
Ho abbracciato l'Islam come religione senza perdere la fede in Gesù Cristo, pace su di lui, né in alcuno dei profeti di Dio Onnipotente
“Di': ‘O gente della Scrittura, venite a una parola comune tra noi e voi: che non adoreremo altri che Allah, che non Gli assoceremo nulla…” (Corano 3:64)
Preparato da
Muhammad Al-Sayed Muhammad
[Dal libro: Perché Credere nel Profeta dell’Islam, Muhammad (che la pace sia su di lui)?[
]Why Believe in the Prophet of Islam, Muhammad (peace be upon him)?]
In base al titolo che stiamo trattando: "Ho abbracciato l’Islam come religione senza perdere la fede in Gesù Cristo, pace su di lui, né in alcuno dei profeti di Dio Onnipotente."sorge spontanea la domanda:
Perché l’Islam è un guadagno e una vittoria? E come posso non perdere la fede in Gesù Cristo, pace su di lui, o in alcun profeta?
- Innanzitutto, è fondamentale liberarsi da desideri personali e pregiudizi per affrontare la questione con una mentalità razionale e logica, seguendo ciò su cui le menti sane concordano, utilizzando il dono della ragione che Allah (Dio) ha concesso agli esseri umani, specialmente quando si tratta di fede in Dio, il Creatore, l’Eccelso e il Maestoso, e della credenza per la quale ogni individuo sarà ritenuto responsabile davanti al suo Signore.
Questo richiede la capacità di distinguere tra il giusto e l’errato, e di scegliere correttamente, secondo l’istinto innato dell’essere umano, la credenza migliore, quella che si addice alla grandezza di Dio.
- Un individuo percepirà e comprenderà il valore dell’Islam quando sarà testimone delle prove della sua veridicità e dei segni che confermano il messaggio del suo Profeta, Muhammad, pace su di lui, venuto come messaggero di questa fede.
Una volta riconosciuta l’autenticità del messaggio profetico, quella persona loderà Dio per averlo guidato alla benedizione dell’Islam come religione.
In breve, alcune di queste prove e segni includono:
Primo: Il Profeta Muhammad, pace su di lui, era noto tra la sua gente fin dalla giovane età per le sue qualità morali esemplari.
Queste qualità dimostrano chiaramente la saggezza divina nella sua scelta come profeta.
In particolare: la sua veridicità e affidabilità.
È impensabile che un uomo conosciuto per queste virtù – tanto da ricevere soprannomi basati su di esse – possa aver abbandonato la verità e mentito al suo popolo, tanto meno a Dio, pretendendo falsamente la profezia e la missione divina.
Secondo: Il suo messaggio, pace su di lui, è in armonia con la natura pura e con le menti sane.
Ciò include:
👉 L’invito a credere nell’esistenza di Dio, nella Sua Unicità nella divinità, nella Sua Maestà e nella grandezza del Suo Potere.
👉 L’esclusiva adorazione e invocazione rivolta solo a Lui (non agli uomini, né a pietre, animali o alberi…).
👉 Il timore e la speranza riposti unicamente in Lui.
Infatti, quando una persona riflette:
"Chi mi ha creato e ha creato tutte queste cose?"
la risposta logica è che colui che ha creato tutto ciò dev’essere certamente un Dio potente e possente, descritto dalla Sua capacità di creare e far esistere dal nulla (poiché è illogico che il nulla possa generare qualcosa).
E quando chiede: "Chi ha creato questo Dio?", e si suppone di rispondere: "Sicuramente un altro dio dotato di potere e grandezza," allora ci si ritroverà costretti a ripetere all’infinito la stessa domanda e la stessa risposta.
Pertanto, la risposta logica è che non esiste un creatore di questo Dio creatore, che possiede un potere assoluto sulla creazione e la fa esistere dal nulla.
Solo Lui possiede tale capacità. Egli è dunque il vero Dio, l’Unico, l’Incomparabile, l’unico degno di essere adorato.
Inoltre, non è consono alla Maestà di Dio (Allah) risiedere in un essere umano creato che dorme, urina e defeca.
