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ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


Dr. A.A.B. Philips Nov. 2010





DIO ESISTE?


Per poter rispondere alla domanda principale di questo


breve trattato (“Esiste una vera religione?”) è necessario


considerare l’origine di tale supposta religione, se essa


esiste. Quindi, stabilito che siamo alla ricerca di una


religione divina e non di un’ideologia umana, il primo


quesito cui rispondere è: “Dio esiste?”. La varietà e


complessità degli intricati sistemi che costituiscono la


struttura tanto degli esseri umani quanto del mondo in cui


vivono rivelano che deve necessariamente esistere un


Essere Supremo, Che ha creato tali sistemi. Un disegno


indica un disegnatore. Quando gli esseri umani notano


delle orme sulla spiaggia, immediatamente concludono


che piedi umani hanno recentemente calcato la sabbia,


sebbene non abbiano visto alcun essere umano intorno.


Nessuno normalmente immaginerebbe che siano state


le onde del mare infrangendosi sulla sabbia ad aver


casualmente prodotto depressioni esattamente uguali alle


orme umane. Perciò è illogico e irragionevole pretendere


che Dio non esista.


Attraverso le epoche tuttavia, c’è stata una


minoranza fra gli esseri umani che ha negato l’esistenza di


Dio. Secondo la loro opinione, la materia sarebbe eterna,


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e l’umanità non sarebbe che il risultato di combinazioni


accidentali dei suoi elementi. Perciò la domanda “Esiste


una vera religione?” è del tutto irrilevante per costoro,


semplicemente in quanto non credono sia una creazione


di Dio. Sempre secondo costoro, l’esistenza non ha


scopo alcuno, giacché ogni cosa sarebbe il prodotto di un


enorme accidente cosmico. Nondimeno, la maggior parte


dell’umanità nel corso dei secoli ha creduto e continua


a credere nell’esistenza di un Essere Supremo, Che ha


creato questo mondo con uno scopo. Per le persone dotate


d’intelligenza era e sempre sarà importante conoscere il


Creatore, lo scopo per cui ha creato gli esseri umani e la


religione nella quale ciò è correttamente spiegato.


Nonostante la piuttosto recente diffusione


dell’ideologia atea nei paesi capitalisti e comunisti, le


statistiche continuano a rivelare che la maggioranza delle


persone crede in Dio. Il Reader’s Digest ha recentemente


riferito di un’indagine condotta in non meno di quattordici


nazioni europee, a proposito della fede in Dio. I risultati


mostrano che sette Europei su dieci credono nell’esistenza


di Dio. E’ stato appurato come il 97% del popolo della


Polonia, già paese comunista, afferma l’esistenza di Dio.


Sorprendentemente, il rapporto ha riferito che in Russia,


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ex-culla del comunismo, l’87% della popolazione crede nell’esistenza di Dio. Inoltre, contrariamente alla credenza popolare, i risultati delle indagini statistiche mostrano come la maggioranza degli scienziati specializzati in astronomia, geologia ed altre scienze naturali, riconosca l’esistenza del Creatore.


IS THERE A TRUE RELIGION?


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DIO HA PARLATO AGLI ESSERI UMANI?


TUTTE LE RELIGIONI SONO VERE?


Sebbene la fede in Dio sia prevalente nel


mondo, la fede nelle religioni costituite è generalmente


debole, particolarmente in Occidente. Alcuni ritengono


che, essendoci così tante religioni oggi, sia difficile sapere


quale religione seguire. Altri sottolineano come ciascuna


religione proclami di essere l’unica vera religione,


concludendo pertanto che tutte le religioni devono


essere false, poiché non possono essere tutte vere. La


conseguenza di tale posizione, nelle società occidentali


secolarizzate, è stata di etichettare tutte le religioni


come credenze personali e di dichiarare l’eguale valore


di tutte le religioni. Conseguentemente, tale posizione


ha determinato il rifiuto ufficiale per qualunque credo


che affermi la propria superiorità sugli altri. I dialoghi


inter-religiosi, divenuti così popolari, spesso partono


dal presupposto che non importa quale religione una


persona segua, purché l’adepto vi creda in modo sincero.


L’insistere nel credere che una determinata religione sia


l’unica vera è stata dichiarata cosa superata, incivile,


politicamente scorretta ed estrema.


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Nonostante che siano in molti a prendere


parte ai dialoghi inter-religiosi e quindi ad abbracciare


l’idea che non vi sia un’unica vera religione, la gente


continua a ritenere che la propria religione sia la migliore.


Ciò è provato dal semplice fatto che essi hanno scelto


di seguire una religione particolare. O una religione


è necessariamente vera e tutte le altre non lo sono,


oppure sono tutte vere. Se sono tutte vere, le religioni


dovrebbero condividere un credo simile. Ma è impossibile


che siano tutte vere, poiché ciascuna religione possiede


uno specifico insieme di credenze. Quindi la realtà è


che solo una può essere la vera religione rivelata da Dio


l’Onnipotente.


C’E’ DAVVERO BISOGNO DELLA RELIGIONE?


Alcuni affermano che la terra ed i suoi abitanti


siano talmente insignificanti in relazione alla vastità


dell’universo, che Dio certo non se ne preoccuperebbe.


Secondo loro Dio avrebbe creato il mondo lasciandolo


poi andare per conto suo. Essi ritengono che Dio abbia


creato gli esseri umani, ma senza offrire loro una guida su


come vivere la loro vita. Questa affermazione è del tutto


irragionevole in quanto la saggezza di Dio è assoluta.


