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Il mio grande amore per Gesù


(su di lui la pace)


mi ha portato all'Islam


di:


Simone Alfredo Caraballo


con il contributo di


I. Introduzione


Sono nato e cresciuto come cattolico, e ciò mi ha indotto a


credere che il cattolicesimo fosse assolutamente l'unica vera


religione, che il giudaismo fosse solo una preparazione per il


cristianesimo e che tutte le altre religioni, di conseguenza,


fossero false. Dell'Islam, ho sentito parlare per la prima volta


solo nel 1978. Ho saputo in quel tempo che i musulmani


credevano nella divina origine del cristianesimo e del giudaismo


e che il Corano afferma che Allah inviò i profeti a tutti i popoli


della terra al fine di condurre gli esseri umani alla via della


verità e del bene.


Al fine di imprimere in modo indelebile il messaggio


cristiano nelle profondità della coscienza dei giovani, la Chiesa


cattolica ha messo a punto un piano che – se venisse applicato


sin dall' infanzia - avrebbe una probabilità molto alta che venga


sempre osservato e che abbia una profonda influenza sui


comportamenti delle persone per tutta la loro vita. In questo


schema, la figura principale che domina è quella di Gesù (su di lui


la pace) dalla sua nascita, presumibilmente nel mese di dicembre,


fino alla sua cosiddetta crocifissione a Pasqua. Tutto ciò non


esisteva per secoli, anche dopo che Gesù (su di lui la pace) fosse


scomparso, ma sono riti ed eventi che sono stati introdotti in


seguito dagli uomini, e non sono riferiti dalla divina Rivelazione.


Come al solito secondo la tradizione in Venezuela, il 24


dicembre a mezzanotte, aspettavo l'arrivo di Gesù (su di lui la pace)


che mi portasse i doni che avevo chiesto nella mia lettera


annuale di desideri. Essendo di una famiglia povera con tanti


fratelli e sorelle, era molto difficile per "Gesù Bambino"


portarmi tutto quello che avevo chiesto.


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Certe volte rimanevo perplesso, e pensavo come mai Gesù (su


di lui la pace), colui che eseguì tanti miracoli –secondo quello che


avevo imparato dai preti e dalle suore- non era poi in grado di


portarmi un triciclo, e mi domandavo se era più facile per lui


risuscitare i morti. Così, per diversi anni, "Gesù Bambino" mi


lasciava deluso.


Nel tempo stesso, quando si stava avvicinando la Pasqua,


usavo guardare le puntate televisive che raccontavano di Gesù


(su di lui la pace) e di come fu maltrattato fino al momento in cui


venne appeso su una croce, crocifisso e morì. Mi veniva voglia


di penetrare nell'apparecchio della TV ad aiutarlo in qualche


modo; quante volte ho chiesto a Dio di aiutarlo e di non lasciare


così che Suo ''figlio'' venisse crocifisso! La situazione finiva


sempre allo stesso modo: lasciavo la TV, andavo via a


nascondermi di modo che nessuno mi vedesse e mi mettevo a


piangere. Era perché "gli uomini non piangono", come mi era


stato insegnato.


Non ho potuto capire il motivo per cui tali crudeltà erano


state commesse nei confronti d'un uomo buono come Gesù (su di


lui la pace). Per me, questo incidente è stato proprio il motivo che


ha provocato la crescita d'un amore così profondo per questo


grande profeta di Allah. Per gli altri bambini, invece, forse i


giocattoli che ottenevano a Natale, quando le loro lettere di


desideri venivano esaudite, suscitavano e consolidavano il loro


affetto verso Gesù.


In ogni modo, se l'obiettivo della Chiesa fosse proprio quello


di infondere dentro di noi un sentimento di venerazione e di


sacralità per Gesù (su di lui la pace), nel mio caso ci è riuscita


pienamente. Ho imparato ad amare Gesù (su di lui la pace) più dei


miei genitori.


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Tuttavia, da quando ero bambino, ho iniziato a mettere in


discussione il potere di Dio. Il concetto che avevo avuto di Dio


era quello che Egli è in grado di fare tutto quello che vuole. Lui


aveva creato l'universo, la terra, il sole, la luna, le stelle, e gli


esseri umani. Mi sono chiesto, poi, del motivo per cui Dio non


potè salvare Gesù (su di lui la pace) dalla morte sulla croce?! Una


volta proprio al fine di risolvere questo dilemma, ho scalato un


muretto nel cortile di casa mia, e mi sono rivolto ad Allah


dicendo: "Se Sei davvero così potente, e puoi fare tutto quello


che Ti piace, fammi allora volare quando salto da questo muro;


altrimenti, io non crederò che Sei così potente, perché Tu non sei


riuscito a salvare Gesù dalla croce." Per fortuna il muro non era


poi così alto e naturalmente, sono caduto per terra. Ad ogni


nuovo tentativo di volare diventavo sempre più convinto che Dio


non poteva fare tutto. Era allora l'ingenua e semplicissima analisi


infantile di quello che a me era accaduto!


All'inizio degli studi secondari, i genitori mi hanno permesso


di lavorare come assistente ad un vecchio fotografo; lo


accompagavo in molti luoghi. Questo fotografo ed amico era un


famoso praticante di stregoneria. Dovunque noi andassimo,


molti dei suoi clienti soprattutto le ragazze gli chiedevano degli


eventi che loro sarebbero accaduti in futuro. Per questo l'uomo


era solito fumare tabacco marrone. Quando al tabacco che


veniva consumato stava per cadere a terra la cenere, egli


cominciava a "rivelare i misteri" ai suoi clienti. Dal fotografo ho


anche appreso che induceva in ipnosi i suoi clienti, al fine di


venire a conoscenza dei loro segreti.


Tutte queste esperienze si sono ammucchiate nella mia


coscienza sin dalla più tenera età. Nel tempo stesso, i miei


genitori frequentavano un centro specializzato in parapsicologia.