Lo stesso vale per gli animali (come le mucche e altri), soprattutto considerando che la sorte di tutti è la morte e la trasformazione in carcasse in decomposizione.
- Si faccia riferimento al libro: “A Quiet Dialogue between a Hindu and a Muslim”.
👉 L’invito a non raffigurare Dio in statue o altre forme, poiché Egli è infinitamente più eccelso di qualsiasi immagine che l’uomo possa concepire o realizzare secondo i propri capricci.
- Si faccia riferimento al libro: “A Peaceful Dialogue Between a Buddhist and a Muslim”.
👉 L’invito a scagionare Dio dal bisogno di procreare, poiché Egli è Uno, non è nato da nessuno e, quindi, non ha bisogno di generare alcuno.
Se lo facesse, cosa gli impedirebbe di avere due, tre o più figli? Questo non porterebbe forse ad attribuire loro la divinità?
Di conseguenza, la supplica e l’adorazione finirebbero per essere rivolte a più divinità.
👉 L’invito a purificare Dio da attributi ripugnanti che gli vengono attribuiti in altre credenze, come ad esempio:
- La rappresentazione di Dio, secondo l’ebraismo e il cristianesimo, come un essere che si pente e si rammarica di aver creato l’umanità, come indicato in Genesi 6:6.
"La Bibbia cristiana include le Scritture ebraiche come una delle sue due parti, comunemente conosciuta come Antico Testamento".
Il pentimento e il rimorso per un’azione sono conseguenza solo di un errore commesso per mancanza di conoscenza delle conseguenze.
- La rappresentazione di Dio, sempre secondo l’ebraismo e il cristianesimo, come un essere che si riposa dopo aver creato i cieli e la terra, come menzionato in Esodo 31:17, e che riprende le forze (secondo la traduzione inglese). Ma il riposo e il recupero delle energie sono attributi che derivano solo dalla fatica e dallo sforzo.
- Si faccia riferimento al libro: “A Comparison Between Islam, Christianity, Judaism, and The Choice Between Them”.
👉 L’invito a scagionare Dio dall’attributo del razzismo, poiché Egli non è, come sostiene l’ebraismo, il Dio di individui o gruppi specifici.
Così come l’essere umano è stato creato da Dio con una predisposizione innata al rifiuto e all’odio del razzismo, non si addice attribuire tale qualità a Dio, Colui che ha impiantato in loro questa inclinazione naturale.
👉 L’invito a credere nella grandezza, perfezione e bellezza degli attributi di Dio, che sottolineano la Sua potenza illimitata, sapienza perfetta e onniscienza totale.
👉 L’invito a credere nei Libri divini, nei profeti e negli angeli, attraverso un’analogia tra una macchina e un essere umano:
Come una macchina, con i suoi componenti complessi, ha bisogno di un manuale di istruzioni del suo creatore per comprenderne il funzionamento ed evitarne il guasto (il che implica il riconoscimento del creatore), così anche l’essere umano – ben più complesso di qualsiasi macchina – ha bisogno di una guida, un Libro divino che chiarisca la condotta da seguire e organizzi la sua vita secondo i principi stabiliti dal suo Signore. Questa guida viene trasmessa tramite i profeti, che Dio ha scelto per comunicare le Sue rivelazioni, trasmesse attraverso l’angelo incaricato della consegna del messaggio divino sotto forma di leggi e insegnamenti.
👉 L’invito a elevare lo status e la dignità dei profeti e messaggeri di Dio e a scagionarli da azioni che, in altre credenze, vengono loro attribuite ma risultano incompatibili con il comportamento di una persona virtuosa, figuriamoci con quello di un profeta.
Ad esempio:
- L’accusa, da parte dell’ebraismo e del cristianesimo, secondo cui il profeta Aronne avrebbe adorato un idolo a forma di vitello, costruito addirittura un tempio per esso e ordinato ai Figli d’Israele di adorarlo, come riportato in Esodo 32.
- L’accusa secondo cui il profeta Lot avrebbe bevuto vino e messo incinta le sue due figlie, che gli avrebbero partorito figli (Genesi 19).
