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conferisce al profeta Muhammad il diritto ad essere la
personalità più influente nel mondo.''
Da parte sua, lo storico inglese William Muir, dice nel suo
libro: ''Vita di Muhammad'': ''Muhammad è caratterizzato dalla
chiarezza del suo discorso, dalla facilità e dalla semplicità della
sua religione. Egli ha compiuto opere meravigliose, che
nessun'altro uomo è riuscito a fare nella storia dell'umanità:
nessuno è riuscito a risvegliare le anime, a far rinascere i buoni
costumi e ad innalzare la virtù, in un periodo di tempo così breve
come lo ha fatto il profeta Muhammad''.
Lo scrittore inglese George Bernard Shaw, nel suo libro
"L'islam autentico", ha detto: ''Il mondo ha inevitabilmente
bisogno di un uomo che abbia l'intelligenza di Muhammad,
questo profeta che ha sempre posto la sua fede in un luogo di
rispetto e di onore. L'Islam è la religione più capace di
soddisfare tutte le civiltà e in tutti i tempi; l'Islam conquisterà
sempre più terreno in Europa malgrado gli sforzi continui della
Chiesa dei tempi medievali che tende sempre a presentare
Muhammad sotto un angolo sfavorevole e a considerarlo un
nemico del Cristianesimo.'' Shaw prosegue dicendo che quando
ha finito di studiare tutto ciò che riguarda il Profeta, è giunto
alla conclusione che egli non fu mai nemico del Cristianesimo e
che fu invece un uomo che aveva compiuto grandi meraviglie, e
che piuttosto meritava di essere chiamato il "Salvatore
dell'umanità"; e se il profeta venisse a guidare il mondo di oggi,
egli sarebbe perfettamente in grado di risolverne tutti i problemi,
in modo da assicurare durevolmente la pace e la felicità che
tutta l'umanità ambisce.''
Il famoso poeta francese Alfonso di Lamartine scrive nel suo
libro "Storia della Turchia", Parigi, 1854,volume II.pp.276-277:
"Nessuno potrà mai aspirare, volente o nolente a raggiungere
una meta così elevata e così nobile; una meta superiore alla
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 49
capacità degli uomini, consistente nel cancellare le leggende che
si ergono come una barriera tra il Creatore e la sua creatura...
Nessun essere umano ha mai compiuto in questo mondo il
prodigio di una rivoluzione così profonda, così grande, in così
breve tempo, come quella che abbiamo sotto gli occhi;...Se la
nobiltà dello scopo, la debolezza dei mezzi adottati, l'enormità
dei risultati sono proprio i tre criteri del genio degli uomini, chi
ardirà mettere in linea di comparazione Muhammad con
qualunque altro grande della storia?... Ha innalzato gli animi
prendendo appoggio su un libro di cui ogni lettera si è
trasformata in una costituzione; ha fondato lo Stato dei valori
spirituali che presto conquistò popoli di tutte le lingue e di tutte
le razze...la sua condotta nella vita,..la sua irremovibile e
straordinaria tenacia nelle disgrazie; la sua clemenza nelle
circostanze di vittoria, la sua intransigenza sui valori spirituali, la
poca stima che dimostra per il potere...ecco chi è Muhammad.
Se si adottano tutti i criteri ed i pesi con i quali si misura la
grandezza degli uomini, chi sarà tentato di superare la grandezza
di Muhammad ?"
Nel suo libro "Difesa dell'Islam", la studiosa italiana Laura
Veccia Vaglieri scrive da parte sua: "...Quanto a Muhammad
come Messaggero della rivelazione divina, era dolce e clemente
anche con i suoi più acerrimi nemici personali. La sua anima era
la sintesi della giustizia e della clemenza, due fra le qualità più
nobili che lo spirito umano possa concepire."
Concluderei con le parole del famoso orientalista bulgaro
Dottor W. Laitner, specialista della storia delle religioni: "..Ho
grandi speranze che un giorno i cristiani possano nutrire un
grande rispetto per Gesù dal fatto che nutrono un gran rispetto
per Muhammad. Non vi è dubbio che il cristano veridico è solo
quel cristiano che crede nella missione profetica di Muhammad
e lo riconosce come portatore di verità."
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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VII. Dottrine del cristianesimo e dell'Islam
Le basi dottrinarie del Cristianesimo sono le seguenti cinque:
(1) La Trinità, (2) La divinità di Gesù (su di lui la pace), (3) La
filiazione divina di Gesù, (4) Il peccato originale, e (5)
L'Espiazione.
Nell'Islam, l'Unicità di Allah, vale a dire che Allah è
l'Unico, il Solo che merita di essere adorato, e al Quale
chiediamo aiuto, questo è uno dei principi fondamentali
dell'Islam, in opposizione all'Unità Tripla di Dio del
Cristianesimo. L'Islam ritiene che la divinizzazione di Gesù (su di
lui la pace) sia un ritorno al paganesimo1. Come descritto nel
Corano, Gesù non era un' incarnazione di Allah, ma il suo
profeta e messaggero, che invitò la gente all'adorazione di Allah
Unico, ed egli come ogni altro profeta, era in ogni suo aspetto,
un essere umano. L'Islam respinge anche la filiazione divina di
Gesù (su di lui la pace), che ne fa il figlio di Dio. Allo stesso modo,
l'Islam non accetta il dogma del peccato originale, nè quello del
sacrificio e della espiazione.
I fondamenti della fede Islamica sono i seguenti sei:
(1) La credenza nell'Unicità di Allah,
(2) La credenza nell'esistenza degli Angeli,
(3) La credenza nei Libri sacri,
(4) La credenza nei Messaggeri di Allah,
(5) La credenza nel Giorno del Giudizio,
(6) La credenza nel Qadar (Destino) con le sue buone o cattive
conseguenze.
أ Hill Durarnt, nel suo libro ''Storia della civiltà'' volume 11 p. 276, scrive (.. Il
cristianesimo non diede fine al paganismo, ma piuttosto lo adottò ..): questo vale
per il cristianesimo di Paolo e non quello vero di Gesù Cristo (su di lui la pace),
che richiamava all'unicità sincera di Allah.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 51
La Trinità
Questa dottrina si riferisce all'esistenza di tre persone in Dio,
distinte e separate: Dio il Padre, Dio il Figlio e Dio lo Spirito
Santo. È curioso, tuttavia, che Gesù stesso (su di lui la pace) non
abbia mai menzionato la Trinità. Non dice assolutamente nulla
delle tre entità, persone, divine della Trinità. Anzi, la Bibbia non
menziona mai la parola persona. Il concetto che Gesù (su di lui la
pace) aveva di Allah, non era per nulla diverso dal concetto che
prima di lui ne avevao tutti gli altri profeti. Tutti i profeti
predicavano e richiamavao l'Unicità di Allah, mai la Trinità.