Sarebbe contrario alla Sua Natura creare gli esseri umani


e lasciarli poi sprovvisti di guida per perseguire il successo


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in questa vita and in quella futura. Se Dio, creando gli esseri


umani, non avesse stabilito regole per il bene dell’umanità


(ovvero la religione), allora gli uomini dovrebbero essere


in preda al caos ed alla confusione e l’unica vera regola


sarebbe “la legge della giungla”. L’attuale situazione nel


mondo è tale perché la gente non è più consapevole o non


rispetta più le regole stabilite dal Creatore.


Se venisse costruita un’industria senza poi


informare gli operai dei loro doveri e responsabilità,


con tutta probabilità essi non si presenterebbero al


lavoro in tempo, né saprebbero cosa è loro richiesto di


fare se e quando si presentassero. Analogo discorso si


potrebbe fare per un ospedale, una scuola o qualunque


altra istituzione. Allo stesso modo in cui un’istituzione


chiaramente annuncia le proprie regole e richieste, Dio


l’Onnipotente Creatore dell’universo e di quel che vi è


contenuto ha creato l’uomo ed ha stabilito per lui uno


stile di vita che ogni essere umano dovrebbe seguire per


ottenere il successo in questo mondo e - cosa assai più


importante - in quello futuro. Affermare che Dio non abbia


rivelato una religione, equivale sostanzialmente a negare


l’esistenza di Dio. La corretta fede in Dio non richiede


solo di credere nella Sua esistenza, ma anche nella vera


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religione che Lui ha rivelato all’umanità.


Dunque, quando Dio ha creato i primi esseri


umani, Adamo ed Eva, ha dato loro le istruzioni riguardanti


la vita in questo mondo. Tale religione, provvista da Dio


per tutti gli esseri umani, è l’unica vera religione. Dio non


ha rivelato una moltitudine di religioni, perché ciò avrebbe


provocato confusione. Quindi la domanda da porsi è:


“Quale, fra le tante religioni nel mondo, rappresenta la


giusta via – quella stabilita da Dio per la Sua creazione?”.


Per poter trovare una risposta, dobbiamo aprire la nostra


mente e non seguire una determinata religione solo


perché i nostri genitori hanno così scelto. Gli esseri


umani sono stati dotati di intelligenza per investigare ed


essere quindi in grado di scegliere la religione che si può


provare logicamente essere la vera religione di Dio.


Per dare inizio ad un’attività economica, gli esseri


umani di solito spendono del tempo per determinare


quali saranno le modalità che possano garantire loro


maggior successo. E non si limitano semplicemente a


questa informazione; invece cercano di determinare


quali strumenti innovativi possono adottare per rendere


la loro attività commerciale florida. Perché tante persone


considerano le attività commerciali con grande serietà,


ma quando si tratta di religione diventano così negligenti?


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Inoltre molte persone tendono ad aderire con fervore ad


una religione solamente quando raggiungono un’età


avanzata.


Altri criticano la religione accusandola di essere


all’origine di molte guerre, sofferenze umane e atti di


terrorismo. Però, se si comparano la prima e seconda


guerra mondiale, la guerra di Corea e quella del Vietnam,


e le recenti guerre in Iraq e Afghanistan con le guerre che


sono state combattute per motivi religiosi, appare evidente


che il numero di vittime nei conflitti a base religiosa è di


gran lunga inferiore alle vittime degli altri conflitti armati.


Quindi, questa non può essere considerata una valida


ragione per evitare di cercare e scegliere una religione.


A chi crede davvero in Dio è del tutto evidente


che Lui deve avere stabilito uno stile di vita per le Sue


creature. E non avrebbe senso che tale stile di vita sia


diverso da un popolo all’altro, giacché le persone sono


essenzialmente uguali. Il codice di leggi di Hammurabi


del 1750 A.C. tratta le stesse questioni che si affrontano


oggi nelle società moderne. Anche i più antichi geroglifici


degli Egizi, migliaia di anni prima di Hammurabi, trattano


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di questioni simili. La famosa stele di Rosetta contiene


questioni commerciali in tutto simili ai moderni affari


commerciali tra le nazioni di oggi.


Nel corso di centinaia di migliaia, se non milioni


di anni, gli esseri umani non sono cambiati. Quindi perché


mai Dio dovrebbe prescrivere uno stile di vita per un


gruppo di persone ed uno diverso per un altro gruppo? E’


invece logico che Dio prescriva un unico modo appropriato


per gli esseri umani dal momento in cui il primo essere


umano fu creato fino alla fine del mondo. Se davvero


Dio ha stabilito tale stile di vita per le Sue creature, allora


dovrebbe avere caratteristiche tali che lo rendano adatto


agli esseri umani di ogni tempo e luogo del mondo.


SCEGLIERE LA RELIGIONE


Dio ha dato agli esseri umani l’abilità di discernere


quale sia la corretta religione. Nessuna religione dovrebbe


essere considerata vera semplicemente perché è quella


che abbiamo ereditato, cioè quella che i nostri padri e


nonni seguivano. Dio ha attribuito agli esseri umani


l’intelletto per metterli in grado di compiere giuste scelte in


tutti gli aspetti della loro vita. Solitamente però le persone


tendono ad usare la loro intelligenza negli affari di questo


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mondo, e smettono di utilizzarla nelle questioni spirituali.