Criticare coloro che Dio Onnipotente ha scelto come Suoi ambasciatori tra Sé e la Sua creazione, incaricati di trasmettere il Suo messaggio, equivale a criticare la scelta di Dio stesso e a descriverLo come ignorante dell’invisibile e privo di saggezza, per aver scelto come modelli da seguire individui indegni tra i profeti e messaggeri, che dovrebbero invece essere fari di guida per tutta l’umanità.
Sorge dunque una domanda:
Se persino i profeti e i messaggeri non sono stati risparmiati da simili immoralità a loro attribuite, come potranno esserne al sicuro i loro seguaci?
Questo potrebbe diventare un pretesto per giustificare e diffondere tali immoralità.
👉 L’invito a credere nel Giorno del Giudizio, quando le creature saranno risorte dopo la loro morte, e in seguito ci sarà il rendiconto. La ricompensa sarà un'enorme retribuzione (in una vita eterna e beata) per chi ha avuto fede e ha operato il bene, mentre il castigo sarà severo (in una vita misera) per chi ha rifiutato la fede e ha commesso il male.
👉 L’invito a una legislazione giusta e a insegnamenti sublimi, affrontando le distorsioni presenti nelle credenze delle religioni precedenti. Un esempio di ciò riguarda:
Le donne: Mentre l’ebraismo e il cristianesimo attribuiscono a Eva (la moglie di Adamo, pace su di lui) la responsabilità della disobbedienza di Adamo, sostenendo che fu lei a tentarlo a mangiare dell’albero proibito dal suo Signore, come in (Genesi 3:12), e che Dio la punì per questo con i dolori della gravidanza e del parto, estendendo la punizione anche alla sua discendenza, come in (Genesi 3:16), il Nobile Corano chiarisce che la disobbedienza di Adamo fu causata dalla tentazione di Satana (e non da sua moglie Eva), come riportato in [Sura Al-A'raf: 19-22] e [Sura Taha: 120-122], eliminando così l'avversione verso le donne trasmessa da alcune credenze precedenti.
L’Islam è giunto con un chiaro invito a onorare la donna in tutte le fasi della sua vita.
Un esempio di ciò è il detto del Profeta Muhammad (pace su di lui):
“Trattate bene le donne.” – [Sahih Bukhari].
E il suo detto (pace su di lui):
“Chi ha una figlia e non la seppellisce viva, non la insulta e non preferisce il figlio maschio a lei, Allah lo ammetterà nel Paradiso grazie a lei.” – [Narrato da Ahmad]
Le guerre:
Mentre l’ebraismo e il cristianesimo riportano numerosi racconti di guerre che ordinano l’uccisione e la distruzione di tutto e tutti, inclusi bambini, donne, anziani e uomini – come in (Giosuè 6:21) e altri – il che spiega in parte la sete contemporanea di sangue e l’indifferenza verso massacri e genocidi (come avviene attualmente in Palestina), l’Islam manifesta la sua tolleranza anche in tempo di guerra, vietando il tradimento e l’uccisione di bambini, donne, anziani e non combattenti.
Un esempio è il detto del Profeta Muhammad (pace su di lui):
“Non uccidete un neonato, un bambino, una donna o un anziano.” – [Narrato da Al-Bayhaqi]
E invitò anche a trattare con gentilezza i prigionieri di guerra e proibì di far loro del male, anche se avevano combattuto contro i musulmani.
- Si faccia riferimento al libro: “Islam's Teachings and How They Solve Past and Current Problems”.
Terzo punto:
👉 I miracoli e gli eventi straordinari che Allah ha compiuto per mezzo del Profeta Muhammad (pace su di lui), a testimonianza del Suo sostegno verso di lui. Questi si dividono in:
• Miracoli tangibili, come l’acqua che sgorgava dalle sue dita (pace su di lui), che giocò un ruolo fondamentale nel salvare i credenti dalla morte per sete in diverse occasioni.
• Miracoli intangibili (non fisici), tra cui:
- Le sue preghiere esaudite, come la preghiera per la pioggia.
