Durante i secoli delle Crociate, fu inventata contro il Profeta Muhammad, che Allah lo elogi e lo preservi, ogni sorta di calunnia. Tuttavia, la nascita dell'età moderna, ha contrassegnato grazie alla tolleranza religiosa e alla libertà di pensiero, un grande cambiamento nell'approccio degli autori occidentali nella loro delineazione della sua vita e del suo carattere. Le considerazioni di alcuni studiosi non musulmani, che riportiamo in seguito, sul Profeta Muhammad, che Allah lo elogi e lo preservi, confermano questo concetto.
L'Occidente ha tuttora bisogno di fare un passo in avanti per scoprire la più grande realtà riguardo l'identità di Muhammad, ovvero quella di essere un vero Profeta e l'ultimo Messaggero inviato da Dio per tutta l'umanità.
Infatti, nonostante tutta la sua oggettività e la luce che ha diffuso non vi è stato alcun tentativo sincero ed obiettivo da parte dell'Occidente per comprendere la sua identità profetica.
E 'così strano che omaggi calorosi vengano a lui offerti per la sua integrità e per la realizzazione, e allo stesso tempo gli venga negata, in modo esplicito e implicito, la sua attestazione di essere il Profeta di Dio. Ed è proprio qui si necessita di una ricerca del cuore e una revisione delle considerazioni qualora si ritiene effettivamente necessaria la cosiddetta oggettività. I seguenti fatti noti della vita di Muhammad le citiamo per favorire un giudizio logico ed imparziale a riguardo la sua identità profetica.
Fino all'età di quarant'anni, Muhammad non era conosciuto come un uomo di Stato, un predicatore o un oratore. Non è mai stato visto discutere principi di metafisica, o di etica, o di diritto, o di politica, o d’economia o di sociologia.
Non c'è dubbio che egli possedeva un carattere eccellente, modi affascinanti e un’elevata cultura. Tuttavia non vi era nulla di così suggestivo e straordinario di in lui che avesse predisposto le persone che gli erano attorno aspettarsi da lui qualcosa di grande e rivoluzionario in futuro. Ma quando uscì dalla grotta di Hira con il nuovo messaggio si è completamente trasformato.
E 'possibile per una persona con le qualità sopra citate trasformarsi improvvisamente diventando un impostore che pretende di essere il Profeta di Dio e poi fomentare la rabbia del suo popolo? Ci si potrebbe ancora chiedere, per quale motivo avrebbe deciso di subire tutte le sofferenze gravate su di lui? Gli è stato proposto dal suo popolo di renderlo il loro re e di porgli tutte le ricchezze della terra ai suoi piedi, con l’unica condizione di lasciare la predicazione della sua religione. Ma ha scelto di rifiutare le loro allettanti offerte andando poi a predicare la sua religione, da solo, subendo tutti i tipi di insulti, boicottaggio sociale e anche aggressioni fisiche dal suo stesso popolo.
Non ebbe forse come unico sostegno quello di Dio e quindi una ferma volontà di diffonderne il messaggio e una profonda convinzione che alla fine l'Islam sarebbe emerso come unico modello di vita per l'interna umanità, e che si sarebbe poi eretto come una montagna di fronte ad una totale opposizione e cospirazioni per eliminarlo? Inoltre, non giunse forse con un disegno di rivalità verso i cristiani e gli ebrei, in quanto ha reso come requisito fondamentale di fede, senza il quale nessuno può diventare musulmano, la fede in Gesù, in Mosè e negli altri profeti di Dio, che Iddio li preservi?
Non è forse una prova inconfutabile della sua identità profetica che, pur essendo stato analfabeta e aver condotto una vita assolutamente normale e tranquilla per quarant'anni, appena ha iniziato a predicare il suo messaggio, tutta la penisola arabica rimase stupita e meravigliata per la sua eccellente eloquenza e ed espressività? È stato così straordinario che l'intera massa di poeti, predicatori e oratori arabi, di altissimo livello linguistico non sono riusciti a produrre un pari al suo messaggio. E soprattutto, come avrebbe potuto poi pronunciare quelle verità di carattere scientifico contenute nel Corano che nessun essere umano sarebbe stato in grado di sviluppare in quel momento?
Infine, ma non meno importante, perché avrebbe condotto una vita così dura, anche dopo aver ottenuto il potere e l'autorità?
