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L'incoraggiamento Del Profeta  Verso Gli Uomini Per Migliorare I Rapporti Coniugali Con Le Proprie Mogli





 





 





Con questo il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha indicato alla ummah (nazione islamica) come deve essere gestito il rapporto coniugale, e lo fece sia con le parole che con le azioni. E in questa sezione ci saranno molti ahadith [1] che lo proveranno.





 





 





1- Hadith trasmesso da Abu Huraira (che Allah sia soddisfatto di lui) in cui il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) disse: "Siete raccomandati di trattare bene le donne perché la donna è stata creata da una costola, la cui parte superiore è curva; se la si vorrà raddrizzare, si romperà e se si lascia rimarrà distorto, perciò trattate bene le donne”. Narrato da Al- Bukhari e da Muslim.





 





 





E in una narrazione di Muslim si dice: "E se la si vorrà raddrizzare, si romperà e la sua rottura è il divorzio”.








 





Si osservi dunque come il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) abbia unito la raccomandazione di trattare con cordialità le donne ed il mostrare la realtà della loro natura, per stimolarci ad accettare la sua raccomandazione; poiché essendo esse di propria natura complesse, è doveroso che gli uomini nutrino pazienza e che non sperino che esse possano seguire completamente la retta via. Per questo motivo, la richiesta alle donne di seguire la retta via fu elemento di sorpresa per i poeti, tanto che alcuni di loro scrissero:





 





 





 





Essa è la costola storta che non puoi raddrizzare





Perché raddrizzando le costole storte si romperanno





 





 





 





 





 





Un altro invece scrisse più generalmente:





 





 





 





Colui che pretende ciò che è fuori dal normale





È come se volesse vedere una fiamma accesa nell'acqua





 





 





 





2- Ed ogni volta che trovava l'occasione, il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ricordava questa raccomandazione, e nel sermone del “pellegrinaggio dell'addio” dedicò alle donne una lunga parte della sua magnifica predica dicendo: "Siete raccomandati di trattare bene le donne, esse sono vostre prigioniere, e non possedete nient'altro. Quando commetteranno un peccato testimoniato, ripudiatele, e picchiatele senza esagerare, e se vi obbediranno non siate ingiusti con loro. Voi avete dei diritti sulle vostri mogli, come anche loro hanno dei diritti su di voi, e quindi non devono far toccare i vostri mobili a coloro che odiate, o far entrare a casa vostra coloro che non accettate, ed è vostro dovere offrirgli il meglio da vestire e da mangiare”. Trasmesso da Muslim.





 





 





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ripeteva spesso la sua raccomandazione sul come trattare le donne, perché conosceva la loro situazione che esplicitò nel hadith precedente. Alcuni uomini che non si controllano quando si arrabbiano non potrebbero sopportare la natura complessa della donna, e, di conseguenza, la donna subirà finché non si stancherà e deciderà di separarsi e così si spezzerà l'unione e si disperderà la famiglia.





 





 





 





Proprio per questo, il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) in un altro hadith  guidò i mariti a migliorare la propria situazione familiare dicendo:





 





 





 





3- "Un fedele non deve detestare una fedele, e se odierà una sua caratteristica, ne amerà un’ altra." Trasmesso da Muslim.





 





 





 





4- E disse anche: "Il credente  più perfetto nella sua fede è colui che possiede la migliore morale ed è gentile con la propria famiglia." Trasmesso da At-Tirmidhi ed altri.





 





 





 





5- Disse: "Il migliore di voi è colui che è il migliore con la propria famiglia, ed io sono il migliore con la mia famiglia."





 





 





 





6- Inoltre, disse: "Tutto ciò che non è per il ricordo di Allah il Potente e l'Altissimo, è cosa vana o negligenza, eccetto che quattro cose: l'uomo che cammina tra due obiettivi [2], che addestra il suo cavallo, che gioca con la sua famiglia e che impara il nuoto." Trasmesso da An-Nasa’i.





 





 





 





Ci sono tanti altri ahadith conosciuti che incitano a seguire i comportamenti lodevoli con la propria famiglia e con la coniuge.





 





 





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) educava le sue mogli se era necessario.