- Le sue profezie su eventi futuri, come:
o La conquista dell’Egitto, di Costantinopoli e di Gerusalemme, tra le altre, e l’espansione del dominio islamico.
o La profezia della conquista di Ascalona in Palestina e la sua annessione a Gaza (storicamente conosciuta come Gaza Ascalon), attraverso il suo detto:
“Il migliore del vostro jihad è la sorveglianza dei confini, e il migliore tra questi è ad Ascalona.” – [Silsilah Sahihah di Al-Albani]
Questo hadith allude in modo sottile al fatto che questo luogo sarà un teatro di grande jihad in futuro, richiedendo grande pazienza, perseveranza e difesa da parte di nobili combattenti nel sentiero di Allah.
Tutto ciò che il Profeta ha predetto si è puntualmente avverato.
- Il Profeta Muhammad (pace su di lui) profetizzò numerosi fatti scientifici ignoti oltre 1400 anni fa, che la scienza moderna ha poi scoperto confermandone la veridicità e l'accuratezza.
Un esempio è il suo detto:
“Quando sono passate quarantadue notti dalla goccia (di sperma), Allah invia ad essa un angelo che la modella e crea il suo udito, la vista, la pelle, la carne e le ossa...” – [Narrato da Muslim]
La scienza moderna ha scoperto che all’inizio della settima settimana, precisamente dal 43° giorno dopo la fecondazione, inizia a svilupparsi la struttura scheletrica dell’embrione e a delinearsi la forma umana, confermando così quanto affermato dal Profeta.
• Il miracolo del Corano – il più grande miracolo rimasto fino al Giorno del Giudizio – si manifesta nel suo stile unico e inimitabile, tale che gli arabi più eloquenti non riuscirono a produrre una sola sura simile alla sua più breve.
- Il Nobile Corano ha menzionato numerosi fatti invisibili e ignoti, e questo è stato motivo della conversione all’Islam di molti scienziati in vari campi scientifici, come ad esempio Yoshihide Kozai, direttore dell’Osservatorio di Tokyo in Giappone.
- Un esempio di questi fatti è l’indicazione che Allah, l’Altissimo, continua ad espandere l’universo, come nel Suo detto:
“E il cielo, lo abbiamo costruito con forza, e in verità Noi lo stiamo espandendo.” – [Sura Adh-Dhariyat: 47].
Tale realtà non fu scientificamente scoperta fino all’epoca moderna. Quanto sono precisi i versetti del Nobile Corano e il suo invito alla conoscenza e alla riflessione!
- La prima rivelazione che Allah fece scendere dal Corano fu:
“Leggi nel nome del tuo Signore che ha creato.” – [Sura Al-‘Alaq: 1].
La lettura è la via per la conoscenza e la comprensione, e dunque per il progresso dell’umanità in tutti i campi della vita.
- Si faccia riferimento al libro: “Islam and the Discoveries of Modern Science as the evidence and proofs of the prophethood and messengership of Muhammad (peace be upon him)”.
- Nota logica: Quanto sopra costituisce un criterio equo che tutte le menti, a diversi livelli di comprensione, possono adottare per valutare l’autenticità di qualsiasi profeta o messaggero, e quindi la verità della sua chiamata e del suo messaggio.
Se si chiedesse a un ebreo o a un cristiano:
“Perché hai creduto nella profezia di un certo profeta, pur non avendo assistito a nessuno dei suoi miracoli?”
La risposta sarebbe:
“A causa delle testimonianze continue e attendibili di coloro che hanno trasmesso i suoi miracoli.”
• Questa risposta conduce logicamente alla fede nel Profeta Muhammad (pace su di lui), poiché le testimonianze continue e autorevoli dei suoi miracoli superano in numero quelle di qualsiasi altro profeta.
Inoltre, attraverso la sua biografia, che Allah ha preservato, risulta evidente la verità della sua chiamata:
1. La sua costante coerenza tra parola e azione, compreso l’invito agli atti di adorazione, agli insegnamenti sublimi e alla moralità nobile, insieme alla sua pietà e ascesi rispetto a questo mondo effimero.