Li ho accompagnati molte volte per curiosità e, in questo centro,


ho infatti capito il significato di concetti come la meditazione,


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che cosa sono gli spiriti, in che cosa consiste essere impossessati


da Satana quello che mi è sembrato essere il discorso dei morti


con i vivi1...ecc


Là ho imparato a pregare due volte al giorno in un piccolo


altare che mio padre aveva costruito con molta cura e dedizione.


Mio padre aveva un libro che spesso leggeva, dal titolo "La vita


di Gesù, dettata da lui stesso." Ad una delle riunioni nel detto


centro a cui ero presente, il cerimoniere mi offrì un talismano


che a suo dire mi aveva preparato apposta, per procurarmi


protezione; così da quel giorno, prendevo il talismano dovunque


andavo.


Intanto non smettevo di pensare alla crocefissione di Gesù (su


di lui la pace). Una volta, mio padre mi ha detto che, secondo quel


libro che stava leggendo, Gesù (su di lui la pace) era anche andato


in viaggio in altri luoghi, lontano da Gerusalemme. Quella


notizia mi ha infuso un po' di ottimismo circa la questione che


mi ponevo sulla crocefissione.


Appena ho finito gli studi secondari, mi è stata offerta una


borsa di studio che mi permetteva di partire per conseguire la


laurea in ingegneria negli Stati Uniti d'America; ho accolto


quella opportunità con grande gioia.


1 In realtà, i morti non parlano ai vivi. Anzi, sono i diavoli che imitano la voce


dei morti, e comunicano così attraverso i vivi. D'altro canto, recitare il Corano, le


suppliche ed i detti del profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah su di


lui) ha un effetto immmediato nell'allontanare tutti gli spiriti maligni. In


principio qualsiasi musulmano è in grado di recitare il Coranototalmente o in


parte, e quindi di sbarazzarsi dei maligni senza mediazione di nessuno. Quanto a


coloro che pretendono di poter scacciare i demoni invocando altri che Allah o


utilizzando la Bibbia, in verità agiscono in accordo con i demoni che abitano le


persone indemoniate o utilizzano per scacciarli un altro gruppo di demoni.


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Prima di partire per gli Stati Uniti nel 1977, ho purtroppo


avuto un'esperienza che negativamente ha influito sulla mia fede


di cristiano. Ho assistito un giorno a due cristiani che


soccorrevano un uomo che per strada all'improvviso, ha avuto


un attacco di epilessia. Dopo che lo hanno soccorso, hanno però


frugato nel suo portafogli e gli hanno sottratto dei soldi.1


Malgrado che singoli atti come questo non vanno in nessun


modo considerati indicativi o rappresentativi della validità o


meno di una religione, l'incidente in sè mi ha proprio


profondamente colpito. A molte persone tale fatto sarebbe parso


insignificante; non a me, che ebbi una volta a vedere come mio


fratello fu severamente punito dal padre, perchè tornò un giorno


a casa con in mano l'equivalente di un quarto di dollaro trovato


per strada, ma che non ebbe poi la possibilità di darne una


soddisfacente spiegazione.


1 Alcuni testi della Sacra Bibbia vietano in modo esplicito il furto ed altre


malvagità, come viene menzionato nei dieci Comandamenti. "Dio allora


pronunciò tutte queste parole: "Io sono il Signore, tuo Dio, …non avrai altri dei


di fronte a me…Non ti farai idolo né immagine alcuna…Non ti prostrerai


davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, Non


pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio .Onora tuo padre e tua


madre...Non uccidere. Non commettere adulterio. Non rubare….Non


pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo….Non desiderare la casa


del tuo próximo…non desiderare la moglie del tuo prossimo, né alcuna cosa che


appartenga al tuo próssimo." (Esodo 20 1-17) Detti comandamenti vanno


considerati parte integrante dei testi Sacri che concordano con il Santo Corano.


Ma la loro influenza è decrescente per l'esistenza di altri testi nella stessa Bibbia


che li contraddicono e invitano al contrario. Gloria ad Allah che ha ovviato a


rivelare il Suo ultimo Libro, il Corano, che subentra e supera ogni altra


rivelazione precedente.


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II. La mia esperienza negli Stati Uniti d'America


Nel 1977, sono arrivato negli Stati Uniti d'America per


cominciare gli studi all'università. All'inizio, mi sono iscritto ad


una scuola per imparare l'inglese, dove ho incontrato molte


persone di fede diversa, provenienti da varie parti del mondo. A


Seattle, a Washington, un giovane musulmano frequentava la


stessa mia scuola e condividevamo la stanza; era là per


conseguire il Master. Il suo nome era Fouad. Un giorno, Fouad


mi ha chiesto se poteva fare le sue preghiere in camera. Gli ho


detto che a me non importava. Quello che è accaduto, mi ha


veramente sorpreso; era la prima volta che vedevo pregare un


musulmano. Egli si era lavato le mani, si era risciacquato la


bocca, si era lavato il volto e le braccia1 il tutto nel piccolo


lavandino della nostra camera.


Era la prima volta, che vedevo uno lavarsi i piedi in un


lavandino fatto per lavarsi le mani e il volto. Dopo di che, ho


osservato la sequenza dei movimenti e rituali della sua


1 L'Islam assegna grande importanza alla questione della pulizia; pulizia del


vestito, del corpo, del luogo, oltre all'abluzione che è un requisito per la validità


stessa della preghiera. L'abluzione è anche raccomandata prima di recitare il


Sacro Corano e prima di coricarsi. Lavarsi il corpo interamente è un obbligo


anche dopo il rapporto sessuale, e prima della preghiera in comune del venerdì.


Altri atti di pulizia e purificazione, come tenere pulita la bocca, i denti con il


siwak, la rifilatura delle unghie, radersi il pelo del pube e delle ascelle,i baffi,


profumarsi, rimettere in ordine i luoghi dove si vive, rimuovere gli oggetti nocivi


buttati per strada, mantenere puliti i luoghi ed i servizi pubblici o quelli privati,


come l'acqua, le strade o i luoghi ombrosi:tutti questi atti sono raccomandati ai


fedeli musulmani. L'Islam raccomanda inoltre di evitare ogni tipo di sporcizia,


di non consumare carne di animali che s'alimentano di sporcizie. L'Islam


considera questi atti di purificazione necessari per conquistare la grazia di Allah.