 





 





 





E tra questi rapporti che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) viveva con le mogli, le madri dei credenti (che Allah sia soddisfatto di esse) c'erano anche: pietà, compassione, affetto e dolcezza, nonostante non fosse così in tutti i casi; poiché il Profeta era un uomo saggio che poneva ogni comportamento nella situazione appropriata. Se tale attitudine era più utile e fondamentale da seguire, lo faceva, e se l'educazione, il rimprovero e la separazione erano le cose giuste da fare, lo faceva perché come si disse:





 





 





 





Non c'è niente di buono in un sogno a meno che non abbia





Dei segni che proteggano la sua serenità da agitazioni





 





 





 





Perciò, le donne, per quanto siano di natura complessa e troppo sentimentale, hanno sicuramente bisogno di essere corrette ed educate. E proprio per questo motivo Allah l'Altissimo ha conferito agli uomini questa responsabilità dicendo loro quel che può essere tradotto come: "Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande"  (tsc [3]- Corano, Sura IV, An-Nisâ', Le Donne, versetto 34).





 





 





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) nel suo rapporto con le mogli utilizzò questo metodo come modello di educazione per la ummah.





 





 





 





Quando le mogli del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli chiesero dei beni che andavano oltre le sue possibilità, volendo così godere del mondo e dei suoi piaceri, egli non ebbe altra scelta che lasciarle sole  per un mese, finché Allah l'Altissimo fece scendere su di lui il seguente versetto in cui dice quel che può essere tradotto come: “O Profeta, di' alle tue spose: « Se bramate il fasto di questa vita, venite: vi darò modo di goderne e vi darò grazioso congedo .  Se invece bramate Allah e il suo inviato e la dimora ultima, [sappiate] che Allah ha preparato una ricompensa enorme per quelle di voi che fanno il bene.” (tsc- Corano, Sura XXXIII, Al-Ahzâb, I Coalizzati, versetti 28-29).





 





 





 





Così, il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli offrì una scelta: continuare con lui coi mezzi sufficienti a vivere, oppure separarsi; esse scelsero Allah e il Suo Messaggero (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) come testimoniano gli ahadith di Anas, Um Salama ed Ibn-Abbas nei due sahih e altri.





 





 





 





Era così che il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) si comportava quando esse commettevano errori che non potevano essere tralasciati, e ciò perché erano annessi alla religione. Egli non era irreprensibile a rinnegarle e a rimproverarle in nome di Allah, bensì consigliava, guidava, le intimoriva e si arrabbiava, a seconda della gravità della questione.





 





 





 





Questo prova l’uguaglianza della morale del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e la sua moderazione, poiché poneva ogni fatto al giusto posto.








 





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[1] Hadith (plurale in Arabo ahadith) significa detto o narrazione del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)





 





[2] indicando l’uomo che si esercita col tiro a segno, i due obiettivi sono il lancio e il centro del bersaglio.





 





[3] tsc= traduzione del significato del Corano. Questa è la traduzione del significato concordato fino adesso del versetto indicato nella sura. La lettura della traduzione del significato del Corano, con qualsiasi lingua, non può sostituire mai la sua lettura in lingua araba; poiché questa è la lingua in cui è stato rivelato.





La Fedeltà del Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui)





 





 





Il Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) fu così rispettoso e fedele alle proprie mogli, in modo particolare con Khadija (che Allah si compiaccia di lei), al punto tale che  ‘Aisha che non la conobbe mai (Khadija) disse: "Io non sono mai stata così gelosa di una moglie del Profeta come lo ero di Khadija, perché egli la menzionava e la lodava in continuazione." (Trasmesso da Al-Bukhari).





 





La lealtà del Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) verso le proprie mogli si manifestò anche quando fu rivelato il cosiddetto “versetto della scelta"  in cui Allah l'Altissimo dice quello che può essere tradotto come [1]:





 





O Profeta, di' alle tue spose: “Se bramate il fasto di questa vita, venite: vi darò modo di goderne e vi darò grazioso congedo.”





(Corano, Sura XXXIII, Al-Ahzâb, I Coalizzati, versetto 28)





 





Prima andò da ‘Aisha e le disse: “Ti chiederò qualcosa, ma non voglio che ti affretti a dare la risposta prima di averne parlato con i tuoi genitori”. (Trasmesso da Al-Bukhari).