Spesso accettano volentieri pratiche religiose ridicole,


semplicemente per il fatto che si tratta di usanze ereditate.


Certamente è per volontà di Dio che le persone nascono


in differenti ambiti religiosi. Dio non premierà né punirà le


persone per le pratiche religiose cui sono state indotte a


seguire sin dall’infanzia. Tuttavia è dovere di ogni essere


umano di riflettere sulla propria situazione e di scegliere


quel che è davvero giusto. A tal fine uno deve possedere


determinati criteri per stabilire in modo oggettivo qual


è la vera religione. Si può cominciare verificando le


affermazioni di ciascuna religione relativamente alla


pretesa di essere la vera religione di Dio.


Nelle pagine che seguono saranno presentate


ed analizzate alcune delle prove principali riguardanti la


rivendicazione dell’Islam come vera religione di Dio.


CARATTERISTICHE DELLA VERA RELIGIONE


1- Caratteristiche esterne: il nome della


religione


Per identificare la vera religione destinata a tutta


l’umanità, in ogni parte del mondo ed in ogni tempo, è


necessario che il nome non sia legato ad alcuna persona,


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gruppo o luogo particolari. E’ così che il Cristianesimo, così


denominato dal termine Cristo, il Buddismo da Buddha, il


Giudaismo dalla tribù di Giuda e l’Induismo (dalla valle


dell’Indo) sono tutte religioni legate ad una persona, un


gruppo od un luogo particolare e quindi non possono


avere il carattere dell’universalità. Il Cristianesimo non


può essere la religione prescritta da Dio dal tempo di


Adamo, in quanto è fondata sull’esistenza di Cristo,


alla fine di una successione di profeti ebrei. Parimenti


il Buddismo, una derivazione dall’Induismo, venne ad


esistere solo attraverso la persona del Buddha, che visse


in India qualche tempo prima di Cristo.


Islam d’altro canto significa “sottomissione”. Qui


si tratta di un principio relativo all’essenza della devozione:


completa sottomissione alla volontà divina. Ben si adatta


come sostrato della religione di Dio, dal tempo di Adamo e


fino alla fine del mondo. La sottomissione a Dio è l’essenza


del messaggio recato da tutti i Suoi profeti, ed è stato il


nome della loro religione. Non conta nulla se una persona


utilizza l’Ebraico o qualsiasi altra lingua per esprimere il


concetto di sottomissione. Il termine “Islam” è una parola


araba adoperata dall’ultimo Profeta, Muhammad (Iddio lo


benedica e gli dia la pace) in quanto egli ha portato il


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messaggio finale di Dio [inizialmente] alle genti dell’Arabia.


Pertanto la caratteristica dell’Islam, in primis e soprattutto,


è che il suo nome è senz’altro adatto alla vera religione di


Dio. Non è una denominazione personale, il che spiega


perché i musulmani non accettano di essere chiamati


“maomettani”. La denominazione non è tribale, non è


relativa ad un gruppo e nemmeno ad un luogo specifico.


Inoltre, il principale insegnamento dell’Islam è riflesso


nel suo stesso nome. Il principio fondamentale è infatti


l’essenza del culto, proclamato senza eccezione da tutti


i profeti di Dio – la completa sottomissione e devozione


all’Unico e solo Vero Dio. Per questo solo l’Islam può


logicamente affermare di essere la religione di Adamo ed


Eva e di tutti i profeti di Dio.


2 - Prove scritturali per la sua


denominazione


Ovviamente il nome della vera religione di Dio


dovrebbe essere contenuto nella scrittura della religione


stessa. Se si guarda alle Scritture cristiane, ad esempio,


non si trova che Gesù abbia mai detto ai suoi seguaci: “Voi


siete cristiani”. L’unico riferimento in tal senso lo si trova


negli scritti di Paolo ai “seguaci di Cristo” in Antiochia. Fu


solo dopo la scomparsa di Gesù che i cristiani adottarono


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tale nome. Analogamente non si trova nelle scritture


giudaiche, né nella Torah né nei Salmi, alcun passo ove


Dio abbia mai detto: “La vostra religione è il Giudaismo”.


Nemmeno esiste alcuna prova che il Buddha abbia mai


detto ai suoi seguaci che la loro religione è il Buddismo.


Se si suppone che le Scritture provengono da Dio, allora


sarebbe logico ritenere che il nome della religione debba


essere contenuto nella Scrittura stessa. Se così non è,


se ne può dedurre che si tratta di un’invenzione umana.


Per converso, Dio annuncia chiaramente il nome


“Islam” nel Corano:


“Oggi ho reso perfetta la vostra religione, ho


completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto


darvi per religione l’Islam.” (Corano, 5:3)


In un altro versetto Dio reitera questo punto


proclamando la validità dell’Islam ad esclusione di ogni


altro culto:


“Chi vuole una religione diversa dall’Islam, il


suo culto non sarà accettato e nell’altra vita


sarà tra i perdenti” (Corano, 3:85)