Basta riflettere sulle parole da lui pronunciate durante la sua morte:
"Noi, comunità dei profeti, non veniamo ereditati. Qualunque cosa lasciamo alle spalle è destinata alla carità".
È un dato di fatto, Muhammad è l'ultimo anello della catena di profeti inviati nelle diverse terre e nei tempi differenti sin dall'inizio della vita umana su questo pianeta.
I seguenti riporti sono scritti di alcuni autori occidentali riguardo Muhammad.
LaMartine, Histoire de la Turquie, Parigi 1854, Vol. II, pag. 276-77:
"Se la grandezza dello scopo, la scarsità dei mezzi, e i risultati stupefacenti sono i tre criteri del genio umano, chi potrebbe osare a confrontare qualsiasi grande uomo della storia moderna con Muhammad? Gli uomini più famosi hanno creato solamente armi, leggi e imperi. Hanno fondato, nulla di più oltre a poteri materiali che spesso sono crollati davanti ai loro occhi. Quest'uomo ha mosso non soltanto gli eserciti, le legislazioni, gli imperi, i popoli e le dinastie, ma anche milioni di uomini in un terzo del mondo allora abitato, e di più, ha mosso gli altari, gli dei, le religioni, le idee, le credenze e le anime ... la tolleranza nella vittoria, la sua ambizione, che ha interamente dedicato a una sola idea e in nessun modo per ottenere un impero; le sue interminabili preghiere, le sue conversazioni mistiche con Dio, la sua morte e il suo trionfo dopo la morte, tutto questo attestano non un inganno, ma una ferma convinzione che gli ha dato il potere di ristabilire un credo.Questo credo era di duplice identità, l'unicità di Dio e l'immaterialità di Dio; il primo espone ciò che Dio è, il secondo invece cosa Dio non è; uno è l’abbattimento delle false divinità con la spada, l'altro iniziando l’idea con le parole.
"Filosofo, oratore, apostolo, legislatore, guerriero, conquistatore di idee, restauratore di credi razionali, di un culto senza immagini, il fondatore di venti imperi terrestri e di un impero spirituale, questo è Muhammad. Per quanto riguarda tutti gli standard con cui la grandezza umana può essere misurata, potremmo ben chiedere, c'è un uomo più grande di lui? ".
Edward Gibbon and Simon Ocklay, History of the Saracen Empire, Londra, 1870, pag.54:
"Non è la propagazione, ma è la permanenza della sua religione che merita la nostra meraviglia, la stessa impressione pura e perfetta che ha inciso a Mecca e Medina è conservata, dopo le rivoluzioni di dodici secoli da parte dei neofiti del Corano, indiani, africani e turchi... i muhammettani[1] hanno uniformemente resistito alla tentazione di ridurre l'oggetto della loro fede e devozione a livello con i sensi e la fantasia dell'uomo. "Io credo in un solo Dio e Muhammad l'Apostolo di Dio", è la professione semplice e invariabile dell'Islam. L'immagine intellettuale della Divinità non è mai stata degradata da alcun idolo visibile; gli onori del Profeta non ha mai trasgredito la misura della virtù umana, e i suoi precetti viventi hanno trattenuto la gratitudine dei suoi discepoli all'interno dei limiti della ragione e della religione ".
Bosworth Smith, Mohammed and Mohammadanism, Londra 1874, pag. 92:
"Egli fu Cesare e Papa in uno, ma era Papa senza le pretese del Papa, Cesare senza le legioni di Cesare: senza un esercito permanente, senza una guardia del corpo, senza un palazzo, senza un reddito fisso; se mai un uomo avesse il diritto di dire di aver governato con il diritto divino, quello è Muhammad, perché aveva tutto il potere senza i suoi strumenti e senza i suoi supporti ".
Annie Besant, The Life and Teachings of Muhammad, Madras 1932, pag. 4:
"E 'impossibile per chiunque studi la vita e il carattere del grande Profeta dell'Arabia, che sappia come abbia insegnato e come sia vissuto, a provare altro che rispetto per quel potente Profeta, uno dei più grandi messaggeri del Supremo. E anche se in ciò che ti ho posto dirò molte cose che potrebbero essere familiare a molti, ma ogni volta che rileggo provo un nuovo modo di ammirazione, un nuovo senso di rispetto per quel potente maestro arabo".