 





Considerando il fatto che ella fosse giovane, egli temeva che avrebbe scelto i piaceri della vita mondana perdendo il bene immenso di questa vita e dell’aldilà. Ma ella era ben consapevole di quello che era maggiormente benefico per lei più dei suoi genitori e gli rispose: "Vuoi che discuta questo con i miei genitori? Io scelgo Allah, il Suo Profeta e l’aldilà".





 





 





Dopo di che, andò dalle altre sue mogli e disse loro: “‘Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) ha risposto in questo modo.” Allora esse risposero: “E noi diciamo come ‘Aisha.” Che Allah sia soddisfatto di tutte loro.





 





 





 





Dopo che ‘Aisha fece la sua scelta, chiese al Profeta di non rivelarla a nessuna delle sue mogli, e lui le rispose: “Allah l’Altissimo non mi ha inviato per essere un costrittore né un ostinato, ma bensì un istruttore ed un agevolatore, e per rispondere alle domande di tutte le mie mogli”. Narrato da Al-Bukhari e Muslim.











 





Infine. Tutte scelsero Allah, il Suo Profeta e l’aldilà. E questo indica che possedevano le qualità morali del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), e di conseguenza scelsero quello che egli aveva scelto per se stesso, ossia l’astenersi dai piaceri della vita mondana e desiderare unicamente l’aldilà. Questo fu dovuto all’influenza della moralità del Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) uomo di grandezza e perfezione.





 





 





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[1] tsc = traduzione del significato del Corano. Questa è la traduzione del significato concordato fino adesso del versetto indicato nella sura. La lettura della traduzione del significato del Corano, con qualsiasi lingua, non può sostituire mai la sua lettura in lingua araba; poiché questa è la lingua in cui è stato rivelato.





Muhammad, il Messaggero di Allah ama la dolce Convivenza





 





 





Nessuna donna ha mai conosciuto una convivenza così dolce ed un’intimità coniugale così nobile come quella avutasi grazie all’esempio del profeta Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), colui che ha rispecchiato il Corano in tutte le situazioni, nei suoi detti e nei fatti.





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era sempre sorridente, estroverso, generoso e scherzoso con le proprie mogli. Nei suoi viaggi, volendo affettuosamente corteggiare sua moglie, ‘Aisha, (che Allah sia soddisfatto di lei) la sfidava nelle corse. ‘Aisha disse: “Da snella, il Messaggero ha gareggiato con me, ed io ho vinto la gara. Poi, una volta diventata più grossa, ha vinto lui; poi mi ha detto: “Siamo pari”.





 





Ogni sera, egli soleva radunare le proprie mogli nella casa di quella con cui avrebbe trascorso la notte, a volte cenando con loro e poi ogni moglie si ritirava nella propria abitazione. Dormiva con sua moglie sotto la stessa coperta mettendosi il rida’ (1) sulle spalle ed indossando l’izar.





 





Dopo aver pregato l’isha’, la preghiera della sera, egli s’intratteneva amichevolmente con le mogli prima di andare a dormire semplicemente per tenergli compagnia! Questo è stato riferito da Al-Hafiz Ibn Kathir  (che Allah abbia misericordia di lui). (2)





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ha reso come criterio di magnificenza degli uomini la buona compagnia per le donne, dicendo: “Il migliore di voi è colui che tratta bene la sua famiglia, e io sono il migliore di voi con la mia famiglia” Narrato da At-Tirmidhi.





 





L’artificiosità e il fingere di possedere una buona moralità si indeboliscono quando l’uomo sa di avere potenza e autorità; anzi è deteriorante convivere per molto tempo con chi esercita potere su un altro. Ma se, invece, questo uomo di potenza e d’autorità persevera nella ricerca di perfezione morale in una società in cui ha potere, e nella quale convive bene sia moralmente che dal punto di vista materiale, sarà allora fra le persone di migliore qualità morali.





Se dunque il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) era il migliore per la sua famiglia, com’erano i loro rapporti? I loro rapporti erano rapporti ideali nel pieno senso della parola, nella condotta sociale e morale sia in termini di amore, che di amicizia, giustizia, clemenza, misericordia e lealtà, quanto richiede la vita coniugale quotidianamente.





 





I libri della Sunnah, Shama’il (3) e la Sira (4) contengono molteplici esempi del comportamento del Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) con le donne, specialmente con le mogli.