Questo versetto stabilisce in modo chiaro il fatto


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che l’Islam è la vera religione. Essendo la parola Islam un


termine arabo, un’altra parola con lo stesso significato di


“sottomissione alla volontà di Dio” avrebbe dovuto essere


presente nelle Scritture più antiche. Nelle lingue parlate


alle diverse epoche di ciascuno dei profeti da Adamo in


poi, termini equivalenti a quello di sottomissione avrebbero


dovuto essere utilizzati per indicare la religione. Il concetto


di sottomissione si trova effettivamente negli scritti del


Nuovo e dell’Antico Testamento: i profeti, Gesù incluso,


hanno detto di fare la “volontà di Dio”. Per esempio in


Matteo 7:21 è riportato che Gesù abbia detto:


“Nessuno di quelli che mi chiamano ‘Signore’


entrerà nel regno di Dio, ma solo colui che fa’


la volontà del Padre mio nel cielo”


Tuttavia, il termine indicante “sottomissione” o


“Islam” in Ebraico ed altre lingue della Rivelazione venne


in seguito rimpiazzato da nomi di tribù come “Giudaismo”


o nomi personali come “Cristianesimo”


3 - Caratteristiche interne: il messaggio


centrale


Siccome esiste Un Unico Vero Dio, è ovvio che


tutta la creazione deve esclusivamente a Lui la propria


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esistenza e che i bisogni di tutte le creature sono assolti,


in ultima istanza, solo da Lui. Quindi cercare aiuto da


altri che Lui è inutile, poiché Dio domina e controlla ogni


cosa esistente. La vera religione di Dio deve confermare


ed avere come suo messaggio centrale che solo Dio


può essere adorato. La religione che afferma di essere


l’unica vera religione deve insegnare agli esseri umani


ad adorare esclusivamente Dio e non adorare nulla della


Sua creazione, in quanto qualunque cosa all’infuori di


Dio è senza dubbio parte della Sua creazione. Non vi è


essere umano, animale, pianta o cosa che meriti di essere


adorata, giacché nulla e nessuno fra loro sono in grado


di aiutare gli altri per propria capacità. In definitiva, nulla


può beneficiare la creazione senza il permesso di Dio, il


Creatore. Pertanto l’essenza della relazione tra gli esseri


umani e Dio dovrebbe basarsi sulla Sua adorazione


esclusiva. E’ solo l’Islam che ordina alla gente di adorare


esclusivamente Dio, tanto in teoria quanto in pratica. Solo


l’Islam preserva l’Unicità di Dio, sia nella Scrittura che


negli atti di culto.


Al contrario, il Cristianesimo invita all’esclusiva


adorazione di Dio solo in teoria. Ad esempio, nel Vangelo


secondo Luca 3:8, è riportato che il diavolo abbia chiesto


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a Gesù di adorarlo, promettendogli potere e gloria in


tutti i regni di questo mondo: “E Gesù gli rispose: ‘E’


scritto, adorerai il Signore tuo Dio, e servirai Lui Solo’”.


Dunque l’essenza del messaggio di Gesù è che Dio Solo


merita di essere adorato e che il culto di chiunque altro


o qualunque altra cosa all’infuori di Lui è falso. Tuttavia,


questo semplice, chiaro messaggio è andato perso con


la trasformazione degli insegnamenti unitari di Gesù


in una filosofia trinitaria, avvenuta in Grecia e a Roma.


Gesù venne così elevato allo stato di “Dio, il Figlio” che


condivide la divinità con “Dio, il Padre” e “Dio, lo Spirito


santo”. Di più, Gesù venne dichiarato “Dio incarnato”.


Idoli vennero costruiti per simbolizzare la sua pretesa


crocifissione ed egli divenne il più popolare oggetto di


culto tra le masse cristiane attraverso le epoche.


Analogamente nell’Induismo, secondo le


Upanishads, i Puranas, i Veda e la Bhagavad Gita, c’è un


Unico assoluto Dio, Brahman, che è “senza un secondo”.


Tuttavia, Brahman si manifesta come “Brahma” (generatore),


“Vishnu” (organizzatore) e “Shiva” (distruttore), e da Vishnu


derivano gli “Avatar” (le incarnazioni di Brahman in ogni


epoca), tutti adorati dagli Indù come Dio in ogni cosa,


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attraverso numerosissimi idoli.


4 - Dimensione del culto


Nell’Islam il concetto di culto implica la


realizzazione di tutto ciò che Dio ha comandato, non


semplicemente la Sua adorazione ed invocazione per


umane necessità. La prima priorità riguarda i doveri


obbligatori, la seconda riguarda gli atti volontari eseguiti


per ottenere la soddisfazione di Dio; ed infine si tratta di


astenersi dalle cose che Dio ha proibito. Così, ad esempio,


spendere in carità, digiunare, compiere il pellegrinaggio,


soccorrere i bisognosi e visitare gli ammalati, tutti


questi sono considerati atti di culto. Come fatto notare


precedentemente, il messaggio centrale dell’Islam


consiste nell’adorare Dio in modo esclusivo. Pertanto tutti


questi atti di culto sono dedicati a Dio, alla ricerca della


Sua accettazione.


5 - Purezza degli insegnamenti


L’Islam ha mantenuto il suo messaggio originale


fin dalle origini. L’Islam insegna che la religione di tutti


i 124.000 profeti, a partire da Adamo e finendo con


Muhammad (che la pace di Dio sia su tutti loro), è stata


sempre l’unica e la stessa: l’Islam, cioè l’adorazione


esclusiva di Dio, rifiutando di associare a Lui qualsiasi


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altra cosa e sottomettendosi incondizionatamente a Lui.


Dio dice nel Corano:


“Ad ogni comunità inviammo un profeta [che


dicesse]: “Adorate Dio e fuggite gli idoli!”