W. Montgomery, Mohammad at Mecca, Oxford 1953, pag.52:
"La sua disponibilità a sottoporsi a persecuzioni per le sue credenze, il carattere altamente morale degli uomini che hanno in lui creduto e guardato a lui come leader, e la grandezza del suo successo finale - tutto argomenta la sua integrità fondamentale. Supporre Muhammad un impostore pone più problemi di quanti ne risolva. Tuttavia, nessuna delle grandi figure della storia è così scarsamente apprezzata in Occidente come Muhammad".
James A. Michener, ‘Islam: The Misunderstood Religion’ in Reader’s Digest (American Edition), May 1955, pag.68-70:
"Muhammad, l'uomo ispirato che ha fondato l'Islam, è nato circa 570 d.C. in una tribù araba che adorava gli idoli. Orfano alla nascita, è sempre stato particolarmente premuroso del povero e del bisognoso, della vedova e dell'orfano, dello schiavo e dell’oppresso. A vent'anni era già un imprenditore di successo, e presto divenne direttore di carovane di cammelli per una ricca vedova. Quando ha raggiunse l’età di venticinque anni, il suo datore di lavoro, riconoscendo il suo merito, gli propose il matrimonio. Anche se aveva quindici anni in più, la sposò, e fintantoché ella visse, le è rimasto un marito devoto.
"Come quasi tutti i grandi profeti prima di lui, Muhammad ha combattuto la timidezza di operare come trasmettitore della Parola di Dio, accusando la propria inadeguatezza. Ma l'angelo ordinò "Leggi". Per quanto ne sappiamo, Muhammad non era in grado di leggere o scrivere, ma ha cominciato a pronunciare quelle parole ispirate che avrebbero presto rivoluzionato una larga fetta della terra: "C'è un solo Dio"".
"In tutte le cose Muhammad fu profondamente pratico. Quando il suo amato figlio Ibrahim morì, accadde un eclissi, e le voci di condoglianza divina di carattere personale si diffuse in fretta. Al che si dice che Muhammad abbia annunciato: "L'eclissi è un fenomeno della natura. È assurdo attribuire questi eventi alla morte o la nascita di un essere umano".
"Alla morte di Muhammad vi è stato un tentativo di divinizzarlo, ma l'uomo che diventerà poi il suo successore amministrativo, uccise l'isteria con uno dei più nobili discorsi della storia religiosa: "Se c’è qualcuno tra di voi che adora Muhammad, lui è morto . Ma se è Dio l’adorato, Lui vive per sempre".
Michael H. Hart, The 100: A Ranking of the Most Influential Persons in History, New York: Hart Publishing Company, Inc. 1978, pag.33:
"La mia scelta che sia Muhammad a guidare la lista delle persone più influenti del mondo, può sorprendere alcuni lettori ed può essere messa in discussione da altri, ma è stato l'unico uomo nella storia di supremo successo su entrambi i livelli religioso e secolare".
Seconda parte: Le loro dichiarazioni.
LaMartine, Histoire de la Turquie, Parigi 1854, Vol. II, pag. 276-77:
"Se la grandezza dello scopo, la scarsità dei mezzi, e i risultati stupefacenti sono i tre criteri del genio umano, chi potrebbe osare a confrontare qualsiasi grande uomo della storia moderna con Muhammad? Gli uomini più famosi hanno creato solamente armi, leggi e imperi. Hanno fondato, nulla di più oltre a poteri materiali che spesso sono crollati davanti ai loro occhi. Quest'uomo ha mosso non soltanto gli eserciti, le legislazioni, gli imperi, i popoli e le dinastie, ma anche milioni di uomini in un terzo del mondo allora abitato, e di più, ha mosso gli altari, gli dei, le religioni, le idee, le credenze e le anime ... la tolleranza nella vittoria, la sua ambizione, che ha interamente dedicato a una sola idea e in nessun modo per ottenere un impero; le sue interminabili preghiere, le sue conversazioni mistiche con Dio, la sua morte e il suo trionfo dopo la morte, tutto questo attestano non un inganno, ma una ferma convinzione che gli ha dato il potere di ristabilire un credo.Questo credo era di duplice identità, l'unicità di Dio e l'immaterialità di Dio; il primo espone ciò che Dio è, il secondo invece cosa Dio non è; uno è l’abbattimento delle false divinità con la spada, l'altro iniziando l’idea con le parole.