Gesù (su di lui la pace) confermava la tradizione che era stata
rivelata ai profeti venuti prima di lui1. A tale riguardo leggiamo
in (Marco 12. 28-30) "Allora si accostò uno degli scribi che li
aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli
domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". ''Gesù
rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è
l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il
tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.'' (Marco
12. 28-30).
1 Secondo Isaia (44. 24) "Sono io, il Signore, che ho fatto tutto'', Isaia (45. 5) ''Io
sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio'', Isaia (45.18)
''Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; egli, il Dio che ha plasmato e
fatto la terra e l'ha resa stabile e l'ha creata non come orrida regione, ma l'ha
plasmata perché fosse abitata: "Io sono il Signore; non ce n'è altri.'', (Timoteo I.
6. 16) ''il solo che possiede l'immortalità'', (Isaia 46.9) ''perché io sono Dio e non
ce n'è altri''. Il Corano, dall'altra parte conferma tutto questo: (Corano 39. 62);
"Allah è il Creatore di tutte le cose e di tutte le cose è il Garante.", (Corano 6.
102); "Ecco il vostro Signore! Non c'è altro dio che Lui, il Creatore di tutte le
cose. AdorateLo dunque. E' Lui che provvede ad ogni cosa.", (Corano 25. 58),
''Confida nel Vivente che mai non muore", (Corano 42. 11) ''Niente è simile a
Lui. Egli è l’Audiente, Colui che tutto osserva''. Sarebbe saggio che un Dio con
tali qualità fosse adorato da Solo, senza mai associarGli altri.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Altre prove ancora nella Bibbia dimostrano che Gesù (su di lui la
pace) credeva in un solo e Unico Dio, non in tre persone divine in
uno, come è evidente dai seguenti versetti: ''Adora il Signore Dio
tuo e a lui solo rendi culto" (Matteo 4:10)
La dottrina della Trinità è fiorita trecento anni dopo la
scomparsa di Gesù (su di lui la pace), dato che i quattro vangeli
canonizzati non contengono alcun riferimento alla Trinità. Né
Gesù (su di lui la pace) né i suoi discepoli, né uno dei primi più
eruditi o studiosi, né i loro alunni insegnarono mai questa
dottrina. Quello che sappiamo è che tale dottrina era stata
istituita dopo grandi polemiche e controversie suscitate trecento
anni dopo la morte di Gesù, a partire dal Consiglio niceno,1 che
adottò il punto di vista della minoranza e non quello della
maggioranza2. Tuttavia, anche se venisse considerato da una
1 Consigli ecumenici si permisero diritti che superavano la loro autorità, come
il primo Consiglio in cui Gesù venne divinizzato; il secondo Consiglio rese
divinizzato lo Spirito Santo; nel Terzo Consiglio, si fece lo stesso per Maria (su
di lei la pace), e nel dodicesimo Consiglio, si diede alla Chiesa il diritto di
rimettere i peccati, mentre nel ventesimo emerse la figura del Papa infallibile.
2 L'Enciclopedia Americana afferma: ''Il monoteismo è iniziato in una fase molto
lontana nella storia, come un movimento teologico, e per decine di anni aveva
infatti preceduto la credenza della trinità. Va anche detto che il cristianesimo
deriva dal giudaismo che è molto rigoroso verso il monoteismo.... La fede nella
Trinità, che fu ammessa solo nel quarto secolo d.C., non riflette accuratamente
gli insegnamenti cristiani originali della vera natura di Dio, invece, la Trinità fu
una deviazione evidente dalle convinzioni originali''. (Cfr. V. 27, p. 294). Nell'
Enciclopedia Cattolica Moderna, leggiamo: ''la forma delle tre persone divine in
uno, non venne introdotta nella vita cristiana e nelle pratiche prima della fine del
quarto secolo. Questa forma è appunto quella che venne all'inizio definita
''Trinità''. Non troviamo assolutamente presso gli apostoli nessuna idea o dogma
del genere''.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 53
visuale razionale, il concetto della trinità sarebbe insostenibile.
La fede nella Trinità suppone la credenza in tre persone divine
che sono o limitate o assolute. Se le considerassimo assolute,
vorrebbe dire poi che esistono tre Dei che sono diversi l'uno
dall'altro da una parte, e che nel medesimo tempo, ognuno ha
poteri assoluti; e se le considerassimo invece limitate, né il
Padre, né il Figlio né lo Spirito Santo potrebbero essere
considerati Dio, siccome sono limitati.
La trinità nacque dal momento in cui due creature vennero
erroneamente considerate come Dei, cioè (Gesù il Messia e lo
Spirito Santo). A causa dell'irrazionalità della dottrina della
Trinità, la risposta convenzionale e tradizionale del clero della
Chiesa è sempre stata di dire che si tratta là di un mistero che
supera la capacità di comprensione umana, che non è sempre
necessario capire tutto e che basta accettarla come una questione
di fede.
L'Islam invece spiega in modo semplice e chiaro la credenza
nell'Unicità di Allah, che Allah è Dio Unico che non ammette
che Gli sia associato alcuno. Allah è ricco in sé, Autosufficiente
da cui tutto dipende e non dipende da nessuno. Egli non ha
generato, e non è stato generato. Nulla può toccare la Sua
onnipotenza, e nessuno è uguale a Lui; non ha pari, nè soci.
E nel Vangelo di Giovanni leggiamo: "Io dico quello che ho
visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete
ascoltato dal padre vostro!". Gli risposero: "Il nostro padre è
Abramo". Rispose Gesù: "Se siete figli di Abramo, fate le opere
di Abramo! Ora invece cercate di uccidere me1, che vi ho detto
1 Cfr. (Osea11. 9) ''..perché sono Dio e non un uomo.'', (Numeri 23. 19) ''Dio non
è un uomo…, non è un figlio...'' e (Genesi 6. 3) ''Allora il Signore disse: Il mio
spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne''. Al contrario della
versione italiana, la versione araba e quella inglese a cui ci riferiamo, questo
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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la verità udita da Dio..."[Giovanni 8. 38-40]. Nello stesso
Vangelo leggiamo: "Questa è la vita eterna: che conoscano te,
l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho
glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da
fare."[Giovanni 17. 3-4].