(Corano, 16:36).


L’Islam inoltre insegna che gli esseri umani che


invitano i loro simili ad adorarli, che pretendono di essere


loro stessi Dio o che Dio è dentro di loro non fanno che


ingannare i loro seguaci, traviarli e deviarli dalla vera


religione di Dio. L’essenza del culto nell’Islam si può


trovare nel versetto 5 del primo capitolo del Corano, noto


come al-Fatihah, che significa “l’aprente”:


“E’ Te [soltanto] Che noi adoriamo e a Te


[soltanto] noi chiediamo aiuto”


Totale sottomissione ed obbedienza a Dio


è quel che venne comandato ai primi esseri umani,


Adamo ed Eva. Essi vennero posti in un giardino e


venne insegnato loro di mangiare da qualunque albero


avessero desiderato, ad eccezione di un albero isolato.


In ogni epoca dell’esistenza umana gli uomini sono stati


guidati dai profeti nel compiere determinati atti di bene ed


astenersi da alcune altre cose dannose. Invariabilmente,


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per ciascuna delle cose proibite esistono molte altre cose


lecite di simile natura. Ad esempio è vietato il consumo


del maiale ed è proibito dare o ricevere interesse, ma


esistono innumerevoli altri animali sulla terra, in mare e


nel cielo il cui consumo è lecito, e molte altre transazioni


commerciali che è lecito portare a termine.


Tuttavia molte persone tendono a sviluppare


un’ossessione riguardo alle cose proibite come bere


l’alcol e commettere adulterio, affermando erroneamente


che l’abbandono di tali pratiche renderebbe la vita assai


difficile. In realtà, tali proibizioni non sono state decretate


che per proteggere gli esseri umani. Pur essendoci del


bene in tutto quel che Allah ha creato, l’aspetto dannoso


in alcune parti della creazione eccede quello positivo, e


proprio per tale motivo esse sono state proibite da Dio.


6 - Coerenza degli insegnamenti


La vera religione di Dio dovrebbe essere coerente


nei suoi insegnamenti. I suoi principi fondamentali non


dovrebbero cambiare col tempo. Ad esempio, i primi


seguaci di Cristo erano del tutto indistinguibili dagli


altri ebrei del loro tempo nel modo in cui si sposavano,


pregavano, si vestivano, mangiavano e parlavano.


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Praticavano la poligamia, pregavano prosternandosi


a terra, le donne coprivano i loro capi con un velo, non


mangiavano il maiale, si salutavano gli uni gli altri dicendo


“Con te sia la pace” e l’omossessualità era considerata


un peccato capitale, punibile con la morte. Oggi i cristiani


rifiutano la poligamia, pregano inginocchiandosi, le loro


donne non si coprono il capo (ad eccezione delle suore


e nel corso di matrimoni o funerali), mangiano il maiale


e si salutano a vicenda dicendo: “Salve!”. E’ dagli anni


’70 che la maggioranza dei Cristiani protestanti ha


accettato l’omosessualità, al punto che i preti omosessuali


rappresentano ormai un fatto comune. In modo analogo


gli Indù del passato si cibavano di carne, le loro donne


venivano bruciate sulle pire funebri dei loro mariti defunti


(sati o suttee), e usavano frequentare le prostitute del


tempio (devadasis). Oggi la maggioranza degli Indù


devoti è costituita da vegetariani, il sacrificio delle vedove


è stato dichiarato illecito dai riformatori indù, sostenuti


dalle autorità britanniche nel diciannovesimo secolo e nel


secolo successivo la pratica delle devadasis venne abolita.


Al contrario, gli insegnamenti e le pratiche


dell’Islam sono rimasti inalterati dall’ultima Rivelazione


sino ad oggi. La poligamia è tuttora legittima, i musulmani


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continuano a prostrarsi a terra in preghiera, le loro donne


si coprono, il maiale è proibito, si salutano gli uni con


gli altri dicendo: “la pace sia su di te” e l’omosessualità


resta un peccato maggiore. Più importante di tutto, essi


continuano ad adorare esclusivamente Dio Unico, mentre


i cristiani che all’epoca di Cristo facevano esattamente lo


stesso vennero dichiarati eretici. Fu nel quarto secolo che


una presunta divinità trina prese il posto del Dio Unico,


adorato da Gesù e da tutti i profeti prima di lui. In maniera


analoga, benché le più antiche Scritture dell’Induismo


proibissero l’idolatria, oggi gli Indù venerano milioni di


divinità sotto forma di idoli.


7 - Chiara definizione dello scopo della vita


Lo scopo della creazione degli esseri umani


dovrebbe essere chiaramente definito nell’ambito della


vera religione di Dio. Tale scopo dovrebbe essere


dichiarato in termini non ambigui nelle Scritture stesse


della religione. Ma se gli indù venissero interrogati a


proposito dello scopo dell’esistenza umana, così come


insegnato nella loro religione, la maggior parte fra loro


ammetterebbe la propria ignoranza o utilizzerebbe una


varietà di spiegazioni filosofiche, elaborate dai guru


moderni senza chiari riferimenti scritturali. Lo stesso può


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essere detto per i cristiani, i quali non possono trovare


un’enunciazione univoca nelle Scritture dell’Antico o


Nuovo Testamento, atta ad identificare lo scopo della vita.