"Filosofo, oratore, apostolo, legislatore, guerriero, conquistatore di idee, restauratore di credi razionali, di un culto senza immagini, il fondatore di venti imperi terrestri e di un impero spirituale, questo è Muhammad. Per quanto riguarda tutti gli standard con cui la grandezza umana può essere misurata, potremmo ben chiedere, c'è un uomo più grande di lui? ".
Edward Gibbon and Simon Ocklay, History of the Saracen Empire, Londra, 1870, pag.54:
"Non è la propagazione, ma è la permanenza della sua religione che merita la nostra meraviglia, la stessa impressione pura e perfetta che ha inciso a Mecca e Medina è conservata, dopo le rivoluzioni di dodici secoli da parte dei neofiti del Corano, indiani, africani e turchi... i muhammettani[1] hanno uniformemente resistito alla tentazione di ridurre l'oggetto della loro fede e devozione a livello con i sensi e la fantasia dell'uomo. "Io credo in un solo Dio e Muhammad l'Apostolo di Dio", è la professione semplice e invariabile dell'Islam. L'immagine intellettuale della Divinità non è mai stata degradata da alcun idolo visibile; gli onori del Profeta non ha mai trasgredito la misura della virtù umana, e i suoi precetti viventi hanno trattenuto la gratitudine dei suoi discepoli all'interno dei limiti della ragione e della religione ".
Bosworth Smith, Mohammed and Mohammadanism, Londra 1874, pag. 92:
"Egli fu Cesare e Papa in uno, ma era Papa senza le pretese del Papa, Cesare senza le legioni di Cesare: senza un esercito permanente, senza una guardia del corpo, senza un palazzo, senza un reddito fisso; se mai un uomo avesse il diritto di dire di aver governato con il diritto divino, quello è Muhammad, perché aveva tutto il potere senza i suoi strumenti e senza i suoi supporti ".
Annie Besant, The Life and Teachings of Muhammad, Madras 1932, pag. 4:
"E 'impossibile per chiunque studi la vita e il carattere del grande Profeta dell'Arabia, che sappia come abbia insegnato e come sia vissuto, a provare altro che rispetto per quel potente Profeta, uno dei più grandi messaggeri del Supremo. E anche se in ciò che ti ho posto dirò molte cose che potrebbero essere familiare a molti, ma ogni volta che rileggo provo un nuovo modo di ammirazione, un nuovo senso di rispetto per quel potente maestro arabo".
W. Montgomery, Mohammad at Mecca, Oxford 1953, pag.52:
"La sua disponibilità a sottoporsi a persecuzioni per le sue credenze, il carattere altamente morale degli uomini che hanno in lui creduto e guardato a lui come leader, e la grandezza del suo successo finale - tutto argomenta la sua integrità fondamentale. Supporre Muhammad un impostore pone più problemi di quanti ne risolva. Tuttavia, nessuna delle grandi figure della storia è così scarsamente apprezzata in Occidente come Muhammad".
James A. Michener, ‘Islam: The Misunderstood Religion’ in Reader’s Digest (American Edition), May 1955, pag.68-70:
"Muhammad, l'uomo ispirato che ha fondato l'Islam, è nato circa 570 d.C. in una tribù araba che adorava gli idoli. Orfano alla nascita, è sempre stato particolarmente premuroso del povero e del bisognoso, della vedova e dell'orfano, dello schiavo e dell’oppresso. A vent'anni era già un imprenditore di successo, e presto divenne direttore di carovane di cammelli per una ricca vedova. Quando ha raggiunse l’età di venticinque anni, il suo datore di lavoro, riconoscendo il suo merito, gli propose il matrimonio. Anche se aveva quindici anni in più, la sposò, e fintantoché ella visse, le è rimasto un marito devoto.
"Come quasi tutti i grandi profeti prima di lui, Muhammad ha combattuto la timidezza di operare come trasmettitore della Parola di Dio, accusando la propria inadeguatezza. Ma l'angelo ordinò "Leggi". Per quanto ne sappiamo, Muhammad non era in grado di leggere o scrivere, ma ha cominciato a pronunciare quelle parole ispirate che avrebbero presto rivoluzionato una larga fetta della terra: "C'è un solo Dio"".
