli e sulla terra, e non c'è nulla di più grande o


più piccolo che non sia in un Libro chiarissimo, affinché Allah


ricompensi coloro che credono e compiono il bene. Saranno


perdonati e avranno un dono generoso. Coloro invece che


avranno cercato di vanificare i Nostri segni, subiranno il


castigo del tormento doloroso. ” (Corano 34:3-5)


Il Giorno della Resurrezione sarà il giorno in cui la Giustizia e la Misericordia


di Dio si manifesteranno completamente. Dio riverserà la Sua misericordia su


coloro che hanno sofferto per il Suo amore nella loro vita terrena, nella


convinzione che una beatitudine eterna li stava aspettando. Ma coloro che hanno


abusato dei doni di Dio, senza essersi mai preoccupato della la vita nell'aldilà, si


troveranno in condizioni miserabili. Il Corano confronta tra i due::


“Colui al quale facemmo una bella promessa e che la


incontrerà, è forse paragonabile a colui cui diamo godimento


effimero in questa vita e che, nel Giorno della Resurrezione,


sarà di quelli che saranno condotti?” (Corano 28:61)


(parte 6 di 8): Il miscredente al Giorno del Giudizio


Un grande terrore assalirà i risorti nel Giorno della Resurrezione:


"…Concede loro una dilazione fino al Giorno in cui i loro


sguardi saranno sbarrati." (Corano 14:42)


Il miscredente risorgerà dalla sua 'tomba', come descritto da Dio :


"Il Giorno in cui usciranno dalle tombe in fretta, come se


corressero verso pietre drizzate, con gli sguardi umili, coperti


di vergogna: questo è il Giorno che è stato loro promesso ."


(Corano 70:43)


Il cuore tremerà, confuso sulla male punizione che gli attende:


"E ci saranno, in quel Giorno, volti terrei coperti di tenebre:


sono i miscredenti, i peccatori ." (Corano 80:40-42)


"E non credere che Allah sia disattento a quello che fanno gli


iniqui. Concede loro una dilazione fino al Giorno in cui i loro


sguardi saranno sbarrati. Verranno umiliati, la testa


immobile, gli occhi fissi, il cuore smarrito." (Corano 14:42-43)


I miscredenti saranno riuniti, come sono nati - nudi e non circoncisi - su una


grande pianura, tirati sui loro volti, ciechi, sordi e muti:


"Nel Giorno della Resurrezione li riuniremo (trascinandoli)


sui loro volti, ciechi, muti e sordi. L'Inferno sarà la loro


dimora e ogni volta che si raffredderà, ne ravviveremo le


fiamme." (Corano 17:97)


"Chi si sottrae al Mio Monito, avrà davvero vita miserabile e


sarà resuscitato cieco nel Giorno della Resurrezione ."


(Corano 20:124)


Tre volte "incontreranno" Dio. La prima volta tenteranno di difendersi con


argomenti untili contro Dio l'Onnipotente, dicendo cose come: "I profeti non


giunsero a noi!" Anche se Allah rivelò nel Suo Libro:


"…Non castigheremo alcun popolo senza prima inviar loro un


messaggero." (Corano 17:15)


"…Affinché non diciate: „Non ci è giunto nunzio né


ammonitore ….‟" (Corano 5:19) :


La seconda volta, presenteranno le loro scuse, pur riconoscendo la loro colpa.


Anche i diavoli cercheranno di scusarsi dai loro crimini, avendo condotto gli


uomini al disguido dalla corretta via:


"Dirà il suo compagno: „Signore, non sono stato io ad incitarlo


alla ribellione, già era profondamente traviato.‟" (Corano


50:27)


Ma Dio, Altissimo e Giusto, non sarà ingannato. Dirà:


"Non polemizzate al Mio cospetto: già vi resi nota la minaccia.


Di fronte a Me la sentenza non cambia, né sono ingiusto verso


i Miei servi." (Corano 50:28-29)


La terza volta l'anima malvagia incontrerà il suo Creatore per ricevere il suo


Libro delle Opere[1], un resoconto che non omette nulla.


"E vi si consegnerà il Registro. Allora vedrai gli empi


sconvolti, da quel che contiene. Diranno: „Guai a noi! Cos'è


questo Registro, che non lascia passare azione piccola o


grande, senza computarla!‟ E vi troveranno segnato, tutto


quello che avranno fatto. Il tuo Signore non farà torto ad


alcuno." (Corano 18:49)


Dopo aver ricevuto il loro reseconto, i malvagi saranno rimproverati di fronte


all'umanità intera


"Compariranno in file, schierate davanti al tuo Signore:


„Eccovi ritornati a Noi come vi creammo la prima volta. ‟ E


invece pretendevate che mai vi avremmo fissato un termine?"


(Corano 18:48)


Il profeta Mohammed disse: "Questi sono quelli che non credevano in


Dio!"[2] E sono coloro che Dio domanderà per quanto riguarda le benedizioni


che davono per scontato. Ognuno sarà chiesto: „Hai pensato che ci saremmo


incontrati?‟ E ognuno risponderà: „No!‟ Dio gli dirà: „Io mi dimenticherò di te


come tu ti sei dimenticato di Me!‟[3] Poi, quando il miscredente tenterà a mentire


per la sua via d'uscita, Dio sigillerà la sua bocca, e le sue parti del corpo


testimonieranno contro di lui.