Il Corano esprime la convinzione nell'Unicità di Allah come
nella sura (112): "Di': “Egli Allah è Unico, Allah è l'Assoluto.
Non ha generato, non è stato generato. E nessuno è eguale a
Lui”". E ancora: (Corano 4.171): "O Gente della Scrittura,
non eccedete nella vostra religione e non dite su Allah altro
che la verità. Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che
un messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in
Maria, uno Spirito da Lui [proveniente]. Credete dunque in
Allah e nei Suoi messaggeri.". E in una altra sura: (Corano 5.
73-74) "Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “ In
verità Allah è il terzo di tre”. Mentre non c'è dio all'infuori
del Dio Unico! E se non cessano il loro dire, un castigo
doloroso giungerà ai miscredenti. Perché non si rivolgono
pentiti ad Allah, implorando il Suo perdono? Allah è
perdonatore, misericordioso.".
L'unico versetto in tutta la Bibbia, che sostiene la dottrina
della Trinità è il seguente: ''Poiché tre sono quelli che rendono
testimonianza: lo Spirito, l'acqua1 e il sangue, e questi tre sono
concordi. ''(Prima lettera di Giovanni 5. 7). Ciò che stupisce è
che questo versetto è stato eliminato dalla (New Revised
versetto ha la forma che segue '' Ora invece cercate di uccidere me, e sono un
essere umano, che vi ho detto la verità udita da Dio..''. Il che mette in evidenza i
contrasti e le differenze tra le varie versioni della Bibbia.
1 Le versioni arabe e quelle inglesi a cui riferiamo ricordano questo versetto in
tal modo ''Padre, Parola e Spirito Santo'', nella versione italiana ''Acqua'' ha
sostituito ''parola''.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 55
Standard Edition) e da altre edizioni1, soprattutto dopo che i
teologi cristiani si siano accertati che questo versetto è stato
inserito come interpolazione nella versione di King James ed in
altre diverse edizioni.
La divinità di Gesù (su di lui la pace)
I cristiani credono che Gesù (su di lui la pace) sia Dio eterno, la
Seconda Persona della Trinità, la quale più di duemila anni fa,
scelse di personificarsi e di nascere da Maria Vergine. Come è
registrato nei Vangeli, questo dogma, come anche quello
discusso in precedenza, non trova sostegno nelle parole di Gesù .
Il fatto è che Gesù non ha mai rivendicato di essere Dio. A
confermarlo il versetto seguente: "Gesù gli disse: "Perché mi
chiami buono? Nessuno è buono, tranne Dio, solo'' (Marco 10.
18). Quindi, se Gesù Cristo ha rifiutato di essere chiamato
"buono", avrebbe egli accettato di essere chiamato Dio ?!
Quando Gesù (su di lui la pace) parlava di Allah, egli Lo indicava
come "...Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro"
(Giovanni 20. 17). Per di più Gesù respingeva sempre l'idea che
poteva tutto fare da se. Al contrario, rese molto chiaro che tutte
le cose si facevano con la volontà di Colui che lo ha mandato.
A tale riguardo egli dice: "Io non posso far nulla da me stesso2;
giudico secondo quello che ascolto; e il mio giudizio è giusto,
1 Cfr.le seguenti traduzioni in lingua inglese, ad esempio: (The Bible in Basic
English) (The Darby Translation) (Weymouth's New Testament) (Holy Bible:
Easy-to-Read Version) (Contemporary English Version) (The American
Standard Version) (GOD'S WORD translation) (The New Living Translation.)
(The New American Standard Bible) (The Revised Standard Version) (World
English Bible) (International Standard Version) (Hebrew Names Version of
World English Bible.)
2 Questo è ciò che disse Gesù (su di lui la pace) di sé stesso, ma disse invece di
Allah: ''… A Dio tutto è possibile." (Marco 10. 27)
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi
ha mandato.'' (Giovanni 5. 30). Egli afferma anche che le parole
non erano sue, ma che gli erano rivelate come ogni altro profeta
mandato da Dio: "Perché io non ho parlato da me, ma il Padre
che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire
e annunziare.'' (Giovanni 12. 49).
Inoltre, in (Giovanni 7. 17-18) leggiamo ''Chi vuol fare la sua
volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo
da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma
chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui
non c'è ingiustizia.'' Gesù (su di lui la pace) affermava anche che il
Signore è più grande di lui: ''io vado dal Padre, perché il Padre è
più grande di me.'' (Giovanni 14. 28) e sostiene che egli faceva
quello che era gradito al Signore che lo mandò: ''Colui che mi ha
mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio
sempre le cose che gli sono gradite"(Giovanni 8. 29). Afferma
inoltre che egli venne per annunziare il regno di Dio "Egli però
disse: "Bisogna che io annunzi il regno di Dio anche alle altre
città; per questo sono stato mandato". (Luca 4. 43). Gesù (su di lui
la pace) dice anche che l'accesso al regno dei cieli è legato
all'ubbidienza e all'umiltà di fare la volontà di Dio: ''Chiunque mi
dice: Signore, Signore: non tutti entreranno nel regno dei cieli.
Vi entrerà solo colui che fa la volontà del Padre mio che è nei
cieli 1.'' (Matteo 7. 21). Nello stesso ordine di idee, egli dice
1 Secondo la Bibbia, la parola (Signore), se rivolta a Gesù (su di lui la pace)
vorrebbe dire (maestro)), come in (Giovanni 1. 38:) "Gesù allora si voltò e,
vedendo che lo seguivano, disse: "Che cercate?" Gli risposero: "Rabbì (che
significa maestro), dove abiti?".
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 57
ancora: ''Colui che compie la volontà1 di Dio, è quello mio
fratello, mia sorella e mia madre." (Marco 3. 35)
Gesù (su di lui la pace) sostenne anche che nè lui nè lo Spirito
Santo sapevano quando avveniva il Giorno del Giudizio, solo il
Padre lo sapeva: ''Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno
li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma
solo il Padre.'' (Marco 13. 32).
Gesù (su di lui la pace) si riferiva a se stesso come a uno dei
profeti, e quando ha sentito che cercavano di ucciderlo, disse:
"Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada
per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia
fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i
profeti e lapidi coloro che sono mandati a te..." (Luca 13. 33-34).