D’altro canto, nelle inalterate Scritture dell’Islam, lo scopo


della creazione è enunciato da Dio in termini privi di ogni


ambiguità:


“Non ho creato i jinn e gli esseri umani se non


perché Mi adorino” (Corano, 51:56)


Lo scopo della vita è di adorare Dio: questo


dovrebbe logicamente rappresentare il principio cardine


di ogni religione, e a maggior ragione della vera religione.


Ma in pratica, questo è vero soltanto per l’Islam.


8 - Accesso alla salvezza


Un’altra caratteristica essenziale della vera


religione è che essa dovrebbe contenere nei suoi


insegnamenti equanimità rispetto all’accesso alla salvezza.


La liberazione dal peccato non può richiedere intermediari,


poiché in ultima istanza solo Dio ha il potere di perdonare


i peccati umani. Dio sapeva, prima della creazione di


Adamo ed Eva, che essi lo avrebbero disobbedito ed


avrebbero peccato mangiando dall’albero proibito; perciò


ha insegnato loro come pentirsi del peccato commesso.


Così, quando commisero il peccato, si pentirono e Dio li


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perdonò. Sarebbe stato ingiusto non insegnare loro come


pentirsi del peccato commesso; e far ereditare il loro


peccato a tutte le generazioni seguenti, sino al tempo di


Gesù, sarebbe stato ancora più ingiusto. E’ quindi logico


ritenere che Dio, essendo assolutamente Giusto, abbia


insegnato loro come pentirsi. Ed infatti questo evento


storico è descritto nel Corano. Inoltre, ogni essere umano


deve essere ritenuto responsabile solo per i propri peccati


e non per quelli commessi dai suoi genitori o figli. Nessuno


può farsi carico dei peccati di qualcun altro. Tali sono gli


insegnamenti che troviamo nel Corano:


“Nessuno può farsi carico [dei peccati] di un


altro” (Corano 53:38)


Invece, ogni individuo dovrebbe rivolgere il


suo pentimento direttamente a Dio e Lui, in cambio, ha


promesso di perdonare tutti i peccati. Dio dice nel Corano:


“Di’: “O Miei servi, che avete ecceduto contro


voi stessi, non disperate della misericordia di


Allah. Allah perdona tutti i peccati [di quanti


si pentono]. In verità Egli è il Perdonatore, il


Misericordioso’” (Corano 39:53)


Dal momento che il fine della creazione è quello


di adorare Dio, e questo costituisce il pilastro centrale


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della vera religione, il peccato maggiore che un essere


umano può commettere non è l’assassinio né il furto


(sebbene entrambi siano offese capitali contro l’umanità).


Il peggiore peccato possibile che una persona può


commettere è un’offesa contro il Creatore dell’universo:


attribuire a Lui degli eguali. Se una persona passa la


sua esistenza associando a Dio qualunque cosa, sia


direttamente che indirettamente, e muore in quello stato,


allora tutte le sue buone azioni saranno invalidate da tale


blasfemia. Dio stabilisce questo nel Corano:


“In verità Dio non perdona che alcunché venga


associato a Lui” (Corano, 4:48 e 4:116)


Quando una persona pronuncia la testimonianza


di fede e quindi entra nell’Islam, avrà tutti i suoi peccati


perdonati da Dio, incluso anche il peccato di aver


[precedentemente] reso atti di culto ad altri che Dio Stesso.


Se questa testimonianza viene fatta in modo sincero, con


piena cognizione dei suoi significati e implicazioni, e con


la risoluzione di vivere in accordo con essa, allora quella


persona ha accettato la chiave per il Paradiso.


9 - L’Accesso alla salvezza tramite la


religione universale


Per essere considerata la vera religione, è


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necessario che gli insegnamenti di una religione indichino


che l’accesso alla salvezza sia una possibilità per tutti


gli esseri umani in ogni luogo e tempo, a prescindere


se alcuni hanno potuto o meno conoscere la sua forma


particolare. Gli esseri umani non hanno alcun controllo


sulle circostanze della propria nascita e pertanto non


possono essere ritenuti responsabili per non aver potuto


conoscere la vera religione.


Quelli che non hanno mai ascoltato il messaggio


di Dio portato da Mosè o Gesù, da Buddha o Confucio ad


esempio, non hanno avuto accesso ai loro insegnamenti.


Di conseguenza la salvezza è ristretta ai loro immediati


seguaci. Al contrario, l’Islam insegna che, dall’inizio


dell’umanità fino alla fine dei tempi, quelli che si


sottomettono sinceramente e pienamente a Dio, senza


nulla associarGli, saranno ricompensati nella vita futura.


Dio dice nel Corano:


“In verità, coloro che credono [i musulmani], e


quanti sono stati giudei, nazareni o sabei che


hanno creduto in Allah e nell’Ultimo Giorno ed


hanno compiuto il bene riceveranno il compenso


presso il loro Signore. Non avranno nulla da


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


32


temere e non saranno afflitti”. (Corano, 2:62)


L’Islam insegna che quanti hanno sinceramente


seguito Mosè, Gesù o qualunque altro fra i profeti mandati


da Dio ai diversi popoli nel corso della storia umana,


costoro sono tutti considerati musulmani, in quanto si


sono sottomessi completamente all’Unico e Solo Vero


Dio e l’hanno adorato in modo esclusivo.