"In tutte le cose Muhammad fu profondamente pratico. Quando il suo amato figlio Ibrahim morì, accadde un eclissi, e le voci di condoglianza divina di carattere personale si diffuse in fretta. Al che si dice che Muhammad abbia annunciato: "L'eclissi è un fenomeno della natura. È assurdo attribuire questi eventi alla morte o la nascita di un essere umano".
"Alla morte di Muhammad vi è stato un tentativo di divinizzarlo, ma l'uomo che diventerà poi il suo successore amministrativo, uccise l'isteria con uno dei più nobili discorsi della storia religiosa: "Se c’è qualcuno tra di voi che adora Muhammad, lui è morto . Ma se è Dio l’adorato, Lui vive per sempre".
Michael H. Hart, The 100: A Ranking of the Most Influential Persons in History, New York: Hart Publishing Company, Inc. 1978, pag.33:
"La mia scelta che sia Muhammad a guidare la lista delle persone più influenti del mondo, può sorprendere alcuni lettori ed può essere messa in discussione da altri, ma è stato l'unico uomo nella storia di supremo successo su entrambi i livelli religioso e secolare".
Enciclopedia Britannica:
".... una massa di dettagli nelle prime fonti dimostrano che egli era un uomo onesto e retto, che si era guadagnato il rispetto e la lealtà degli altri che erano anch’essi uomini onesti e retti". (Vol. 12)
George Bernard Shaw ha disse di lui:
"Deve essere chiamato il Salvatore dell'Umanità. Credo che se un uomo come lui assumesse la dittatura del mondo moderno, egli avrebbe avuto successo nel risolvere i suoi problemi in un modo che avrebbe portato molta più desiderata pace e benessere"
(The Genuine Islam, Singapore, Vol. 1, No. 8, 1936)
È stato di gran lunga l'uomo più straordinario che abbia mai messo piede su questa terra. Egli predicò una religione, fondato uno stato, costruito una nazione, stabilito un codice morale, avviato numerose riforme sociali e politiche, istituito una società potente e dinamica che potesse praticare e rappresentare i suoi insegnamenti e rivoluzionato completamente il mondo del pensiero e del comportamento umano per tutti tempi a venire.
Il suo nome è Muhammad. E 'nato in Arabia nell'anno 570dC, ha iniziato la sua missione di predicazione della religione della Verità, l'Islam (sottomissione a Dio), all'età di 40 e se ne andò da questo mondo all'età di 63. Durante questo breve periodo di 23 anni di profezia, ha cambiato completamente la penisola arabica: dal paganesimo e dall'idolatria all’adorazione di un Dio unico, da liti e guerre tribali alla solidarietà e coesione nazionale, dall’ubriachezza e depravazione alla sobrietà e alla pietà, dall’illegalità ed anarchia ad una vita disciplinata, dal fallimento totale ai più alti standard di eccellenza morale. La storia umana non ha mai conosciuto una trasformazione completa di un popolo o di un luogo prima o dopo - ed immaginato tutte queste incredibili meraviglie in poco più di due decenni.
LaMartine, il famoso storico parlando degli elementi chiave delle meraviglie della grandezza umana:
"Se la grandezza dello scopo, la scarsità dei mezzi, e i risultati stupefacenti sono i tre criteri del genio umano, chi potrebbe osare a confrontare qualsiasi grande uomo della storia moderna con Muhammad? Gli uomini più famosi hanno creato solamente armi, leggi e imperi. Hanno fondato, nulla di più oltre a poteri materiali che spesso sono crollati davanti ai loro occhi. Quest'uomo ha mosso non soltanto gli eserciti, le legislazioni, gli imperi, i popoli e le dinastie, ma anche milioni di uomini in un terzo del mondo allora abitato, e di più, ha mosso gli altari, gli dei, le religioni, le idee, le credenze e le anime ... la tolleranza nella vittoria, la sua ambizione, che ha interamente dedicato a una sola idea e in nessun modo per ottenere un impero; le sue interminabili preghiere, le sue conversazioni mistiche con Dio, la sua morte e il suo trionfo dopo la morte, tutto questo attestano non un inganno, ma una ferma convinzione che gli ha dato il potere di ristabilire un credo.Questo credo era di duplice identità, l'unicità di Dio e l'immaterialità di Dio; il primo espone ciò che Dio è, il secondo invece cosa Dio non è; uno è l’abbattimento delle false divinità con la spada, l'altro iniziando l’idea con le parole.