Insomma su questo piano, l'Islam è imparagonabilmente la religione della pulizia


del corpo e della purificazione dell'anima.


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preghiera. Si alzava, si inginocchiava e si prostrava. Questo


modo di pregare mi faceva ricordare che, in chiesa, noi ci


limitiamo ad inginocchiarci e a pregare; quello che faceva


Fouad era per me diverso. Poco tempo dopo, Fouad si è


trasferito in un altro luogo, e per molto tempo non ho visto così


da vicino un altro musulmano svolgere la sua preghiera.


Alla scuola inglese, durante la pausa, gli studenti di diversi


paesi si incontravano e discutevano di tanti e vari argomenti.


Ricordo una volta che abbiamo parlato dell'origine della


diversità delle religioni e delle preghiere. Ricordo che a un certo


momento ho detto: "il modo con cui voi pregate è quello che


avete ereditato dai vostri antenati". Poi ho proseguito


affermando che i loro antenati osservavano il culto del sole e


delle stelle, e che quella era diventata una tradizione che le


generazioni si sono tramandate fino ad oggi. Ricordo anche che


iniziai a nutrire dubbi circa l'origine di Dio e della fede in Dio.


Tuttavia, a causa delle mie profonde convinzioni di fede


cristiana non sono mai diventato ateo.


Un giorno, durante una visita in una moschea, ho osservato


molte persone che pregavano nello stesso modo che avevo visto


in precedenza, con cui Fouad pregava. Malgrado il freddo del


pavimento, tutti i presenti nella moschea erano seduti ed attenti,


il che mi incoraggiò a dare ascolto anch'io a tutto quello che


l'imam diceva. L' imam era di nome Jamil Abdul-Razzaq, ed era


originario dell'Iraq. Egli parlava in inglese e trattava della


maldicenza; mi ricordo che parlava con una voce acuta dal tono


emozionato. Parlava guardando fisso i presenti, come se ognuno


di loro potesse essere un pericoloso maldicente. L'obiettivo


dell'imam era a mio parere di far coinvolgere tutti in modo che i


presenti si sentissero tutti colpevoli di maldicenza per


pentirsene.


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Nello stesso giorno, ho ricevuto una busta che conteneva libri e


documenti di propaganda islamica. Tra quegli scritti c'erano degli


studi comparativi tra l'Islam e il Cristianesimo. Misi molto tempo


per leggerli tutti, perchè ero ancora ai miei inizi all'Università dello


Stato di Oklahoma. É stato attraverso questi studi comparati che ho


appreso che l'Islam e il messaggio di Gesù (su di lui la pace) sono


entrambi rivelazioni da Allah. Gesù (su di lui la pace) afferma che il


messaggio che porta non era il suo, ma era quello di Allah: "Perché


io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, Egli stesso


mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare." (Giovanni12.49).


Allo stesso modo, ciò che il profeta Muhammad1 (su di lui la pace)


ha trasmesso all'umanità, era una rivelazione da Allah, tramite


Gabriele: "In verità esso è davvero ciò che il Signore dei mondi ha


rivelato, è sceso con esso lo Spirito fedele, sul cuore tuo, affinché tu


fossi un ammonitore"(Corano 26: l92-194)


Pertanto, la verità di ogni religione e della sua origine divina


dipende in larga misura dalla precisione con la quale la rivelazione


originale da parte di Allah venne conservata e trasmessa all'umanità.


Il grado di deviazione e di incertezza dipende dalla precisione con


cui ogni parola rivelatasi ai profeti venne poi trasmessa agli altri


esseri umani. Se quelle parole non sono state riferite con fedeltà ed


esattezza, se hanno subito alterazioni è molto probabile che


l'essenza del messaggio originale sia per sempre perduta. Perciò, se


vogliamo procedere ad una valutazione equa ed imparziale, è


indispensabile determinare a che punto i Vangeli originali e il


Sacro Corano sono stati tenuti al riparo da falsificazioni, aggiunte o


rimozioni. Dio voglia dunque, che il presente scritto che costituisce


un esame comparativo tra l'islam e il cristianesimo, possa


efficacemente contribuire ad illuminare la via del cortese lettore e


di tutti quelli che sono alla ricerca della vera religione.


1 Per il nome del Profeta abbiamo usato l'originale arabo Muhammad anziché la


traduzione italiana Maometto. (Nota del traduttore)


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III. I Vangeli


I quattro più noti Vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni


si trovano nel Nuovo Testamento della Bibbia. Essi furono scritti


tra gli anni 70 e 115 d.C., vale a dire decine d'anni dopo che


Gesù (su di lui la pace) era scomparso, sulla base di documenti che


erano interamente perduti. ''Il Vangelo secondo Marco'' è il


primo ed è stato scritto a Roma, almeno quarant'anni dopo la


scomparsa di Gesù (su di lui la pace). ''Il Vangelo secondo Matteo''


è stato scritto in lingua greca circa novant'anni dopo la morte di


Cristo. ''Il Vangelo secondo Luca'' è stato scritto in lingua greca


circa 80 anni dopo Cristo. Questi tre sono chiamati Vangeli


sinottici, perché provengono tutti dagli stessi documenti persi. ''Il


Vangelo secondo Giovanni''1, d'altro canto, ha profonde


differenze con quelli sinottici. Ed è in questo vangelo di


Giovanni che sono state dichiarate la preesistenza e la divinità di


Gesù (su di lui la pace), anche se questo non sia mai stato


confermato da Gesù stesso. Questo Vangelo è stato scritto tra gli


anni 110 e 115 dopo Cristo.