Tutti i profeti che hanno portato il vero messaggio


proveniente da Dio sono stati inviati per essere creduti


e seguiti. Chiunque abbia rifiutato il loro messaggio,


sia quello di Mosè, di Gesù o qualunque altro fra i veri


profeti che furono mandati prima di loro – in Africa,


India, Sud America, Filippine o in qualunque altro luogo


– non potranno ottenere la salvezza nella vita futura. Il


Profeta Muhammad (Dio lo benedica e gli dia la pace)


ha detto che ci sono stati 124.000 profeti inviati in tutto


il mondo in varie epoche. Ognuno fra loro ha recato lo


stesso messaggio: “Non c’è divinità degna di adorazione


all’infuori dell’Unico Vero Dio”.


In base agli insegnamenti dell’Islam, tutti gli


esseri umani hanno ricevuto questo messaggio prima


della loro esistenza fisica in questo mondo. Quando


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


33


Dio creò l’essere umano, chiamò a raccolta tutte le


anime dei discendenti di Adamo, informandole del loro


dovere di adorarLo, e tutte le anime pronunciarono la


testimonianza di quell’obbligo. Questa testimonianza è


impressa nell’anima di ogni essere umano e costituisce


la base della naturale inclinazione da tutti condivisa verso


il riconoscimento e l’adorazione di Dio. Di fronte ad una


disgrazia, anche l’ateo, che professa apertamente la sua


miscredenza in Dio, spesso si ritrova ad invocare l’aiuto


Dio. Così Dio conferma nel Corano:


“E rammenta quando il tuo Signore trasse dai


lombi dei figli di Adamo tutti i suoi discendenti


e li fece testimoniare contro loro stessi, [disse]:


“Non sono il vostro Signore?”. Risposero: “Sì,


lo attestiamo”. [Lo facemmo] perché nel Giorno


della Resurrezione non diciate: “Veramente


eravamo incoscienti”; (Corano, 7:172)


Questo ebbe luogo nel mondo spirituale,


precedentemente all’esistenza umana nel mondo fisico.


Quando una persona raggiunge l’età adulta, egli o ella


diventa responsabile nel riconoscere il messaggio della


vera religione, allorché vi si imbatte; ed è responsabile


di rispondere al messaggio attraverso la completa


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


34


sottomissione a Dio. Tuttavia, ci possono essere delle


persone che non hanno conosciuto né mai conosceranno


il vero messaggio dell’Islam nel corso della loro vita. Ciò


può accadere perché vivono in zone remote al di fuori del


raggio di diffusione del messaggio; talvolta non riescono a


comprendere il messaggio a causa di un particolare stato


mentale o perché l’informazione che ricevono è talmente


distorta che la verità diventa irriconoscibile.


In base agli insegnamenti del Profeta Muhammad


(Dio lo benedica e gli dia la pace), queste persone saranno


sottoposte a prova nel Giorno della Resurrezione e del


Giudizio. Saranno resuscitate ad un’età matura e nel


pieno possesso delle loro facoltà. Quindi Dio stabilirà un


patto con loro, affinché Gli prestino obbedienza, e da un


muro di fiamme dinanzi a loro emergerà un messaggero


per spiegare loro il messaggio di Dio, la Sua Unicità e che


Lui Solo merita di essere adorato. Il Messaggero ordinerà


quindi a tutti loro di entrare nel fuoco da dove egli è


giunto. Quanti obbediranno, passando il muro di fiamme,


troveranno i Giardini del Paradiso ed il loro destino sarà


il Paradiso. Ma quelli che si rifiuteranno di entrare nel


fuoco saranno portati all’Inferno. Questi ultimi sono coloro


che avrebbero rifiutato il messaggio divino se l’avessero


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


35


ricevuto nel corso della loro vita terrena. Questo significa


anche che quanti obbediranno a Dio in quel momento,


avrebbero obbedito anche al Suo Messaggero in questa


vita. Dunque nessuno lascerà questo mondo e si


presenterà dinanzi a Dio per il Giudizio, senza aver prima


ricevuto il messaggio. Così Dio dice nel Corano:


“Non castigherò alcun popolo senza prima


inviar loro un messaggero” (Corano 17:15)


Tutti gli esseri umani hanno ricevuto l’ispirazione


dell’Islam prima di giungere sulla terra, in modo che tutti


possiedono una naturale inclinazione ad adorare Dio.


Inoltre, molte persone vedono e testimoniano la verità


in questa vita e pertanto gli viene data l’occasione di


accettarla. Gli viene così data la possibilità di scegliere,


di modo che nessuno possa incolpare i propri genitori o i


nonni per la loro devianza, giacché la libertà di scelta è


universale. E Dio offre agli esseri umani, nel corso delle


loro esistenze, Segni che li spingono a cercare la vera


religione, se davvero sono sinceri. Questi Segni sono


dappertutto attorno e dentro ciascun essere umano,


come Dio dice nel Corano:


“Mostreremo loro i Nostri segni nell’universo e


nelle loro stesse persone, finché sia loro chiaro


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


36


che questa è la Verità” (Corano 41:53)


10 - Protezione della Scrittura


Qualunque religione che rivendichi il ruolo di


vera religione dovrebbe avere come suo fondamento una


Scrittura assolutamente inalterata che contiene la vera


Parola di Dio. Tale Scrittura deve essere rimasta pura


ed inalterata dalla sua iniziale rivelazione fino ad oggi.