2. Il rifiuto del Profeta Muhammad (pace su di lui) delle offerte dei capi di Mecca che cercarono di dissuaderlo dalla sua missione promettendogli ricchezze, potere, onore e matrimonio con le donne più nobili, in cambio dell’abbandono della sua chiamata (all’unicità di Allah, all’adorazione pura verso di Lui, al rifiuto dell’idolatria, al bene e alla giustizia).
- Egli perseverò nonostante le gravi sofferenze, il danno fisico, le ostilità, le persecuzioni e infine le guerre da parte del suo stesso popolo a causa della sua missione (pace su di lui).
3. Il suo zelo nell’insegnare ai suoi compagni e alla sua nazione di non esagerare nell’elogiarlo.
Egli disse: “Non esagerate nel lodarmi come i cristiani lodarono il figlio di Maria. Io sono soltanto un servo, dunque dite: ‘Il servo di Allah e il Suo Messaggero’.” – [Sahih Bukhari].
4. La protezione di Allah nei suoi confronti fino a quando non ebbe trasmesso il Suo messaggio, e Allah gli concesse la soddisfazione di vedere stabilito lo Stato islamico.
- Non sono forse tutte queste prove sufficienti a dimostrare che egli (pace su di lui) è veridico nella sua affermazione ed è davvero un Messaggero di Allah?
- Osserviamo che la frase “e venne con diecimila santi” in Deuteronomio (33:2) è stata omessa nel testo arabo dopo l’espressione: “E brillò da Paran”, che somiglia alla profezia sul Profeta Muhammad (pace su di lui) come il sorgere del sole e la diffusione della sua luce sugli orizzonti.
Nel libro della Genesi (21:21) è detto: “Egli – Ismaele – si stabilì nel deserto di Paran”, ed è noto con trasmissione continua che Ismaele (pace su di lui) visse nella terra del Hijaz. Quindi i monti di Paran sono i monti del Hijaz a Mecca. Non si tratta forse di un chiaro riferimento al Profeta Muhammad (pace su di lui), quando giunse a Mecca come conquistatore senza spargimento di sangue, perdonando il suo popolo, accompagnato da diecimila compagni?
Questa parte omessa – “e venne con diecimila santi” – è confermata nella King James Version, nella American Standard Version e nella Amplified Bible.
- Inoltre, nel canto dei pellegrini in Salmi (84:6), la parola (Baca) è stata sostituita nel testo arabo, in modo che non si faccia riferimento esplicito al pellegrinaggio alla Kaaba a Mecca, patria del Profeta Muhammad (pace su di lui), poiché Mecca è chiamata Baca.
Essa è menzionata nel Nobile Corano come Bakkah in: [Sura Al-Imran: 96], e questo testo è confermato nella King James Version e in altre traduzioni, dove si legge: “valley of Baka”, e la prima lettera maiuscola della parola Baca indica che si tratta di un nome proprio, e i nomi propri non si traducono.
- Si faccia riferimento al libro: “Muhammad (s) è davvero Profeta di Dio”.
La Moderazione e Universalità dell’Islam
L’Islam è la religione della pace, che abbraccia tutti, riconosce i diritti di ciascuno e invita a credere in tutti i profeti di Allah.
L’Islam si distingue per la moderazione in ogni cosa, specialmente nelle questioni di credo, affrontando in particolare il tema più delicato del Cristianesimo, ovvero la questione del Cristo (pace su di lui).
L’Islam invita a:
• Credere nella profezia di Gesù Cristo (pace su di lui), Credere nel miracolo della sua nascita, E nel miracolo del suo parlare nella culla come segno da parte di Allah per scagionare sua madre da ciò che il giudaismo le attribuì di immoralità, E per onorare sua madre e confermare la profezia e missione del Cristo stesso.
- Dal punto di vista razionale:
- Questa è la posizione logica e moderata, senza l’eccesso del giudaismo, che nega la missione di Gesù (pace su di lui), lo diffama, attribuendo la sua nascita a adulterio, e insulta sua madre accusandola di immoralità; e senza l’eccesso del cristianesimo, che attribuisce a Gesù la divinità.