Queste parole dette da Gesù (su di lui la pace), e riportate nella
Bibbia, dimostrano che egli, in relazione a Dio, si considerava
come qualsiasi altro essere umano. Egli non era il Creatore, ma
una creatura quanto lo era Adamo. Egli pregava Dio ''Al mattino
si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un
luogo deserto e là pregava.' (Marco 1. 35), ''Poi, andato un po'
innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile,
passasse da lui quell'ora.'' (Marco 14. 35), ''Ma Gesù si ritirava in
luoghi solitari a pregare.''(Luca 5. 16); il che significa che Gesù
(su di lui la pace) fu un profeta e non un Dio, perchè Dio non prega
nessuno.
1 In Matteo: "perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi
è per me fratello, sorella e madre." (Matteo12. 50). Qui, la parola (Padre) ha
sostituito (Signore) per motivi ideologici e teologici. A tale proposito, il Prof.
Kisman ha espresso la verità quando ha detto: "Luca e Matteo hanno cambiato
cento volte, intenzionalmente e per motivi ideologici il testo che avevano di
Marco".
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Gesù (Su di lui la pace) ringraziava Allah l'Onnipotente e diceva:
"Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra".
(Matteo11.25). Questo dogma della divinità non è confermato
dalle parole di Gesù (su di lui la pace) riportate nei vangeli. Queste
dottrine della Trinità, dell'incarnazione e della divinità di Gesù
(su di lui la pace), sorsero dopo la morte di Gesù (su di lui la pace).
Esse sono state incorporate nel cristianesimo dalle religioni
pagane. Nella mitologia che aveva preceduto il cristianesimo,
ritroviamo alcuni eroi che si trasformavano in dei. La maggior
parte di quello che è stato detto dagli indù su Krishna, dai
buddisti circa Buddha, dai Persiani di Mitra, dagli antichi egizi
su Osiride, dai greci circa Bacco, dai Babilonesi di Baal e dai
siriani di Adonis, è stato anche detto di Gesù (su di lui la pace) da
parte dei cristiani. Solo l'Islam è riuscito a liberare i suoi fedeli
da cosiffatte superstizioni, respingendo la dottrina
dell'incarnazione.
L'Islam, tuttavia, afferma in modo reciso che né Gesù né alcun
altro essere umano può essere Dio. Respinge alquanto
recisamente l'dea che Dio possa essere incarnato o unito ad una
delle Sue creazioni. ''Il Messia, figlio di Maria, non era che un
messaggero. Altri messaggeri erano venuti prima di lui, e sua
madre era una veridica. Eppure entrambi mangiavano cibo.
Guarda come rendiamo evidenti i Nostri segni, quindi
guarda come se ne allontanano''. (Corano 5. 75). Infatti, chi
mangia cibo non può essere un dio, anche se è Gesù o
Muhammad o gli altri profeti (pace e benedizione di Allah su di loro
tutti); perchè tali atti non si addicono alla maestà di Dio.
Molti popoli, qualunque sia la loro primitività, respingono e
rifiutano di ammettere che un messaggero di Allah sia un
essere umano che consumi cibo, come un uomo qualunque. Il
Sacro Corano si rivolge al popolo di Noè e dice dello stesso
Noè: ''Costui non è che un uomo come voi, mangia ciò che
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 59
voi mangiate, e beve ciò voi bevete.''(Corano 23. 33); in altri
luoghi, il Corano riferisce dei beduini analfabeti fra cui è stato
inviato il profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui):
''E dicono: “Ma che Inviato è costui che mangia cibo e
cammina per i mercati?'' (Corano 25. 7). Coloro che
divinizzarono Gesù (su di lui la pace), esagerarono fino a dire che
Allah scese in sé dalle sue altezze e divenne un essere umano
che mangia cibo!! Gloria ad Allah, l'Onnipotente!
La divinità di Gesù viene respinta nel Corano dove leggiamo
:"Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “Allah è il
Messia, figlio di Maria!”. Mentre il Messia disse: “O Figli di
Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore”.
Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli
preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti
non avranno chi li soccorra!"(Corano 5. 72)
A proposito del fatto che Gesù (su di lui la pace) venne
considerato un dio perchè non era nato da genitore, il Corano
afferma: "In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che
Egli creò dalla polvere, poi disse: “Sii” ed egli fu.." (Corano
3. 59); perchè anche Adamo era stato creato da Allah senza
padre nè madre1.
Allah descrive Gesù (su di lui la pace) come un suo profeta puro e
pio, come gli altri profeti, ma sempre come un essere umano. Il
Corano riferisce che Gesù (su di lui la pace) disse fin da neonato di
sé stesso: "[Ma Gesù] disse: “In verità sono un servo di
1 Anche la Bibbia dice a proposito del sacerdote (Malaki Sadeq): (...Egli è senza
padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita...).
(Ebrei 7. 3). Quindi, ci fu qualcuno che lo rese una divinità all'infuori di Allah,
l'Onnipotente ?!
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta"
(Corano19. 30). Negli Atti 3. 13 si dichiara ancora: "Il Dio di
Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha
glorificato il suo servo...". (Nuovo Testamento, Tipografia
Cattolica)
Da tutto quello che abbiamo messo in evidenza nelle pagine
precedenti, si desume che non è solo l'Islam che nega e respinge
la divinità di Gesù (su di lui la pace), ma lo fanno anche i diversi
testi della Bibbia stessa. Da un sondaggio eseguito dal
programma ''Credo'' della T.V. britannica, si ricava che 19
vescovi su 31 vescovi della Chiesa Anglicana hanno detto che
non è obbligatorio per i cristiani credere nella divinità di Gesù (su
di lui la pace). (Cfr. Daily News, 25, giungo, 1984).
La filiazione divina
Questa dottrina, come quelle discusse in precedenza, non è
conforme agli insegnamenti nè alla parola di Gesù (su di lui la
pace). Nella Bibbia, questa stessa espressione è stata usata per
accennare ad Adamo "...Adamo, figlio di Dio." (Luca 3. 38) ed a
molti altri profeti venuti prima di Gesù (su di lui la pace). Nella
Bibbia, Israele, ad esempio, è stato chiamato il "Figlio di Dio", e
anche in uno dei libri di Mosè: "Allora tu dirai al faraone: Dice il
Signore: Israele è il mio figlio primogenito." (Esodo 4. 22 ).
Inoltre, nei Salmi, lo stesso titolo è stato conferito a Davide:
"Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: "Tu sei
mio figlio, io oggi ti ho generato." (Salmi 2. 7). Allo stesso
modo, Salomone è stato chiamato il Figlio di Dio "Egli costruirà
un tempio al mio nome; egli sarà figlio per me e io sarò padre
per lui. Stabilirò il trono del suo regno su Israele per
sempre."(Primo Libro delle Cronache 22. 10).