 





(a) Sul suo amore verso le proprie mogli





 





Anas Ibn Malik, che Allah sia soddisfatto di lui, ha detto: “Il Messaggero di Allah disse: “Della vita mondana ho amato: le donne e i profumi, e ho trovato il piacere nella preghiera.”.Narrato da Ahmad e altri.





 





‘Amr Ibn Al-‘As (che Allah si compiaccia di lui) gli chiese: “O Messaggero di Allah, chi è la persona che ami di più?” Gli rispose: “‘Aisha”. Allora chiese: “E degli uomini?” Gli rispose: “Suo padre”. Narrato da At-Tirmidhi.





 





(b) Sul suo trattenimento e gioco con loro





 





‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) ha raccontato:





“Nella casa del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) solevo giocare con i burattini in compagnia delle mie amichette, ma quando il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) entrava in casa, esse andavano via, ma il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) le faceva ritornare per continuar a giocare a me.” Narrato da Al-Bukhari.





 





“Una volta il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) mi coprì con un suo indumento affinché potessi ossservare degli Abissini che danzavano nella moschea, ma quando Omar (che Allah si compiaccia di lui) li rimproverò, il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) gli disse: “Lasciali, o Bani (figli) di Arfida! Continuate, siete al sicuro.” Narrato da Al-Bukhari.





 





E in un’altra narrazione, ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) disse: “Vidi il Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) in piedi sulla soglia della mia camera mentre gli Abissini danzavano con le spade in mano nella sua moschea; ed egli mi nascondeva con un suo indumento affinché potessi osservarli, e così rimanemmo finché io stessa decisi di andarmene e la mia condotta fu considerata appropriata alla mia età, visto che ero interessata al divertimento.” Narrato da Muslim.





 





(c) La sua magnificenza e la sua compassione





È stato precedentemente citato il racconto delle competizioni nella corsa tra il Messaggero di Allah (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) ed ‘Aisha; il che prova quanto egli fosse amabile, affettuoso e compassionevole, divertendosi e giocando con le proprie mogli.





 





(d) “Mangiavo un “‘irq” (ossa mischiata con carne), durante il ciclo mestruale, poi lo davo al Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), e lui poneva la sua bocca nello stesso posto in cui avevo posto la mia! Inoltre, bevevo dalla coppa poi gliela davo e lui poneva la sua bocca nello stesso posto in cui avevo bevuto!” Narrato Ahmad e Abu-Dawud.





 





 





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[1] L’abito degli arabi era composto da due pezzi: rida’ciò che copre il torace e izar: ciò che copre la parte inferiore. (ndt)





 





[2] Ismail Ibn Kathir (arabo: ابن كثير) è stato uno studioso Musulmano ed un celebre commentatore del Corano. Il suo nome completo è Abu Al-Fida, 'Imad Ad-Din Isma'il Bin 'Umar Bin Kathir Al-Qurashi Al-Busrawi. Nacque nel 1301 in Busra, Siria (da cui l’appellativo di Al-Busrawi). Egli è stato educato dal grande studioso shaikh al-islam Ibn Taymiyya a Damasco (Siria) e Abu Al-Hajjaj Al-Mizzi, principale maestro di Ibn Kathir. Al termine dei suoi, studi ha ottenuto la sua prima nomina ufficiale nel 1341, quando è entrato a far parte di una commissione inquisitoria formata per determinare alcune questioni di eresia.





 





 





 





Successivamente, ha ricevuto vari semi-ufficiali appuntamenti, concludendo nel mese di giugno / luglio 1366 con una posizione professionale presso la grande moschea di Damasco. Ibn Kathir scrisse un celebre commento sul Corano intitolato “Tafsir Ibn Kathir”, che collegava alcuni ahadith o detti del Messaggero Muhammad (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui), e detti dei compagni sull’esegesi dei versetti del Corano. “Tafsir Ibn Kathir” è famoso in tutto il mondo musulmano e tra i Musulmani nel mondo occidentale, ed è una delle fonti più utilizzate oggi per l’interpretazione del Corano. Ibn Kathir fu famoso per l’incredibile memoria con cui ricordava perfettamente i detti del Messaggero e l'intero Corano. Inoltre, fu noto come giudice, maestro studioso di storia, e unmufassir (commentatore del Corano). Ibn Kathir vedeva se stesso come uno studioso shafi. Questo è indicato da due dei suoi libri, uno dei quali è stato Tabaqaat Ash-Shafai'ah, “le categorie dei seguaci Dell’imam Shafi”.