Ulteriore chiarimento razionale:
- Così come la natura pura e la mente sana non possono accettare l’unione tra natura umana e animale, come ad esempio il matrimonio tra un uomo e una mucca per produrre un essere metà uomo e metà mucca – cosa che umilia la dignità dell’essere umano, pur essendo entrambi creature – allo stesso modo, la natura sana e la ragione non possono accettare l’unione della natura divina con quella umana per generare un essere che combini entrambe, poiché ciò sminuisce e disonora Dio.
C’è una enorme differenza tra Dio e l’essere umano, soprattutto se si crede che tale essere sia nato da parti intime, e se il credo include la crocifissione, l’uccisione e la sepoltura, dopo insulti, umiliazioni, sputi, schiaffi e spogliazioni.
Un simile credo non si addice al Grande Dio.
- È noto che Cristo (pace su di lui) mangiava e aveva bisogno di espletare i propri bisogni fisiologici. Non è appropriato attribuire a Dio caratteristiche simili, né affermare che Egli si sia incarnato in un essere umano che dorme, urina, defeca e porta nel suo stomaco escrementi impuri e ripugnanti.
- Così come un piccolo recipiente limitato non può contenere le acque dei mari, non è accettabile sostenere che Dio possa essere contenuto nel grembo di una creatura debole.
- Allo stesso modo in cui non è ragionevole che qualcuno porti il peccato di un altro, anche se si trattasse di suo padre o sua madre – e ciò è affermato anche nel Cristianesimo – “I padri non saranno messi a morte per colpa dei figli, né i figli per colpa dei padri; ciascuno morirà per il proprio peccato.” (Deuteronomio 24:16), e inoltre: “Colui che pecca è colui che morirà. Il figlio non porterà la colpa del padre, né il padre porterà la colpa del figlio. La giustizia del giusto sarà su di lui, e l’empietà dell’empio ricadrà su di lui.” (Ezechiele 18:20).
Ciò dimostra che non è logico che i discendenti di Adamo portino un peccato che non hanno commesso, derivante dalla disobbedienza del loro antenato.
Quindi, il concetto di peccato originale viene rigettato sulla base dello stesso testo biblico, e di conseguenza, anche il concetto di espiazione si rivela fallace, perché basato su una premessa logicamente inaccettabile.
- Ammesso che il perdono di Dio per la disobbedienza di Adamo (che consisteva semplicemente nel mangiare dell’albero proibito) richiedesse la crocifissione e l’uccisione, perché allora tale punizione non sarebbe stata inflitta ad Adamo stesso, colui che ha effettivamente peccato, anziché a Cristo – che fu un predicatore, un insegnante giusto, devoto e rispettoso verso sua madre –?
E non solo: come si può sostenere la necessità di crocifiggere e uccidere Dio stesso, affermando che Egli si sia incarnato in forma umana?
- Che dire dei peccati gravi e delle trasgressioni dell’umanità dopo Adamo?
Richiederebbero forse nuove crocifissioni e nuove incarnazioni di Dio in forma umana?
Se così fosse, l’umanità avrebbe bisogno di migliaia di “Cristo” per svolgere il presunto ruolo di redentore!
- Perché Dio non avrebbe potuto semplicemente perdonare la disobbedienza di Adamo, una volta che si fosse pentito e avesse espresso rimorso, come fa con il resto dei peccati? Non ne ha forse il potere? Certo che sì.
- Se il fondamento dell’attribuzione della divinità a Cristo si basa sul fatto che egli nacque senza padre, che si dovrebbe dire allora di Adamo, che nacque senza padre né madre?
- E se il fondamento di tale attribuzione è costituito dai miracoli da lui compiuti,
che dire allora del Profeta Muhammad (pace su di lui) e di altri profeti, che compirono anch’essi molti miracoli? Si attribuisce forse divinità anche a loro?
Certamente no.
C'è anche un importante chiarimento logico:
Poiché la natura del Cristo, che il Cristianesimo sostiene essere un redentore divino, è o mortale o immortale, ne consegue quanto segue:
1. Se la natura del Cristo è mortale: allora non è un dio, e quindi l'affermazione secondo cui egli sarebbe stato contemporaneamente Dio e redentore è invalida.