I Vangeli sono stati composti dopo che i primi seguaci di


Gesù (su di lui la pace) si siano già divisi in varie sette ed è certo


che sono stati scritti nello scopo di rispecchiare la concezione


delle esigenze concrete della comunità. Sebbene fonti


tradizionali fossero state utilizzate per la loro redazione, non


sono stati oggetto della cura necessaria a preservare il loro


contenuto originale dalle aggiunte, dalle soppressioni e dalle


altre forme di corruzione. In fatti il loro contenuto mirava ad


esprimere gli interessi personali dei loro autori. Ciò è stato


1 Questo Giovanni non è uno dei discepoli di Gesù. Secondo l'Enciclopedia


Britannica –alla redazione della quale hanno partecipato 500 dei teologi cristiani-


"Il Vangelo secondo Giovanni è sicuramente e senza dubbio una montatura....".


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confermato da fonti1 cristiane, dopo che il Corano lo ha


affermato ormai da e durante più di quattordici secoli.


Va anche notato che questi quattro Vangeli non sono gli


unici documenti che sono stati scritti nei secoli successivi alla


scomparsa di Gesù (su di lui la pace); ci sono stati molti altri


vangeli, come ad esempio: "Il Vangelo secondo gli Ebrei" che


era un documento scritto nella stessa lingua parlata da Gesù, ed è


stato utilizzato dai nazareni che negavano la divinità di Gesù e lo


consideravano solo uno tra i grandi profeti di Dio. C'era anche il


Vangelo secondo Giacobbe, il Vangelo secondo Pietro, il


Vangelo secondo Tommaso, il Vangelo secondo Filippo, il


Vangelo secondo Barnabeo. Nel quarto secolo d.C., i Vangeli


secondo Marco, Matteo, Luca e Giovanni sono stati inclusi nel


corpus principale del testo biblico e la Chiesa dichiarò testi


eretici tutto il resto degli altri documenti.


Tuttavia, altre modifiche sono state fatte sui contenuti di


questi stessi Vangeli, i testi dei quali sono stati tante volte


ritoccati se non falsificati. Tutto questo dimostra l'incontestabile


operazione di corruzione che questi libri hanno dovuto subire.


Fino ad oggi, ogni tanto, ci troviamo di fronte agli stessi Vangeli


ma con nuovi testi, diversi da quelli già conosciuti. Si tratta,


1Secondo l'Enciclopedia Britannica "Cambiamenti importanti sono stati


intenzionalmente compiuti, come l'inserimento o l'aggiunta di interi paragrafi…"


(Volume.2, pp. 519-521). Nell'introduzione alla Bibbia cattolica (p.13), si


afferma che i copisti nel corso di secoli, avevano chiaramente inserito cose che


non facevano parte delle Scritture, e, di conseguenza, il testo attuale ci è giunto


carico di ogni tipo di corruzione, il che è manifesto in tutte le copie. Inoltre, nella


prefazione della versione del Re James, che è stata realizzata da ben trentadue


eruditi cristiani, col sostegno di 50 organi consultivi leggiamo: "Tuttavia, la


versione del Re James…presenta seri difetti ... e questi difetti sono così numerosi


e così gravi.." .


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infatti, d'una prova indiscussa della corruzione incessantemente


subita da questi libri 1.


Tra i tanti fattori da prendere in considerazione quando


analizziamo la verità dei Quattro Vangeli Canonizzati e la


credibilità dei messaggi che ci sono giunti insieme ad essi,


ricordiamo i seguenti:


1. Non vi è alcuna indicazione sull'esistenza del Vangelo


originale, quale è stato rivelato da Allah a Gesù (su di lui la pace), al


quale accennano sia il Sacro Corano2 che gli altri Vangeli


attualmente esistenti3.


2. Sono stati persi i primi manoscritti che comprendevano i detti


di Gesù (su di lui la pace), che sono stati trascritti poco dopo la sua


ascesa al cielo.


3. I vangeli sono stati scritti tra gli anni 70 e 115 d.C., cioè


decenni dopo la scomparsa di Gesù (su di lui la pace); sono stati


scritti sulla base di documenti perduti, e di conseguenza, non c'è


dubbio della grande operazione di ritocco e manipolazione dei


contenuti.


4. Nessuno degli autori dei Vangeli vide mai Gesù (su di lui la pace)


nè lo sentì parlare. Nessuno di essi è da ritenersi quindi


testimone oculare.


1 Abbiamo riscontrato tantissime differenze fra le versioni spagnole, arabe,


inglesi e quella italiana a cui riferiamo in questo libro, cioè quella che si può


consultare sul sito dell'Enciclopedia Wikepedia.


2 Nel Corano Allah dice di Gesù (su di lui la pace): "Gli demmo il Vangelo, in


cui è guida e luce" (Corano 5. 46).


3 In (Marco 14. 9) e (Matteo 26.13) "In verità vi dico che dovunque, in tutto il


mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella


ha fatto". Quindi, chi vuole conoscere gli insegnamenti originali di Gesù (su di


lui la pace) dovrebbe leggere il Sacro Corano.


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5. I vangeli sono stati scritti in lingua greca, mentre Gesù (su di lui


la pace) parlava aramaico.


6. I Vangeli attuali e la maggior parte delle epistole sono stati


scelti e convalidati solo nel quarto secolo d.C. come parte


dell'attuazione delle decisioni della minoranza del Consiglio


ecumenico di Nicea nel 325 d.C. Prima di tale data i Vangeli non


avevano alcuna autorità canonica, e venivano modificati dagli


autori delle varie sette, secondo e a seconda dei loro interessi e


desideri personali. Il processo di ritocco e modifica del testo dei


Vangeli non è interrotto, è tuttora in corso.