 





Negli ultimi anni della sua vita, divenne cieco. Egli attribuisce la sua cecità al lavoro a tarda notte sulla musnad di Ahmad ibn Hanbal, nel tentativo di riorganizzarlo sul criterio dell’argomento piuttosto che del narratore. Ibn Kathir morì nel febbraio del 1373 a Damasco. (n.d.t)





 





[3] Shima’il è una raccolta di narrazioni autentiche, una delle opera più dettagliate sulla persona e sulla personalità del Profeta di Allah (la pace e le benedizioni siano su di lui); nota anche col nome di  Shamail al-Tirmidhi.(n.d.t.)





 





[4] Sira significa biografia (n.d.t.)





L’amabilità del Profeta (la pace e le benedizioni di Allah siano su di lui) e le Coccole con le proprie Mogli





 





 





 





Si conosce molto della vita del Profeta Muhammad (la pace e le benedizioni siano su di lui) nel campo della fede, dell’educazione, della politica così come in campo militare o economico, ma poco è stato scritto o pubblicato sulla sua vita privata nonché sul rapporto con le proprie mogli.





 





Studiando approfonditamente la biografia del Messaggero (la pace e le benedizioni siano su di lui) nel campo delle relazioni familiari si trovano molti esempi di cui si ha disperatamente bisogno ai tempi nostri. Queste dimostrazioni, se applicate, contribuirebbero molto alla stabilità delle nostre famiglie e al consolidamento dei  rapporti coniugali. In questo articolo si offrono alcuni esempi su come il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) prendeva in considerazione i sentimenti delle proprie mogli, come le apprezzava e amava.





 





‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) chiese al Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui): "Come è il tuo amore per me?" Egli le rispose: "Come il nodo di una corda." Allora gli chiese: "E com’è il nodo?" Egli le rispose: "Nello stesso stato." Con ciò intendeva che il suo amore per lei non si era alterato: era come un nodo fissato nel suo cuore. Si possono immaginare i sentimenti della madre dei credenti ‘Aisha e la sua felicità dopo aver udito le parole del Messaggero che descrive in tal modo il suo amore per lei, anche se ella era già al corrente di essere la  favorita tra tutte le altre mogli.





 





Chiamare la propria moglie col nome che ella più ama, con un vezzeggiativo o con un nome che suona in modo dolce, è un modo per coccolare ed essere affabile con la propria moglie. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) chiamava sua moglie ‘Aisha ‘Aisha: "O Aish, o Aish, questo è l’arcangelo Gabriele che ti manda il saluto da Dio." Approvato da Al-Bukhari e Muslim. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) la chiamava anche: "Homayraa’", forma diminutiva di "hamraa’" che, secondo Ibn Kathir in (Al nihaya, “la fine”), significa la donna con la pelle bianca. Mentre, Al Dhahaby disse che "hamraa’" nella lingua del popolo di Hijaz indica la donna bianca che arrossisce, una caratteristica rara nella penisola araba.





 





Quindi il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) trattava con dolcezza sua moglie ‘Aisha e la denominava con nomignoli carini. L’Imam Muslim riporta nel suo Sahih un hadith di ‘Aisha sul digiuno: “Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) soleva baciare una delle sue mogli mentre digiunava.” Poi rideva (che Allah si compiaccia di lei).





 





In un altro hadith, ‘Aisha raccontò che il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) “citò una parola che sostanzialmente significa che il migliore dei credenti è il più garbato e gentile con la propria famiglia.”





 





Questi ahadith dimostrano come il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) si prendesse cura delle proprie mogli e trattasse bene ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei).





 





Un modo per coccolare e trattare con dolcezza la propria moglie è il darle da mangiare. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) disse: "Qualunque cosa tu spenda per la tua famiglia è considerato un atto di carità, anche un boccone messo in bocca a tua moglie". Perfino, il cibo che metti in bocca a tua moglie ovvero imboccarla viene considerato una carità, non solo un atto di amore e di cooperazione per la propria moglie, ma anche carità che Allah il Potente e l'Altissimo ricompenserà.