"Filosofo, oratore, apostolo, legislatore, guerriero, conquistatore di idee, restauratore di credi razionali, di un culto senza immagini, il fondatore di venti imperi terrestri e di un impero spirituale, questo è Muhammad. Per quanto riguarda tutti gli standard con cui la grandezza umana può essere misurata, potremmo ben chiedere, c'è un uomo più grande di lui? "
(Lamartine, Histoire de la Turqui, Parigi, 1854, Vol. II, pag. 276-277)
Il mondo ha avuto la sua quota di grandi personalità. Ma si trattava di figure unilaterali che si sono distinti in uno o due campo, come nel pensiero religioso o nella direzione militare. La vita e gli insegnamenti di questi grandi personaggi del mondo sono avvolte nella nebbia del tempo. Si ipotizza tanto circa la data e il luogo della loro nascita, il modo e lo stile della loro vita, la natura e il dettaglio dei loro insegnamenti e il grado e la misura del loro successo o fallimento. Risulta comunque impossibile per l'umanità ricostruire con precisione la vita e insegnamenti di questi uomini.
Non è così invece per questo uomo. Muhammad, che Allah lo elogi e lo preservi, ha realizzato assai in tutti i diversi campi del pensiero e del comportamento umano nel pieno splendore della storia umana. Ogni dettaglio della sua vita privata ed ogni dichiarazione pubblica è stata accuratamente documentata e fedelmente conservata fino ai nostri giorni. L'autenticità dei riporti così conservati sono attestate non solo dai fedeli seguaci, ma anche dai suoi pregiudiziosi critici.
Muhammad era un insegnante di religione, un riformatore sociale, una guida morale, un colosso di amministrazione, un amico fedele, un compagno meraviglioso, un marito devoto, un padre affettuoso, tutto in uno. Nessun altro uomo nella storia ha mai brillato come lui o lo ha eguagliato in qualsiasi di questi diversi aspetti della vita - ma è stato solo per la personalità altruista di Mohammad realizzare una tale incredibile perfezione.
Mahatma Gandhi, parlando del carattere di Muhammad, dice nel (Young India):
"Desideravo conoscere il meglio di colui che oggi regna incontrastato nei cuori di milioni di persone .... Mi sono sempre più convinta che non sia stata la spada a far conquistare all’Islam il posto nello schema della vita in quei tempi. È stata la rigida semplicità, la totale cancellazione di sè del Profeta, il rispetto scrupoloso per i suoi impegni, la sua intensa pietà per questi amici e seguaci, la sua audacia, il suo coraggio, la sua assoluta fiducia in Dio e nella sua missione. È questo, e non la spada, ad avere portato tutto dinanzi a loro e sormontato qualsiasi ostacolo. Quando ho chiuso il secondo volume (della biografia del Profeta), ero dispiaciuta perchè non ci sarebbe stato di più da leggere per me della grande vita".
Thomas Carlyle nel suo (Heroes e Heroworship), è stato semplicemente stupefatto da:
"Come un uomo solitario, abbia potuto saldare tribù in guerra e beduini vaganti nella nazione più potente e civilizzata in meno di due decenni".
Diwan Chand Sharma ha scritto:
"Muhammad era l'anima di bontà, e la sua influenza è stata sentita e mai dimenticata da coloro che lo hanno circondato."
(D.C. Sharma, The Prophet of the East, Calcutta, 1935, pag. 12)
Edward Gibbon e Simon Ockley parlando dell’attestazione di fede dell'Islam scrissero:
"Io credo in un solo Dio e Muhammad Apostolo di Dio", è la professione semplice e invariabile dell'Islam. L'immagine intellettuale della Divinità non è mai stata degradata da alcun idolo visibile; gli onori del Profeta non ha mai trasgredito la misura della virtù umana, e i suoi precetti viventi hanno trattenuto la gratitudine dei suoi discepoli all'interno dei limiti della ragione e della religione ".
(History of the Saracan Empires, Londra, 1870, pag. 54)
Muhammad era un essere umano, né più né meno di. Ma è stato un uomo con una nobile missione, ovvero quella di unire l'umanità intera sul culto di Uno e di un solo Dio e di insegnare loro la via per una vita onesta e retta in base ai comandi di Dio. Si è sempre descritto come "un Servo e Messaggero di Dio", e così effettivamente ognuna delle sue azioni proclamava che lo fosse.