7. La stragrande maggioranza del Nuovo Testamento risulta


scritta da Paolo e dai suoi discepoli. Paolo non vide nè sentì


parlare mai Gesù (su di lui la pace); egli fu uno dei più grandi


nemici della dottrina di Gesù. Egli uccise i seguaci del Messia


(su di lui la pace) e ordinò di metterli in prigione. [Atti 8:3, 9:1-2]


Li costrinse poi a confessare e dire menzogne contro Gesù [Atti


26:11]. Ma quando il cosiddetto discepolo si convertì "Venuto a


Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano


paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo. Allora


Barnabeo lo prese con sé, lo presentò agli apostoli'', [Atti 9.26]


Ciò dopo aver attribuito a sé stesso1 che Gesù (su di lui la pace) gli


era apparso e gli aveva parlato sulla strada di Damasco[Atti 9:3-


8], affermando che egli era stato da lui designato per predicare


1 Non ci fu testimone oculare per sostenere l'affermazione fatta da Paolo, altro


che lui medesimo.Tale testimonianza è respinta dalla Bibbia stessa, come in


(Giovanni 5.31) che dichiara: "perché chiunque crede in lui abbia la vita


eterna"." A ciò si aggiunge il fatto che ci sono numerose altre contraddizioni nel


racconto. Per esempio, in (Atti 9. 7) "Gli uomini che facevano il cammino con


lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno.",


mentre in (Atti 22. 9), leggiamo: "Quelli che erano con me videro la luce, ma


non udirono colui che mi parlava." Con questa affermazione, Paolo riuscì a


realizzare quello che non potè ottenere con la forza.


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per il mondo, senza presentare alcun elemento di prova della


verità della sua affermazione.1 Sorprendentemente, egli diventa


portavoce principale, anzi unico nel nome di Gesù. Paolo ha


anche accusato i discepoli che ''non lo consideravano un


discepolo'', di errare in materia di fede. (Timoteo I. 6. 20-21).


Anche Bernabeo, che era così buono con lui, venne definito così


"anche Bernabeo si lasciò attirare nella loro ipocrisia" (Galati 2.


13). Paolo si diede anche il diritto di propagare e di contraddire


gli insegnamenti di Gesù Cristo (su di lui la pace) e di andare contro


la "legge"2 che Gesù venne ad applicare, come risulta in (Atti


21:20) e (Romani 7:6). Inoltre troviamo che "Paolo voleva


presentarsi alla folla, ma i discepoli non glielo permisero." (Atti


19:30), e "che tutti quelli dell'Asia, tra i quali Fìgelo ed


1 Secondo (Giovanni 4.1) "Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma


mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio,


perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo." Paolo stesso ha confessato


di mentire nella sua predicazione "Ma se per la mia menzogna la verità di Dio


risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore?"


(Romani 3. 7).


2 In (Matteo 5. 17-18) leggiamo: "Non pensate che io sia venuto ad abolire la


Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità


vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o


un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto". Paolo cercò di raccogliere


attorno a sè stesso molti seguaci, e faceva come gli chiedevano gli altri, anche se


ciò andava contro gli insegnamenti puri di Cristo o il suo modo di predicare che


era intransigente quando si trattava della verità. In (Corinzi I.9.19.23), Paolo


stesso confessa, dicendo: "Sebbene io sia libero da tutti gli uomini, mi sono reso


servo di tutti al fine di conquistare il più gran numero; con gli ebrei sono


diventato un ebreo, per conquistare il più gran numero di ebrei; Con coloro che


erano sotto la legge, sono diventato uno di loro per poter conquistare il più gran


numero di coloro che erano sotto la legge. Con coloro che erano senza legge,


sono diventato senza legge per poter conquistare la fiducia di coloro che erano


senza legge. Sono stato debole con i deboli, al fine di conquistare i deboli. Mi


sono fatto tutto per tutti al fine di salvarne solo alcuni. Faccio tutto questo per il


vangelo, al fine di averne parte."


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Ermègene, mi hanno abbandonato" (seconda Lettera a Timoteo


1. 15) e "tutti mi hanno abbandonato" (Seconda Lettera a


Timoteo 4. 16)


8. Il più antico dei manoscritti biblici che abbiamo è quello dei


Codici vaticani, i Sinaiticus e Alexandrinus, che risalgono tutti


al quarto e al quinto secolo d.C. Nessuno può determinare la


portata di cambiamenti a cui i Vangeli vennero sottoposti prima


di queste date, se si tiene conto che la lingua dei Vangeli era il


greco, mentre Gesù (su di lui la pace), in principio, parlava


l'aramaico.


9. In molti luoghi ci sono enormi discrepanze tra i diversi


manoscritti risalenti al quarto e al quinto secolo1.


10. I Vangeli, visti nel loro insieme, come anche le Epistole,


contengono molti errori e contraddizioni2. Inoltre, l'autenticità


dei loro autori rimane ancora indubbia, manca di elementi


attendibili.


Questi fatti sono menzionati come prova per dimostrare che


il Vangelo di Gesù (su di lui la pace) tale è stato rivelato da Allah,


non ci è giunto nella sua forma originale. Di conseguenza


possiamo affermare che i quattro Vangeli oggi inclusi nella


Bibbia e i messaggi che li accompagnano, non possono essere


1 Alcuni studiosi della Bibbia indicano l'esistenza di migliaia di manoscritti dei


Vangeli, ma qual è il vero valore di tanti manoscritti se tra le migliaia, non


possiamo trovare due uguali?! Nella versione ecumenica del Nuovo Testamento


leggiamo: ''..tutte le copie del Nuovo Testamento che ci sono giunti non sono


uguali...''


2 Il Prof. Robert Kehl Zeller nel suo libro ''La verità della Bibbia'' dice: ''Non c'è


mai stato un libro che ha subito modifiche, errori, montatura quanto la Bibbia.'' A


questo punto di vista dobbiamo paragonare quello emesso da William Muir e


Laura Veccia Vaglieri nei confronti del Sacro Corano. Cfr. più avanti, nota. n.1.


p. 24.


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considerati simili o identici al Vangelo rivelato da Allah


Onnipotente a Gesù (su di lui la pace). Come prova presentiamo le


informazioni che seguono.


La religione cristiana si basa sul Nuovo Testamento che ha


subito cambiamenti e modifiche radicali, e quasi ogni nuova


edizione si differenzia da tutte le precedenti. Alcune delle


modifiche che sono attualmente in corso sono così fondamentali


che toccano la radice stessa del cristianesimo. Per esempio, gli


unici due riferimenti all'ascensione di Gesù (su di lui la pace), che si


trovavano nel Vangelo di Marco e in quello di Luca sono stati


soppressi. Questi luoghi contenevano "prove" che potessero


essere citate a sostegno dell'ascensione di Gesù (su di lui la


pace)sono come segue:


In (Marco 16. 19) troviamo che "Il Signore Gesù, dopo aver


parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio."