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 61
Dalle indicazioni precedenti e da molte altre riferite nella
Bibbia, è stato stabilito che la parola "figlio" non significa
veramente altro che la vicinanza ad Allah e il rapporto ad Allah
attraverso il sentimento di amore che Gli si nutre. A tale
riguardo anche Gesù (su di lui la pace) ebbe a dire:"amate i vostri
nemici,... perché siate figli del Padre vostro celeste'' (Matteo 5.
44-45), od anche: "Beati gli operatori di pace, perché saranno
chiamati figli di Dio."(Matteo 5. 9)
Tutti i precedenti versetti non lasciano alcun dubbio sul
significato che Gesù (su di lui la pace) assegna alla parola "figlio".
Pertanto, tenendo conto di tutto ciò, non vi è alcuna
giustificazione per considerare Gesù (su di lui la pace) Figlio di Dio
in un senso unico ed esclusivo come lo concepiscono i cristiani.
Quando Gesù utilizzò l'espressione "Figlio di Dio", intendeva
esattamente lo stesso significato usato in riferimento ad Adamo,
ad Israele, a Davide ed a Salomone. Gesù è stato menzionato
nella Bibbia per 13 volte come "il Figlio di Dio", mentre vi è
stato menzionato per ben 83 altre volte come "il Figlio
dell'uomo."
Il Corano respinge decisamente il dogma della "filiazione": il
Corano è chiarissimo: (Corano 2. 116) ''Dicono: “Allah si è
preso un figlio.” Gloria a Lui!. Egli possiede tutto quello che
è nei cieli e sulla terra. Tutti Gli sono sottomessi". Ancora una
volta, attribuire un figlio ad Allah, l'Onnipotente, corrisponde a
negare e ad annullare la perfezione di Allah; ciò implicherebbe il
Suo bisogno per un altro ed equivarrebbe a commettere nei Suoi
confronti, il peccato di associazione.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Il peccato originale:
Secondo questo dogma Adamo ha peccato quando ha
disubbidito ad Allah mangiando dall'albero proibito, ''l'albero
della conoscenza del bene e del male"!(Genesi 2:17)1. Di
conseguenza, e secondo la teologia cristiana, tutti i discendenti
di Adamo ereditano il suo peccato, il che significa che tutti gli
esseri umani nascono con questo peccato originale; secondo il
cristianesimo, la giustizia di Dio richiede che un prezzo venga
pagato per ogni peccato commesso. In altri termini, Dio non
permetterà nè potrà perdonare o lasciare passare un solo peccato
senza castigo! E secondo la fede cristiana, l'unica cosa che possa
cancellare il peccato è lo spargimento del sangue. Secondo Paolo
"senza spargimento di sangue2 non esiste perdono" (Ebrei 9. 22).
Questo sangue deve però essere perfetto, puro ed incorruttibile.
Così Gesù (su di lui la pace), figlio (presunto) di Allah, effuse il suo
sangue puro, soffrì indescrivibilmente nella sua agonia e infine
morì ripagando così i peccati degli esseri umani. Essendo Lui
Dio infinito, nessuno meglio di Lui, poteva ripagare il prezzo
infinito del peccato degli uomini. Quindi, nessuno potrà salvarsi
se non accetta Gesù come il suo redentore e salvatore.3 Tutti ed
ogni individuo è condannato a soffrire in eterno in Inferno per la
1 È dunque opportuno porre la seguente domanda: come sarebbe punito Adamo
per il suo atto, se egli non sapesse distinguere tra il bene e il male?!
2 Questo contrasta con altri testi che affermano che il perdono può essere con la
farina (Levitico 5:11), con il denaro (Esodo 30. 15) e con l'oro o altre cose
ancora, come in (Numeri 31. 50).
3 (Isaia 43:11)'' Io, io sono il Signore, fuori di me non v`è salvatore.'' Allah solo
è l'Unico Salvatore.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 63
sua natura di peccatore, a meno che accetti l'espiazione fatta da
Gesù a prezzo del proprio sangue dei peccati di tutta l'umanità.
Questo dogma può essere suddiviso in tre parti distinte: (1) Il
peccato originale, (2) la convinzione che la giustizia di Allah
esige che la penitenza del peccato sia pagata con lo spargere del
sangue e (3) la credenza che Gesù (su di lui la pace) abbia pagato
per i peccati degli uomini con la sua morte sulla croce, e che la
salvezza sia solo per coloro che credono nel suo sacrificio1.
Per quanto riguarda la prima parte, il reverendo De Groot nel
suo libro "Insegnamento Cattolico" (p.140) dice: "La Bibbia ci
insegna che il peccato di Adamo si trasferì a tutti gli esseri
umani (tranne la nostra benedetta signora Maria).'' E leggiamo
nella lettera di S. Paolo ai Romani: "Come dunque per la colpa
di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così
anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli
uomini la giustificazione che dà vita'' (Lettera ai Romani 5. 18-
19). Queste parole rendono chiaro che tutti gli esseri umani
ereditano il peccato di Adamo. Come molte altre credenze
cristiane, anche la dottrina del "peccato originale'' non trova
alcun sostegno nelle parole di Gesù (su di lui la pace) o dei profeti
che vennero prima di lui. Tutti i profeti hanno sostenuto che ogni
uomo è responsabile delle proprie azioni, e che i figli non sono
puniti per il peccato dei loro genitori.
1 Se la credenza nella crocifissione di Gesù (su di lui la pace) è l'unico modo di
salvezza dal peccato originale per coloro che vissero nel suo tempo e di coloro
che credono poi in lui, qual è la situazione per i peccatori che erano morti prima
di Gesù (su di lui la pace) e non ebbero mai l'occasione di conoscerlo o di
credere nella crocifissione per essere perdonati anche loro?
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Nessun essere umano nasce con il peccato originale; Gesù
stesso (su di lui la pace) considerava i bambini esseri innocenti e
puri, che non sono nati nel peccato. Questo è evidente da quello
che ha detto: "Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro:
"Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite,
perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi
dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non
entrerà in esso."" (Marco 10. 14-15).