Parlando del tema della parità dinanzi a Dio nell'Islam, la famosa poetessa dell'India, Sarojini Naidu ha detto:
"E 'stata la prima religione che ha predicato e praticato la democrazia; perché, nella moschea, quando la chiamata alla preghiera suona e fedeli sono riuniti insieme, la democrazia dell'Islam si incarna cinque volte al giorno in cui il contadino e il re si inginocchiano fianco a fianco e proclamano: "Solo Dio è grande" ... Sono stata colpita più e più volte da questa unità indivisibile dell'Islam che rende l'uomo istintivamente un fratello".
(S. Naidu, Ideals of Islam, vide Speeches & Writings, Madras, 1918, pag. 169)
Nelle parole del Prof. Hurgronje:
"La lega delle nazioni fondata dal Profeta dell'Islam ha posto il principio di unità internazionale e di fratellanza umana su fondamenti universali tali da quanto a mostrare candela ad altre nazioni." E continua: "Il fatto è che nessuna nazione del mondo può mostrare un parallelo a ciò che ha fatto l'Islam nella realizzazione del concetto di Lega delle Nazioni".
Il mondo non ha esitato a sollevare alla divinità individui le cui vite e missioni si sono perse nella leggenda. Storicamente parlando, nessuna di queste leggende hanno raggiunto anche una sola frazione di ciò che Muhammad ha compiuto. E tutto il suo sforzo è stato per il solo scopo di unire l'umanità per il culto del Dio Unico su codici di eccellenza morale. Muhammad, o suoi seguaci di qualsiasi epoca, non ha mai sostenuto di essere un figlio di Dio o il Dio incarnato o un uomo con qualità divine, ma è sempre stato ed è ancora oggi considerato niente di più che un Messaggero scelto da Dio.
Michael H. Hart nel suo libro pubblicato di recente sulla classificazione degli uomini che hanno contribuito al beneficio e elevazione del genere umano, ha scritto:
"La mia scelta che sia Muhammad a guidare la lista delle persone più influenti del mondo, può sorprendere alcuni lettori ed può essere messa in discussione da altri, ma è stato l'unico uomo nella storia di supremo successo su entrambi i livelli religioso e secolare".
(M.H. Hart, The 100: A Ranking of the Most Influential Persons in History, New York, 1978, pag. 33).
KS Ramakrishna Rao, professore di Filosofia indiana nel suo libretto, "Muhammad, il Profeta dell'Islam" lo definisce il:
"Modello perfetto per la vita umana."
Prof. Ramakrishna Rao spiega in seguito dicendo:
"La personalità di Muhammad è molto difficile da raggiungere in tutta la sua verità. Posso prenderne solo uno scorcio. Che successione drammatica di scene pittoresche! C'è Muhammad, il profeta. C'è Muhammad, il Guerriero. Muhammad, l'uomo d'affari; Muhammad, l’Uomo di Stato; Muhammad, l'Oratore; Muhammad, il Riformatore; Muhammad, il Rifugio degli Orfani; Muhammad, il Protettore degli Schiavi; Muhammad, l'Emancipatore delle Donne; Muhammad, il Giudice, Muhammad, il Santo. Tutto in tutti questi magnifici ruoli, in tutti questi campi delle attività umane, è allo stesso modo un eroe".
Oggi, dopo un periodo di quattordici secoli, la vita e gli insegnamenti di Muhammad sono sopravvissuti senza la minima perdita, alterazione o interpolazione. Offrono la stessa speranza d'immortalità per il trattamento di molte malattie dell'umanità, cosa che hanno fatto quando era in vita. Questa non è solo un’affermazione dei seguaci di Muhammad, ma è altrettanto la conclusione inevitabile imposta da una critica e imparziale storia.
Il minimo che si possa fare come pensiero e preoccupazione da creatura umana è quello di fermarsi un attimo e chiedersi: queste affermazioni così straordinarie e rivoluzionarie potrebbero essere vere? E se in realtà fossero vere e non sapevi o mai sentito dire nulla su quest' uomo, Muhammad, non è il momento di reagire a questa grande sfida e sforzarsi un po' per conoscerlo?
Non ti costerà nulla, ma potrebbe rivelarsi l'inizio di un'era completamente nuova nella tua vita.