 





Come abbiamo visto, uno dei modi più semplici per mostrare gentilezza con la propria moglie, è semplicemente il darle da mangiare. E che dolce e positivo effetto a livello emotivo questo avrà su di lei! Un atto così semplice e che non costa nulla. Anzi, il fatto di voler seguire il buon modello offerto dal Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), merita la ricompensa di Allah; la buona cooperazione e l’autocostruzione dal momento che la gentilezza, la dolcezza e le coccole sono delle cose di cui sei religiosamente incaricato, perché conducono all’armonia coniugale.





 





È tipico della natura virile un certo modo di esternare i propri sentimenti sicuramente  diverso da quello femminile. Quando una donna vuole esprimere i propri sentimenti, dice frasi del tipo: “Ti amo”; “Mi manchi”; “Ho bisogno di te” e così via. Difatti la donna ripete frequentemente queste frasi al proprio marito. L’uomo, invece, esprime i propri sentimenti con i fatti e con le azioni, e raramente con le parole. Se un uomo volesse dire alla propria moglie “Ti amo”, molto probabilmente le comprerebbe qualche cosa che le piace, oppure porterebbe a casa del cibo, delle bibite o un oggetto d’arredamento. Secondo l’uomo, ciò è un’espressione d’amore.





 





Questo aspetto distaccato della natura dell’uomo è superato dal Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) che esprimeva verbalmente il suo amore e affetto per ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei). Ciò significa che la trattava gentilmente, la coccolava e faceva sentire alla propria moglie ciò che desiderava sentire dal suo amato marito. È proprio uno dei momenti più alti in una relazione coniugale. Ibn-‘Asaker narrò che ‘Aisha (che Allah si compiaccia di lei) disse che il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) le disse: "Non mi importa della morte, dopo aver saputo che sarai tu mia moglie nel Paradiso." Immaginate come saranno le emozioni di ‘Aisha dopo aver sentito queste parole che le trasmettono sicurezza, pace e amore nella vita terrena e nell’aldilà.





 





Al-‘As ibn-Al-Rabi’, il marito di Zaynab, la figlia del Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), lascia La Mecca per sfuggire all’Islam. Zaynab gli scrive chiedendogli di tornare ed abbracciare l’Islam. Allora, egli le rispose con un messaggio di cui ne riportiamo una parte: "Giuro che non considero tuo padre un offensore e niente è più piacevole per me che imboccare la stessa via con te, amore mio, ma mi rincresce che ti si dica che tuo marito abbia deluso la sua gente. Potresti considerare questo e scusarmi?" Si capisce chiaramente nella lettera quanto Al-‘As amasse Zaynab visto che vorrebbe stare ancora con lei nella stessa via, qualunque essa sia. Inoltre, non accettava il fatto che la gente avesse sparlato di lei. Infine, le chiede di capirlo e perdonarlo. Ed è proprio per questo amore che Zaynab andò da lui e ritornò con lui musulmano.





 





Alcuni scrittori hanno fornito degli esempi di rispetto per la donna in occidente con il marito che apre la portiera della macchina alla propria moglie. Nonostante ciò, mediante uno sguardo più maturo e profondo, si possono vedere molti altri casi di mancanza di rispetto verso la donna in occidente. Nella cultura islamica il rapporto fra uomo e donna non è concepito come un conflitto, bensì come complementarietà. Perciò il rispetto reciproco fra le due parti è un dovere.





 





Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui), è il miglior esempio in materia. Una volta, durante il suo i’tikàf degli ultimi dieci giorno di Ramadan, sua moglie Safiya andò a trovarlo e gli parlò per un’ora, poi si alzò per andare via. Il Profeta (la pace e le benedizioni siano su di lui) l’accompagnò fino alla porta per salutarla. In un’altra narrazione, le disse: "Non ti affrettare ad andare, vengo con te”.





 





Ci auguriamo che regni il rispetto tra i coniugi; perché il rispetto è la chiave segreta dell’amore duraturo e della stabilità familiare.





 





Quanto sarebbe piacevole la vita coniugale se gli sposi si trattassero seguendo lo spirito degli insegnamenti profetici sopracitati! Abbiamo veramente bisogno di andare a consultare le pagine della storia islamica e quella profetica per scoprire le più belle teorie delle arti della vita coniugale!





 



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