"In quel Giorno sigilleremo le loro bocche, parleranno invece


le loro mani e le loro gambe daranno testimonianza di quello


che avranno fatto." (Corano 36:65)


Oltre ai propri peccati, il miscredente porterà i peccati di coloro che ingannò.


"Quando viene chiesto loro: 'Cos'è quel che ha fatto scendere


il vostro Signore?', rispondono: 'Favole degli antichi'. Nel


Giorno della Resurrezione, porteranno tutto il loro carico e


pure una parte di quello di coloro che, per ignoranza,


sviarono. Quanto è orribile il loro fardello." (Corano 16:24-


25)


Il dolore psicologico d'umiliazione, di solitudine e di abbandono verranno


aggiunti alla tortura fisica.


"…Dio non parlerà loro, né li guarderà nel Giorno della


Resurrezione, non li purificherà e avranno doloroso castigo."


(Corano 3:77)


Mentre il Profeta Muhammad intercederà per conto di tutti i credenti, il


miscredente non troverà alcun intercessore, colui che adorava false divinità oltre a


l'Uno e il Vero Dio.[4]


"…Gli ingiusti non avranno né patrono né alleato." (Corano


42:8)


I loro santi e i consulenti spirituali si dissoceranno, e il miscredente vorrebbe


poter tornare in questa vita e fare lo stesso a coloro che ora lo rinnegano :


"Quando, alla vista del castigo, i seguiti sconfesseranno i loro


seguaci, quando ogni legame sarà spezzato, diranno i seguaci:


'Ah, se avessimo la possibilità di tornare indietro! Li


abbandoneremmo come ci hanno abbandonati!'. Così Allah li


metterà di fronte alle loro azioni affinché si rammarichino.


Non usciranno dal Fuoco." (Corano 2:167)


La pena dell'anima peccatrice sarà così intensa che infine pregherà: „O Dio,


abbi pietà di me e buttami nel Fuoco.‟[5] Sarà chiesta: „Desideri di possedere


un mondo pieno di oro in modo che tu possa pagare per liberarti?‟ A cui


risponderà: „Sì‟ Dopodiciò le sarà detto: „Ti è stato chiesto qualcosa di molto più


facile di – di adorare esclusivamente Dio.‟[6]


"Eppure non ricevettero altro comando che adorare Allah,


tributandoGli un culto esclusivo e sincero, eseguire


l'orazione…" (Corano 98:5)


"Quanto a coloro che sono miscredenti, le loro opere sono


come un miraggio in una piana desertica che l'assetato


scambia per acqua e poi, quando vi giunge, non trova nulla;


anzi, nei pressi trova Allah che gli salda il conto. Allah è


rapido al conto.." (Corano 24:39)


"Abbiamo giudicato le loro opere e ne abbiamo fatto polvere


dispersa.." (Corano 25:23)


L'anima infedele riceverà, nella sua mano sinistra e dietro la schiena, il suo


rapporto scritto, che è stato conservato da angeli che hanno preso nota di ogni sua


azione durante la sua vita terrena.


"Chi invece avrà ricevuto il suo libro nella mano sinistra,


dirà: „Ahimè, se solo non mi fosse stato consegnato il mio libro


e non avessi conosciuto il mio rendiconto.‟" (Corano 69:25-26)


"Quanto a colui che riceverà il suo libro da dietro le spalle,


invocherà l'annientamento." (Corano 84:10-11)


Infine, verrà condotto all'Inferno:


"I miscredenti saranno condotti in gruppi all'Inferno. Quando


vi giungeranno saranno aperte le sue porte e i suoi guardiani


diranno: „Non vi giunsero forse i messaggeri della vostra


gente, che vi recitarono i versetti del vostro Signore e vi


avvertirono dell'incontro di questo Giorno?‟ Risponderanno:


„Sì, ma la promessa del castigo si realizza contro i


miscredenti.‟" (Corano 39:71)


I primi ad entrare all'inferno saranno dei pagani, seguiti da Ebrei e Cristiani


che hanno falsificato la vera religione dei loro profeti.[7] Alcuni saranno guidati


all'inferno, altri cadranno in esso, tirati da ganci.[8] A quel punto, il miscredente


desiderà di essere trasformato in polvere, piuttosto che raccogliere i frutti amari


delle sue opere malvagie.


"In verità vi abbiamo avvertito di un castigo imminente, il


Giorno in cui l'uomo vedrà quello che le sue mani avranno


preparato e dirà il miscredente: „Ahimè, fossi io polvere!‟"


(Corano 78:40)


Nota:


[1] Ibn Majah, Musnad, and Al-Tirmidhi.


[2] Sahih Muslim.


[3] Sahih Muslim.


[4] Sahih Al-Bukhari.


[5] Tabarani.


[6] Sahih Al-Bukhari.


[7] Sahih Al-Bukhari.


[8] Al-Tirmidhi.



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