Non è stato necessario preservare le precedenti Scritture


divine, poiché Dio ha continuato a mandare diversi profeti


con rinnovate Scritture, dopo quelle antiche. Questo


fino a quando Dio ha scelto di mandare il Suo ultimo


Messaggero e l’ultimo dei profeti. Allora il messaggio


portato dall’ultimo Profeta deve essere perfettamente


preservato in quanto nessun altro profeta verrà dopo di


lui. Fra tutte le religioni del mondo antico, l’Islam è l’unica


religione la cui Scrittura, il Corano, è rimasta senz’altro


inalterata. Le Scritture delle altre religioni non sono state


preservate nella loro forma originale. Sapienti qualificati


appartenenti alle varie religioni, prontamente riconoscono


il fatto che le loro Scritture sono state alterate e distorte


col passare del tempo. Essi ammettono inoltre che le loro


Scritture furono scritte molto tempo dopo la morte dei loro


fondatori e che le esatte parole di tali fondatori non sono


conosciute. Nella maggioranza dei casi gli scribi o gli autori


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


37


delle Scritture pervenuteci non sono nemmeno noti.


Perciò è solo nel messaggio finale dell’Islam,


contenuto nel Corano, che gli esseri umani possono


trovare una Scrittura divinamente preservata, come


nessun altro testo prima. Si tratta di un Testo che senza


dubbio resterà inalterato fino all’ultimo giorno di questo


mondo, come chiaramente enunciato nel Testo. Il


Corano è non solo preservato in un unico Testo scritto,


ma è memorizzato e preservato nelle menti e nei cuori


di innumerevoli migliaia di musulmani, attraverso tutte


le epoche. Sono oltre centomila i musulmani viventi


che oggi nel mondo hanno memorizzato l’intero Corano


dall’inizio alla fine. Dal tempo del Profeta Muhammad


(Dio benedica e dia la pace a lui ed a tutti i profeti che


ha inviato), milioni di credenti nel corso dei secoli hanno


completamente appreso il Corano a memoria.


11 - La prova finale: il miracolo del Corano


La caratteristica finale della vera religione è


che il Profeta che ne ha portato il messaggio dovrebbe


aver lasciato un miracolo comprensibile dall’umanità


fino alla fine del mondo. E’ solo nell’Islam che appare


questo eterno miracolo. La Scrittura contiene dati


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


38


scientifici di un’era futura. Gli scienziati moderni hanno


potuto identificare in alcuni versetti del Corano diverse


delle più recenti scoperte scientifiche che non potevano


affatto essere conosciute da Muhammad 1.400 anni


fa. Ad esempio, essi sono rimasti stupefatti quando


hanno trovato nel Corano una descrizione molto precisa


dell’embrione nel grembo materno, in una fase in cui


l’embrione è virtualmente invisibile ad occhio nudo. E’


necessario un microscopio, inventato mille anni dopo la


rivelazione del Corano, per poter osservare l’embrione


nelle fasi descritte. Dio dice nel Corano:


“In verità creammo l’uomo da un estratto di


argilla. Poi ne facemmo una goccia di sperma


[posta] in un sicuro ricettacolo, poi di questa


goccia facemmo un’aderenza e dell’aderenza


un embrione; dall’embrione creammo le ossa


e rivestimmo le ossa di carne. E quindi ne


facemmo un’altra creatura. Sia benedetto Allah,


il Migliore dei creatori!” (Corano, 23:12-14)


Il dott. Keith Moore, uno dei maggiori esperti


mondiali nel campo dell’anatomia e dell’embriologia, ha


scritto fra i testi di embriologia più comunemente utilizzati


ESISTE UNA VERA RELIGIONE?


39


nelle università di tutto il mondo. In questi testi egli ha


affermato che nessuno sapeva molto a proposito dello


sviluppo dell’embrione umano, fino all’invenzione del


microscopio, tra il quindicesimo ed il sedicesimo secolo.


Un giorno il dott. Moore venne invitato a partecipare ad


una conferenza e ad analizzare i versetti coranici relativi


all’embriologia. Dopo averli letti, egli affermò: “E’ stato


un enorme piacere per me partecipare al chiarimento


dei significati dei versetti del Corano relativi allo sviluppo


umano. Mi appare evidente che questi enunciati devono


essere giunti a Muhammad da Dio, in quanto pressoché


tutte queste cognizioni non vennero scoperte che molti


secoli più tardi. Questo mi dimostra che Muhammad deve


essere stato un Messaggero di Dio”. Quando gli venne


chiesto se credeva che il Corano è la Parola di Dio, egli


rispose: “Non ho alcuna difficoltà nell’accettarlo!”.


Il Corano contiene molti altri miracoli scientifici


relativi agli elementi naturali, come le montagne, i mari e le


nuvole che non possono essere stati noti secoli fa, se non


da parte di Dio l’Onnipotente. Sebbene contenga molte


conoscenze scientifiche, il Corano non è principalmente


un testo di scienza; il suo scopo essenziale è di far


IS THERE A TRUE RELIGION?


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conoscere il messaggio di Dio. Il Corano tratta di ogni necessità umana e contiene la cura per tutte le malattie spirituali e psicologiche, dei cuori e delle menti. Dunque, ogni essere umano deve a se stesso l’opportunità di leggere il Corano, questo Libro rivelato da Dio e che contiene la vera guida.


Per approfondire questo tema e riguardo all’esperienza del dott. Moore, potete visitare il sito:


www.islam-guide.com


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