Se consideriamo razionalmente anche questa dottrina,
troviamo che la massima ingiustizia consiste nel condannare
l'intera razza umana per il peccato commesso migliaia di anni fa
dai nostri antenati. Il peccato è una trasgressione volontaria della
legge di Allah o quella del bene e del male. La responsabilità o
la colpa vanno assunte solo dalla persona che ha commesso il
peccato e non dai figli o da altri. Considerare l'essere umano
peccatore sin dalla sua nascita, è infatti, una prova di vero
cinismo. Possiamo immaginare la crudeltà e l'irrazionalità di un
uomo che crede nel dogma del peccato ereditato enunciato da S.
Agostino, secondo il quale tutti i bambini che non sono
battezzati, sono condannati a bruciare perpetuamente nel fuoco
dell'Inferno. Fino a poco tempo fa, in tutto il mondo cristiano, i
neonati che non sono stati battezzati, non venivano sepolti nelle
tombe consacrate (benedette dai sacerdoti), perché erano ritenuti
morti portando il "peccato originale."
L'Islam condanna il dogma del peccato originale e considera i
bambini puri e senza peccato sin dalla loro nascita. Nell'Islam il
peccato, non è ereditario, ma si acquisisce operando quello che
la religione ci vieta di fare o tralasciando di eseguire quello che
Allah ci invita ad operare.
La seconda parte della dottrina cristiana dell'Espiazione
considera che la giustizia di Dio richiede che un prezzo sia
pagato per il peccato originale come per tutti gli altri seguenti
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 65
peccati dell'uomo. Se Dio perdonasse a un peccatore, se
lasciasse il suo peccato senza punizione, equivarrebbe alla
negazione della giustizia di Dio. Il reverendo W. Goldsack nel
suo libro L'Espiazione, (p. 5) scrive a questo proposito:
"Dovrebbe essere chiaro a tutti come la luce del giorno, che Dio
non può trasgredire la propria legge: Egli non può perdonare a
un peccatore senza prima imporgli un adeguato castigo. Infatti,
se Egli lo facesse, chi potrebbe considerarLo "Giusto" ed
''Equo"".
Questa opinione dimostra nell'autore una completa ignoranza
della natura di Allah. Allah non è, infatti, solo un giudice o un
semplice monarca. Allah, l'Onnipotente, è come lo descrive il
Corano: ''il Compassionevole, il Misericordioso, Re del
Giorno del Giudizio." Egli, non è solo il Giusto, ma è anche il
Misericordioso. Egli "è il più Misericordioso dei
Misericordiosi." Nel Corano, in un racconto sul profeta
Giuseppe (su di lui la pace), Allah dice: "Disse: “Oggi non subirete
nessun rimprovero! Che Allah vi perdoni, Egli è il più
misericordioso dei misericordiosi" (Corano 12. 92).
Se Allah sa che l'uomo si è sinceramente pentito e desidera
veramente vincere il male che porta dentro, Allah, l'Onnipotente
può perdonargli tutti gli errori fatti e tutti i peccati che ha
commesso. Dopo tutto, l'unico motivo della punizione la
prevenzione del male, il suo scopo finale è quello di portare il
peccatore alla virtù e alla retta via. Quindi, punire una persona
per i peccati comessi in passato, punirla anche dopo che ha
dimostrato di essersi pentita e di aver ripreso la retta via, è un
segno di vendetta feroce, non di giustizia. Perdonare ad una
persona dopo averla castigata, o infliggere una punizione ad una
persona che non ha commesso nessun peccato, non è e non va
considerato un atto di perdono, nè un'opera di giustizia
ragionevole.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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Allah che noi adoriamo è Allah Clemente e Misericordioso.
Se Egli prescrive una legge e ci chiede di obbedirGli non lo fa
per un Suo vantaggio proprio, ma a beneficio dell'umanità. E se
Egli punisce un uomo per le sue debolezze e peccati, non è per
Sua soddisfazione o compenso, come proclama il dogma
cristiano, ma è nello scopo di sconfiggere il male e purificare il
peccatore. Allah perdona le colpe e i peccati di tutti coloro che si
sono pentiti e si sono allontanati dal peccato e hanno preso la via
corretta della virtù. A questi,Allah perdona senza doverli punire
nè punire altri al loro posto o a loro nome, e questo non è
contrario alla Giustizia di Allah. Perciò, Allah dice nel Corano:
"...Il vostro Signore si è imposto la misericordia. Quanto a
chi di voi commette il male per ignoranza e poi si pente e si
corregge, in verità Allah è perdonatore, misericordioso”.".
(Corano 6. 54).
La terza parte del dogma cristiano dell'Espiazione afferma
che Gesù (su di lui la pace) ha pagato con la sua morte sulla croce la
pena per il peccato originale e per gli altri peccati degli uomini;
e che la salvezza non può essere ottenuta senza la fede nella
potenza salvifica del sangue di Gesù (su di lui la pace). A tale
riguardo il sacerdote J.F. De Groot scrive nel suo libro
"L'insegnamento cattolico", (p.162): "Poiché Gesù Cristo, Dio e
uomo, prese su di sé i nostri peccati per espiarli tutti e soddisfare
Dio realizzando così la giustizia divina, egli è stato di
conseguenza, il mediatore tra Dio e l'uomo.". Questo dogma non
solo rinnega la misericordia di Allah, ma anche la Sua Giustizia.
Richiedere il prezzo del sangue per perdonare i peccati degli
uomini, è una dimostrazione di una completa mancanza di pietà
e misericordia1, e punire un uomo che non è colpevole per i
1 A questo punto mi chiedo, come altri, per la salvezza dal peccato originale di
Adamo, non furono sufficienti il suo rimorso, il suo pentimento, la sua partenza
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 67
peccati altrui equivale che se lo voglia o no, alla massima
ingiustizia. I cristiani considerano che Gesù ha subito
volontariamente la morte in penitenza dei peccati dell'umanità.
A tale proposito, la risposta dell'Islam è come segue:
1- É stato provato che la dottrina della crocefissione di Gesù
(su di lui la pace) per espiazione del peccato originale non ha nessun
fondamento. L'idea che il peccato di Adamo è stato trasmesso ai
suoi figli è in contraddizione con i versetti del Vecchio
Testamento i quali secondo la Bibbia affermano che Gesù è
venuto non per distruggere, ma per realizzare: "Non si
metteranno a morte i padri per colpa dei figli, né si metteranno a
morte i figli per colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per
il proprio peccato" (Deuteronomio 24. 16). E anche ''Colui che
ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità
del padre, né il padre l'iniquità del figlio.'' (Ezechiele 18. 20). E
ancora ''e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.'' (Matteo 16.