Anche in (Luca 24. 51) "Mentre li benediceva, si staccò da loro e


fu portato verso il cielo."


Per quanto riguarda i versetti sopracitati riportati dal Vangelo


di Marco e da quello di Luca, è interessante il fatto che, in tante


edizioni, oggi sono stati completamente rimossi, oltre ad altri


versetti precedenti o successivi1.


Di questi numerosi errori, riportiamo ciò che si trova in


(Matteo 16. 27-28) riguardo a Gesù (su di lui la pace) "Poiché il


Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi


angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni. In verità vi


dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non


1 In alcune versioni della Bibbia in arabo come in inglese, questi versetti


vengono completamente rimossi, e si trovano in questo modo: ''Mentre li


benediceva si staccò da loro''. Ma la frase "fu portato verso il cielo" è rimossa.


(Nota del traduttore)


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam


18


18


vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno". Ma come


questa profezia non accadde mai realmente, possiamo


concludere che essa non sia altro che una montatura attribuita a


Gesù Cristo, il quale era un vero profeta di Dio, e, di


conseguenza, non mentiva.


Parlando, invece, di Pietro, troviamo che il Vangelo di Matteo


si contraddice nella stessa pagina. Quando, ad esempio, si


riferisce il parere di Gesù (su di lui la pace):


"Mentre Gesù disse a lui "Beato te, Simone figlio di Giona,


perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato,...Tu sei


Pietro....A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che


legherai sulla terra sarà legato nei cieli". (Matteo 16. 17-19).


Tuttavia, Matteo, nei versi immediatamente seguenti (Matteo16.


23) è in totale contrasto con tutto questo "Lungi da me, satana!


Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma


secondo gli uomini!"


Anche a proposito degli eventi della cosiddetta crocefissione


di Gesù (su di lui la pace), dai Vangeli constatiamo che essi sono


totalmente diversi da un vangelo all'altro. Ad esempio in (Matteo


27. 44) "Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo


stesso modo." Qui abbiamo la menzione di (due) ladri che


agiscono insieme. Tuttavia, Luca (23. 39-40) afferma: "Uno dei


malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo?


Salva te stesso e anche noi! Ma l'altro lo rimproverava:


"Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena?"


In questo esempio, invece, i due ladri non agiscono insieme,


anzi, le loro azioni sono contraddittorie, uno insulta Gesù (su di lui


la pace) e l'altro lo difende. Nella Bibbia ci sono altri numerosi


esempi di contraddizioni che non è possibile riportare qui.


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 19


Gli errori, le modifiche, i cambiamenti e le contraddizioni,


non solo si trovano nel Nuovo Testamento, ma anche nel


Vecchio Testamento1. Per esempio, nel (secondo libro dei Re 8.


26) leggiamo: "Quando divenne re, Acazia aveva ventidue


anni...". Questo contraddice i versi del (secondo libro delle


Cronache 22. 2) "Quando divenne re, Acazia aveva quarantadue2


anni;...''. Un'altra contraddizione la troviamo nel (secondo libro


dei Re 24. 8): "Ioiachìn aveva diciotto anni, quando divenne re;


regnò tre mesi in Gerusalemme...", se confrontato con il


(secondo libro delle Cronache 36. 9) "Quando Ioiachìn divenne


re, aveva otto anni; regnò tre mesi e dieci giorni in


Gerusalemme....".3


Ancora in (Samuele II. 6. 23): "Mikal, figlia di Saul, non


ebbe figli fino al giorno della sua morte." Ciò che è


contraddittorio con (Samuel II. 21. 8), che afferma: "ma il re


prese i due figli che Rizpà figlia di Aià aveva partoriti a Saul,


Armonì e Merib-Bàal e i cinque figli che Meràb figlia di Saul


1 Il secondo Concilio Ecumenico del Vaticano (1962-65) ammise l'esistenza di


errori nel Vecchio Testamento.'' I Vangeli del Vecchio Testamento permettono a


tutti di sapere chi è Dio, chi è l'uomo, oltre al modo con cui Dio tratta gli esseri


umani con la sua misericordia e giustizia. Questi Vangeli, anche se contengono


mancanza e imperfezione, sarebbero anche testimonianze di veri insegnamenti


divini''. Quindi, ci sono mancanza e imperfezione, e oltre all'indicazione che la


confessione è la prova assoluta.In una dichiarazione del papa fatta il


18/11/1893,leggiamo.''La verita' è che i copisti hanno indubbiamente commesso


errori nel testo della Santa Scrittura.'' Tale ammissione suona come una prova


lampante.


2 Cfr. Nota n.1. p. 20. Al contrario delle versioni della Bibbia, come quelle in


lingua araba o in inglese, questi versetti sono stati modificati nella versione


italiana, e l'età è stata cambiata da (quarantadue) in (ventidue).


3 Al contrario delle versioni della Bibbia, come quelle in lingua spagnola, araba


o in inglese, questi versetti sono stati modificati nella versione italiana, e l'età è


cambiata da (otto anni) in (diciotto anni).


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam


20


20


aveva partoriti ad Adrièl il Mecolatita figlio di Barzillài.". Nel


primo testo, Mikal, figlia di Saul non ebbe un figlo fino al giorno


della sua morte, mentre nel secondo testo ebbe cinque figli, e il


nome di ''Mikal'' è ancora presente nella versione di Re James, e


nella Traduzione Nuovo Mondo usata da Geova, mentre nella


nuova versione americana Standard del 1973, il nome di


''Michal'' venne sostituito da ''Mirab'' per nascondere la


contraddizione1.