2. Se la natura del Cristo è immortale perché è Dio, allora non è morto, e quindi non c’è stata alcuna espiazione.
Ciò che abbiamo spiegato razionalmente riguardo all’invalidità della credenza nell’unione delle nature divina e umana per generare un essere che le combini entrambe in forma umana, come nel caso del Cristo, si applica anche ad altre credenze sostenute da diverse società nel tempo, come Krishna in India, Buddha nelle società dell’Asia orientale e Horus presso gli antichi Egizi, la cui storia è più antica di quella del Cristo.
- Diventa quindi chiaro che questa credenza non è altro che un concetto preso in prestito dai credo delle antiche nazioni — rappresentato in varie forme di racconti, miti e leggende — senza alcun fondamento solido né nella rivelazione divina né nella logica razionale.
Chiarimento:
Il Cristianesimo attribuisce la divinità al Cristo (pace su di lui) anche se egli non lo affermò mai in modo esplicito nei Vangeli, con frasi chiare come “Io sono Dio” o “Adorate me”, né insegnò ai suoi discepoli nulla di simile. Al contrario, nel Vangelo di Matteo (21:11) si legge:
“La folla rispose: Questo è Gesù, il profeta.”
Inoltre, egli (pace su di lui) insegnò ai suoi discepoli a pregare prosternandosi con il viso a terra, come riportato in (Matteo 26:39). A chi si stava prosternando? Non era forse al suo Dio?!
È proprio così che si prega nell’Islam.
- Il Cristo insegnò anche ai suoi discepoli a salutarsi con il saluto di pace, come in (Giovanni 20:21, 26), che corrisponde al saluto islamico:
“La pace sia su di te” – con risposta: “E su di te sia la pace.”
- Molti, dopo aver abbracciato l’Islam, dicono:
“Ora siamo cristiani migliori di prima, perché seguiamo davvero gli insegnamenti del Cristo.”
Spiegazione:
Nel Nobile Corano vi è un’intera sura intitolata “Maryam” (Maria), che onora il Cristo e sua madre (pace su di loro) in un modo che non si trova nella Bibbia.
L’Islam eleva lo status del Cristo Gesù e di sua madre, e invita a credere in lui come nobile profeta inviato da Allah, e a seguire i suoi insegnamenti, che sono in armonia con quelli dell’Islam portati dal Profeta Muhammad (pace su di lui).
- Si consiglia di consultare i seguenti libri: “A Quiet Dialogue Between a Christian and a Muslim.”, “Why choose Islam as a religion?”.
In conclusione, poiché questa presentazione è stata obiettiva e in accordo con la chiara ragione per cui Allah ci ha donato una mente in grado di distinguere tra il vero e il falso, e in armonia con le aspirazioni delle anime pure verso credenze elevate, sorge spontanea una domanda per chi ha riconosciuto la verità alla luce delle prove dell’autenticità dell’invito del Profeta Muhammad (pace su di lui) e dell’Islam, ma non ha ancora creduto:
- Cosa ti impedisce di riflettere sinceramente sull’Islam e di considerare se esso possa offrirti le risposte di cui hai bisogno alle tue domande, specialmente riguardo alla fede in Allah (Dio), che non trovi in altre religioni?
Questo perché sarai responsabile davanti ad Allah per le tue credenze e per la tua ricerca della verità nelle tue scelte.
- Che danno ci sarebbe se scegliessi l’Islam, che mi fornisce risposte logiche e semplici a tutte le mie domande, senza costringere la mente ad adottare concetti imposti, e non perdessi la mia fede in Cristo (pace su di lui) — ma anzi la mantenessi nel modo corretto, in armonia con la natura e senza contraddire la ragione chiara e il pensiero logico — e continuassi ad amarlo e a rispettarlo, poiché Cristo (pace su di lui) nell’Islam occupa uno status elevato e nobile, così come sua madre, la Vergine Maria (pace su di lei), e non perdessi la fede in nessun altro profeta?
Che Allah ci guidi tutti verso ciò che è buono e retto.