27), il che è concorde con i seguenti versetti del Santo Corano:
''Che nessuno porterà il fardello di un altro,e che invero,
l'uomo non ottiene che il [frutto dei] suoi sforzi; e che il suo
sforzo gli sarà presentato [nel Giorno del Giudizio]'' (Corano
53. 38-40).
2- Adamo ed Eva, dopo aver mangiato dall'albero, vissero per
ben 930 anni come si afferma nella (Genesi 5. 5): ''L'intera vita
di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì.''; ciò è in
contraddizione con i versetti dellla stessa Genesi che affermano:
''perché, il giorno che ne mangiassi, tu ne moriresti" (Genesi 2.
17). Il che indica che Adamo si era ritratto dal suo peccato, se ne
dal paradiso, le inondazioni ed i numerosi sacrifici compiuti per Dio? Poi, non si
dice nulla degli altri peccati che sono più terribili di quello di Adamo che solo
mangiò dell'albero? E perchè questo mistero circa la salvezza rimase sconosciuto
a tutti i profeti, finchè vennne scoperto solo dalla Chiesa?!
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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pentì rivolgendosi ad Allah il Quale gli perdonò, come risulta da
Ezechiele: 18:21-22 ''Ma se il malvagio1 si ritrae da tutti i
peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce
con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle
colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha
praticata.'' Questo significa che egli non lasciò l'eredità del suo
peccato ai suoi figli, e quindi che il perdono non esigeva la
morte di Gesù (su di lui la pace) come penitenza e espiazione.
Questo è anche coerente con il Corano che afferma: ''Adamo
disobbedì al suo Signore e si traviò. Lo scelse poi il suo
Signore, accolse il suo pentimento e lo guidò'' (Corano20.
121-122).
3- Storicamente non è corretto dire che Gesù (su di lui la pace)
venne per morire volontariamente e deliberatamente per i peccati
degli uomini. Leggiamo nella Bibbia che egli non voleva morire
sulla croce. Quando ha saputo che i suoi nemici stavano
complottando per ucciderlo, dichiarò che la sua "anima è
estremamente triste fino alla morte" (Marco 14. 34); poi pregò
Allah dicendo: "Abbà, Padre! Tutto è possibile per Te, allontana
da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi
Tu". (Marco 14. 36). )cme chiese ai suoi discepoli di andare a
munirsi di spade e di vegliare su di lui a proteggerlo dai nemici
(Luca 22: 36).
4- La Bibbia ci indica anche che il crocefisso gridò durante il
supplizio dicendo: "Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa:
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Marco 15. 34).
Tali grida disperate(se ammettiamo che tutto fosse accaduto)
dimostrano da una parte, che il crocefisso non era disposto a
morire sulla croce. Dall'altra, che il crocefisso poteva anche non
1Come dovrebbe essere, invece, la situazione nel caso di un buon peccatore come
Adamo (su di lui la pace); non è giusto accettare la sua penitenza?
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 69
corrispondere a Gesù Cristo (su di lui la pace), perchè parole tali,
non potevano addirsi ad un profeta, ed ancora meno a quello che
viene considerato Dio stesso, da parte dei cristiani.
5- Secondo (Marco14. 50) la crocefissione non è stata vista da
nessuno dei discepoli di Gesù (su di lui la pace), perché tutti lo
avevano abbandonato ed erano fuggiti1! Così come era normale
che non lo vedesse nessuno di coloro che scrissero i Vangeli e le
Epistole; vale a dire che le loro narrazioni non erano quelle da
testimoni oculari, ed ancora meno da testimoni affidabili. Tutto
ciò ci porta a dubitare fortemente delle fonti storiche di queste
narrazioni, specialmente perchè i Vangeli sono differenti in
numerisissimi dettagli riguardo alla crocefissione, dal suo inizio
alla sua fine.
6- L'idea dello spargimento di sangue necessario per placare
l'ira di Allah è stata integrata nel cristianesimo attraverso
l'immagine primitiva di Dio, raffigurato come un demone
onnipotente. Ma non si trova nessun rapporto tra il peccato e il
sangue. Quello che è indispensabile per cancellare il peccato non
è il sangue, bensì il sincero pentimento, il rimorso, la persistente
lotta contro il male e le cattive inclinazioni nello scopo di
compiere la volontà di Allah, come ci è stata rivelata da Allah
attraverso i Suoi profeti. Inoltre, quando a Gesù (su di lui la pace) è
stato richiesto il modo con cui i fedeli avrebbero potuto ottenere
la vita eterna, la sua risposta non fu quella di credere in lui come
1 La necessità di avere buone intenzioni nei confronti dei discepoli (che Allah sia
soddisfatto di loro) di Gesù, ci spinge ad optare per una delle due situazioni
seguenti: o diciamo che questi versetti sono manomessi e falsificati, o diciamo
invece, che i discepoli abbandonarono l'arrestato e fuggirono, dopo aver saputo
che non si trattava di Gesù (su di lui la pace), ma si trattava invece di un'altra
persona a lui identica.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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il salvatore che aveva sparto il proprio sangue ; la sua risposta è
stata invece: "Se vuoi entrare nella vita, osserva i
comandamenti." (Matteo 19. 17) Il che equivale alla necessità di
osservare la sciaria.
Il regime di salvezza cristiana non è solo moralmente e
razionalmente senza fondamenti ma anche senza prova in
rapporto alle parole di Gesù (su di lui la pace). Si può dire che Gesù
(su di lui la pace) con i suoi insegnamenti venne a far loro da
esempio e a condurli sulla retta via di Allah; non è venuto per
morire sulla croce per salvarli, o per offrire il suo sangue in
compenso del perdono dei loro peccati. Egli venne anche per
invitare i peccatori a pentirsi, e questo è stato il compito anche
degli altri profeti, in tutte le epoche. Gesù (su di lui la pace) non ha
detto che era venuto per espiare il peccato, ma per invitare al
pentimento, come in (Matteo 4. 17): ''Da allora Gesù cominciò a
predicare e a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è
vicino."
Dispiace davvero che la Bibbia vada alle estreme nei confronti
di Gesù (su di lui la pace) facendone una maledizione e
insultandolo, come disse Paolo: ''Cristo ci ha riscattati dalla
maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per
noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno''. (Galati 3.