Altre contraddizioni fra il Nuovo e il Vecchio Testamento,


riguardano, infatti, la questione di vedere Dio; come, ad esempio


in (Giovanni 1. 18) "Dio nessuno l'ha mai visto" Ciò è


confermato anche da (Giovanni 1. 4. 12) ''Nessuno mai ha visto


Dio'', ciò che contraddice totalmente quello che leggiamo in


(Genesi 32. 30) che narra una storia diversa "ho visto Dio faccia


a faccia". Questo è confermato anche in (Esodo 33. 11) "Così il


Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla


con un altro", e ancora in (Esodo 24. 9-11), leggiamo:"Poi Mosè


salì con Aronne,.....essi videro Dio e tuttavia mangiarono e


bevvero.".


Contraddizioni si trovano anche in (Giovanni 3. 13): "Eppure


nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è


disceso dal cielo.". Questo contraddice nuovamente (Genesi 5.


24) "Poi Enoch camminò con Dio e non fu più perché Dio


l'aveva preso.", e anche (secondo Libro dei Re 2. 1) "Poi,


volendo Dio rapire in cielo in un turbine Elia...". Quindi, è solo


Cristo, che fu assunto in cielo o anche Enoch ed Elia?!


Analogamente, esistono numerose versioni del Vecchio


Testamento che sono diverse l'una dall'altra, di cui l'Ebraica, la


Greca e la Samaria. E' da prendere in considerazione anche il


1 E' uguale a ciò che troviamo nella versione italiana. (Nota del traduttore).


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 21


fatto che gli autori dei libri della Bibbia sono anonimi.


Nell'introduzione alla versione francese, e sotto il titolo ''Lettura


della Bibbia'', leggiamo:"la grande maggioranza degli autori e gli


editori dei libri della Bibbia, che si presume essere voce di Dio


per le comunità, è stata anche anonima".


L'Islam esprime nei confronti della Bibbia un giudizio corretto


ed equo. La Bibbia è chiaramente un libro che contiene insieme


a verità, tantissime ed evidenti falsità. I criteri che l'Islam


adopera per distinguere la verità dal falso, sono il Sacro Corano


e la Sunna del Profeta Muhammad (pace e benedizione di Allah


su di lui). In termini più semplici, qualsiasi cosa viene


menzionata nella Bibbia ed è in accordo con il Corano e la


Sunna va accettata; e qualsiasi cosa è menzionata nella Bibbia


ma non in accordo con il Corano e la Sunna va respinta. D'altra


parte, ogni altra cosa a cui non accennano nè il Corano nè la


Sunna, non va riferita e non va nè affermata nè negata.


Riguardo, invece, agli altri Sacri Libri rivelati da Allah ai profeti


Abramo, Mosè, Davide, Gesù, ecc (pace sia su di loro tutti), è


dovere del fedele musulmano crederci.


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam


22


22


IV. L'autenticità del Sacro Corano


L'ultimo Libro rivelato da Allah all'umanità è il Corano; è


rimasto intatto ed esente da modifiche umane1 per più di 1400


anni. Il messaggio finale di Allah, è stato rivelato al profeta


Muhammad (pace e benedizione di Allah su di lui) per un periodo di


ventitre anni. Gli è stato rivelato in segmenti e versetti di diverse


lunghezze. Appena ricevuto un segmento, il profeta Muhammad


lo trasmetteva ai suoi compagni che si mettevano a registrarlo


scrivendolo e memorizzandolo. Inoltre, il profeta (pace e


benedizione di Allah su di lui) indicava in modo preciso il luogo in cui


ciascun versetto doveva essere collocato tra il resto dei versetti e


segmenti del Sacro Corano. Fu così che il Santo Corano, nella


sua interezza, venne scritto e memorizzato da centinaia di fedeli


e seguaci durante la vita stessa del profeta Muhammad. Abu


Bakr, il primo califfo, dopo la morte del Messaggero di Allah,


assegnò a Zaid bin Thabit l'incarico di compilare un unico


volume in forma di libro in cui sono stati raccolti tutti i versetti e


segmenti trascritti del Corano. Poco dopo, il terzo califfo


Uthman bin Affan diede l'ordine di compilare e copiare in sette


codici compatti il testo del Corano, che in seguito sono stati


preparati e mandati ai diversi centri del mondo islamico.


1Nel suo libro, "La vita di Muhammad", riferendosi al Corano, il critico non


musulmano William Muir afferma: ''che molto probabilmente nessun altro libro


nel mondo è rimasto intatto per 12 secoli come il Corano''. L'italiana Laura


Veccia Vaglieri scrive nel suo libro ''Difesa dell'islam'' ''Disponiamo di una


ulteriore prova che il Corano è di origine divina ed è il suo testo che si è


mirabilmente conservato intatto senza nessuna alterazione per tutti i secoli dalla


sua rivelazione fino ai nostri giorni; il suo testo rimarrà qual'è senza alterazione


con la grazia di Allah fino al giorno del Giudizio.'' Alla fine del suo libro, la


studiosa scrive ''….a questo libro che non ha subito alterazione nè dai suoi amici


nè da parte dei suoi nemici, nè dai dotti, nè dagli analfabeti, libro su cui il tempo


si è rivelato senza presa, libro rimasto intatto fino ad oggi come al tempo in cui


Allah lo ha rivelato al profeta illetterato e sigillo dei messaggeri.''


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 23


La disponibilità del Corano nel suo testo originale in lingua


araba viva, l'esistenza di milioni di persone che l'hanno


perfettamente memorizzato in varie parti del mondo e in tutte le


epoche, oltre al fatto che le sue copie e manoscritti sono tutti


identici, tutto ciò mette in chiaro e stabilisce l'autenticità


dell'ultima Rivelazione mandata da Allah a tutta l'umanità.


Il Sacro Corano è nella sua interezza la Parola di Allah, nella


sua essenza e nella sua forma o lettera, e ciò senza la minima


aggiunta od omissione. Quando Allah nel Corano dice "Di':“Egli


Allah è Unico", il profeta Muhammad, di conseguenza, non ha


altro da dire che: "Di':“Egli Allah è Unico". Inoltre, anche


l'insieme dei hadith del profeta, che costituiscono la seconda


fonte di legislazione islamica, sono stati anch'essi rivelati da


Allah, e quindi sono stati registrati separatamente e tenuti in libri


dedicati solo al loro corpus. La Bibbia, invece, costituisce un


miscuglio di cose presumibilmente rivelate da Dio, accanto a


detti attribuiti ai profeti o ad altri uomini.


E' chiaro a chi legge il Corano che questo libro è centrato


interamente sull'Unicità di Allah Onnipotente. Il Corano non


racconta la vita del profeta Muhammad o le sue opere eroiche,


come alcuni tendono a credere. Chi legge il Sacro Corano si


accorgerà chiaramente che i fini di questo Libro Santo, sono


quelli di promuovere la fede nell'unicità di Allah, rendere grazia


e gloria solo a Lui l'Onnipotente, incitare a seguire i Suoi


comandamenti e ad evitare quello che Egli proibisce. Chi legge


il Sacro Corano, trova che si riferisce a Muhammad come a uno


dei messaggeri di Allah, uguale a tutti i messaggeri che lo hanno


preceduto, come è esplicito nel (Corano 3. 144) "Muhammad


non è altro che un messaggero, altri ne vennero prima di lui;


se morisse o se fosse ucciso, ritornereste sui vostri passi? Chi


ritornerà sui suoi passi, non danneggerà Allah in nulla e, ben


presto, Allah compenserà i riconoscenti."


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam


24


24


Chi legge il Sacro Corano, troverà anche che il Profeta


Muhammad vi è presentato come un uomo incapace di


intervenire a favore degli altri nè nel proprio interesse, senza la


volontà di Allah (Corano 7. 188) "Di’: “Non dispongo, da


parte mia, né di ciò che mi giova né di ciò che mi nuoce,


eccetto ciò che Allah vuole. Se conoscessi l’invisibile


possederei beni in abbondanza e nessun male mi


toccherebbe. Non sono altro che un nunzio e un ammonitore


per le genti che credono".


Non solo, ma troviamo anche dei versetti in cui il Profeta


(pace e benedizione di Allah su di lui) viene rimproverato per alcune


sue azioni. A titolo di esempio riferiamo il caso del cieco che


voleva parlare al profeta Muhammad ad un momento in cui


questi era occupato a convincere alte personalità meccane.


Insistendo il vegliardo cieco interrompeva l'opera del profeta che


accigliato, lo ignorò, pensando che le sue richieste potevano


aspettare. Tuttavia tale comportamento gli valse il rimprovero


divino esplicitamente riferito dalla Surah dal titolo si accigliò:


(Corano 80. 1-4). Il lettore del Corano sarà anche sorpreso di


fronte ad un'altra sura (Corano 69. 44-47), in cui Allah minaccia


severamente il Suo profeta se gli venisse l'idea di attribuire ad


Allah un discorso di sua fabbricazione: "Se [Muhammad] Ci


avesse mendacemente attribuito qualche discorso, lo avremmo


certo afferrato per la mano destra, e quindi gli avremmo


reciso l'aorta e nessuno di voi avrebbe potuto impedirCelo.".


D'altronde è noto che nel tempo del Profeta alcuni pagani lo


accusavano di fabbricare se stesso il Corano. A quel punto,


Allah rivelò a Muhammad parecchi versetti in cui si sfidano gli


umani ed i demoni di produrre un libro simile al Santo Corano:


"Di': “Se anche si riunissero gli uomini e démoni per


produrre qualcosa di simile di questo Corano, non ci


riuscirebbero, quand'anche si aiutassero gli uni con gli


altri”" (Corano 17. 88). Ed anche nel (Corano 52. 33-34)


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam 25


"Oppure dicono: "Diranno: “Lo ha inventato lui stesso”.


Piuttosto [sono loro che] non vogliono credere. Producano


dunque un discorso simile a questo, se sono sinceri.!" Ma


come è noto, nessuno potè raccogliere la sfida.


Successivamente la sfida fu ridotta a produrre solo 10 capitoli


simili a quelli del Corano, come risulta dal capitolo (Corano11.


13) "Oppure diranno:“Lo ha inventato”. Di': “Portatemi


dieci sure inventate [da voi] simili a questa: e chiamate chi


potete, all'infuori di Allah, se siete sinceri”.!" Anche questo


era ancora troppo. Così la sfida fu di nuovo ridotta alla


produzione di solo una sura simile a quelle del Corano (Corano


2. 23-24) "E se avete qualche dubbio in merito a quello che


abbiamo fatto scendere sul Nostro Servo, portate allora una


Sura simile a questa e chiamate altri testimoni all'infuori di


Allah, se siete veritieri. Se non lo fate -e non lo farete- temete


il Fuoco, il cui combustibile sono gli uomini e le pietre, che è


stato preparato per i miscredenti.", ed ancora nel (Corano 10.


38) "Oppure diranno: “E' lui che lo ha inventato”. Di':


“Portate una sura simile a questa e chiamate [a collaborare]


chi potrete all'infuori Allah, se siete veritieri”.!" Si sa che


nessuno ci riuscì. Il che dimostra che i nemici dell'Islam tra i


miscredenti arabi benchè fossero molto eloquenti in arabo, non


riuscirono mai a comporre un solo versetto simile a quelli del


Corano. Se fossero stati in grado di farlo, avrebbero potuto


risparmiare tempo e sforzo che invece hanno sprecato tentando


ripetutamente di porre fine all'Islam.


A differenza della Bibbia, il Sacro Corano è dunque immune


da qualsiasi tipo di errore, discrepanza, contraddizione e


conflitto con la ragione o la scienza. Nel (Corano 4. 82)


leggiamo: "Non meditano sul Corano? Se provenisse da altri


che da Allah, vi avrebbero trovato molte contraddizioni." Il


Corano, rivelato da Allah ad un profeta analfabeta Muhammad


quattordici secoli fa, riferisce fatti e verità che solo di recente


Il mio grande amore per Gesù (Su di lui la pace) mi ha portato all'Islam



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