13)
Ancora una volta, il cristianesimo ha adottato la dottrina dell'
espiazione riprendendola dalle antiche religioni pagane. Secondo
Arthur Findley nel suo libro "La Roccia della Verità" (p. 45),
sono 16 gli uomini che sono stati considerati dai loro popoli
come divinità, perchè avevano cercato la loro salvezza, tra cui e
a titolo di esempio: l'egiziano Osiride (1700 a.C.), il babilonese
Baal (1200 a.C.), l'indù Krishna (1000 a.C.), il tibetano Andra
(725 a.C.), il cinese Budda (560, a.C.) e il persiano Mitra (400
a.C.), ecc.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 71
Il dogma dell'espiazione non è solo un insulto al pensiero
razionale e alla logica, ma incoraggia la gente ad abbandonare le
opere buone ed a fare il male: l'omicidio, il furto, lo stupro,
l'adulterio, ecc. Infatti, Paolo ha sottovalutato l'importanza dei
comandamenti predicati da Gesù; infatti disse: "Noi riteniamo
che l'uomo è giustificato dalla fede indipendentemente dalle
opere della legge.'' (Romani 3. 28). Ha perfino dichiarato che
Abramo non è stato aiutato dal suo atto ''...Se infatti Abramo è
stato giustificato per le opere...'' (Romani 4. 2). Così egli
restrinse il concetto di salvezza che divenne e accessibile solo a
coloro che credono nella crocefissione. In quale situazione si
sarebbe trovata l'umanità se avesse creduto in cosiffatto
concetto? La risposta all'affermazione di Paolo si trova nelle
stesse parole di Gesù (su di lui la pace): "Chi dunque trasgredirà uno
solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a
fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi
invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato
grande nel regno dei cieli.''. (Matteo 5. 19)
L'Islam respinge in modo categorico il dogma dell'espiazione.
Considera che il perdono dei peccati non può ottenersi con la
sofferenza e il sacrificio di un'altra persona, ma solo con la
grazia di Allah, attraverso il nostro pentimento sincero, i nostri
continui sforzi intenti ad evitare il male e volti ad operare il
bene. E se accade che i peccati commessi sono in violazione dei
diritti degli altri, tali diritti vanno restituiti ai loro proprietari
legittimi, dai quali si è nell'obbligo di chiedere scusa e perdono.
L'Islam promette la salvezza a tutti coloro che credono che
non vi è altro Dio che Allah, coloro che operano il bene:
"Invece coloro che sottomettono ad Allah il loro volto e
compiono il bene, avranno la ricompensa presso il loro
Signore, non avranno nulla da temere e non saranno
afflitti."(Corano 2. 112). Allah dice ancora: "Chi spera di
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam
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incontrare il suo Signore compia il bene e nell'adorazione
non associ alcuno al suo Signore”." (Corano 18. 110).
Tra quello che è in concordanza con l'Islam e con gli
insegnamenti di Gesù (su di lui la pace) troviamo la lettera di
Giacomo (2. 14-17) "A che giova, fratelli miei, se uno dice di
avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può
salvarlo?...Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se
stessa."
L'Islam è la religione del monoteismo e dei profeti.
Un'analisi imparziale delle suddette dottrine cristiane, può
portare solo alla conclusione che esse non sono razionali e che
non sono neanche in conformità con gli insegnamenti dello
stesso Gesù (su di lui la pace). E' sufficiente sapere che, durante gli
anni immediatamente successivi all'ascesa di Gesù (su di lui la pace)
al cielo, nessuno dei suoi seguaci lo considerava altro che un
profeta di Allah. Le dottrine precedentemente menzionate sono
state integrate nel cristianesimo molti anni dopo: e ciò è una
chiara indicazione che i fondamenti del cristianesimo hanno
subito una seria deviazione rispetto al messaggio originale di
Gesù (su di lui la pace) e a quello di tutti gli altri profeti prima di
lui.
Adorare solo Allah credendo nella Sua Unicità è la base e la
regola per tutta l'umanità, mentre la miscredenza e
l'associazione, ovvero "scirk", sono elementi totalmente nuovi.
Sappiamo che dopo Adamo (su di lui la pace) per dieci secoli, gli
uomini adoravano Allah, l'Unico. La miscredenza, "scirk"
compare solo all'epoca di Noè, quando il rispetto per i defunti
antenati divenne eccessivo, quando si giunse a considerarli
divinità che potevano o dovevano perciò intercedere presso Dio
a favore dei vivi. Allah inviò allora il profeta Noè (su di lui la pace)
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 73
per ripristinare la corretta adorazione e credenza nell'Unicità
divina. Da quell'epoca, fino all'epoca di Muhammad (pace e
benedizione di Allah su di lui), Allah ha inviato ininterrottamente
messaggeri a tutte le nazioni per richiamarle al culto corretto di
Allah, l'Unico, unico Creatore dei cieli, della terra e
dell'Universo intero. In verità, anche i politeisti sapevano,
sentivano istintivamente1 che Allah esisteva e nelle loro menti
non c'era alcun dubbio che questa era una verità stabile. Molti di
loro adoravano Allah correttamente; altri optavano invece per un
comportamento diverso; hanno creato mediatori tra loro ed
Allah. Così i profeti sono stati mandati per correggere, rettificare
questa pratica. Tutti i profeti iniziavano la loro missione
invitando la loro gente ad adorare Allah Unico: ''O popolo mio,
disse, adorate Allah. Per voi non c’è altro Dio che Lui”''
(Corano7. 65), ''Ad ogni comunità inviammo un profeta [che
dicesse]: “Adorate Allah e fuggite gli idoli !''(Corano 16. 36),
''Non inviammo prima di te nessun messaggero senza
rivelargli: “Non c'è altro dio che Me. AdorateMi!” (Corano
21. 25).
1 Il politeismo e l'ateismo si sono diffusi solo nei secoli diciottesimo e
diciannovesimo, per diversi motivi, tra cui: l'ingiustizia da parte della Chiesa
cristiana, che sottomette i popoli, umiliandoli e sfruttandoli in nome della
religione. Oltre alla corruzione del cristianesimo, la sua irrazionalità che
contrastava con la logica e con le esigenze istintive dell'essere umano, la
diffusione della scienza e dell'industria dopo un periodo lungo in cui la Chiesa
combatteva la scienza e gli scienziati. Tutto ciò fa che la gente si ribelli alla
religione e si appassioni invece del mondo materiale. A ciò si aggiunge la
tendenza naturale umana verso i desideri ed i piaceri e il rifiuto delle restrizioni e
regolamenti che disciplinano gli istinti; infine, la mancanza di figure esemplari
che mostrassero e indicassero il valore e l'importanza della religione e dei suoi
insegnamenti che in verità coprono tutti gli aspetti della vita.
Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam